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Olimpiadi di Tokyo, Covid e scandali prima dell’apertura

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A pochi giorni dalla Cerimonia di Apertura delle Olimpiadi di Tokyo, sono già molti i problemi legati ai Giochi: decine fra atleti, ufficiali di gara e membri della stampa positivi al Covid, un presunto stupro e altri scandali di varia natura. Quelle che gli organizzatori definiscono “le più complesse” Olimpiadi moderne iniziano la corsa con il piede sbagliato.

Olimpiadi di Tokyo, parte fra Covid e scandali

A quattro giorni dalla Cerimonia di Apertura (e due giorni prima della prima competizione), sono 55 le persone risultate positive al Covid. Dall’inizio della finestra temporale di sicurezza, iniziata il primo luglio, il numero di positivi risulta pari a circa l’uno per mille delle 56 mila persone che partecipano ai giochi. Fra loro ci sono atleti ma anche ufficiali olimpici, giornalisti e tecnici.

Fra gli atleti, risultano positivi ai tamponi due membri della squadra di calcio del Sud Africa, che risultano i primi atleti contagiati all’interno del Villaggio Olimpico. L’Associazione Olimpica Britannica ha inoltre confermato che sei atleti e due membri dello staff sono in quarantena dopo che un passeggero del loro volo verso il Giappone è risultato positivo. La tennista Coco Gauff non parteciperà ai Giochi Olimpici dopo essere risultata positiva a un test.

Il presidente di Tokyo 2020 Seiko Hashimoto ha annunciato misure più stringenti per evitare il moltiplicarsi dei casi di contagio. Ma i media giapponesi hanno riportato nei giorni scorsi di molti atleti e membri degli staff olimpici fuori dal Villaggio, con filmati di membri delle delegazioni che bevevano tranquillamente nei bar di Tokyo. Immagini che hanno rinvigorito le proteste dei cittadini contrari alle Olimpiadi.

I problemi si moltiplicano

Ai problemi legati alla pandemia si aggiunge uno scandalo sessuale. Un membro dello staff olimpico dell’Uzbekistan ha subito un arresto dopo gravi accuse di violenza sessuale da parte di una collega giapponese. E non è l’unico problema giudiziario legato ai Giochi Olimpici. Nell’ultimo mese, quattro membri delle delegazioni britanniche e americane sono stati arrestati per problemi di droga.

Inoltre, uno dei compositori della musica della Cerimonia di Inaugurazione, Keigo Oyamada, si trova al centro di uno scandalo legato al bullismo. Riemerge infatti una sua intervista in cui si vanta di aver umiliato un ragazzo disabile quando era ancora a scuola. Il compositore si è scusato ma continua a partecipare all’evento.

Infine, un sollevatore di pesi dell’Uganda, Julius Ssekitoleko, ha lasciato il Villaggio Olimpico. Fallita la possibilità di qualificarsi, sarebbe dovuto tornare in Uganda questa settimana. Ma è scappato lasciando una nota dove dice di voler provare a trovare lavoro in Giappone.

Sebbene questi problemi abbiano diversa natura e portata, si sommano nella testa di chi è perplesso riguardo quest’evento. Che dopo essere stato rimandato un anno sta per cominciare. Ma non certo nel clima di festa in cui si sperava.

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