Le Olimpiadi di Tokyo 2020, spostate all’estate 2021 a causa della situazione sanitaria, mirano a essere l’edizione più sostenibile della storia. Dai podi realizzati dalla plastica riciclata, alle medaglie in metallo riciclato e le divise degli atleti: tutto sarà il più green possibile.
Olimpiadi Tokyo 2020: le più sostenibili di sempre
Per le Olimpiadi di Tokyo 2020 sono state costruite otto nuove sedi e più di 11.000 atleti voleranno in Giappone, quindi all’apparenza quest’edizione non è sostenibile. Ma il Comitato Olimpico ha effettivamente avviato alcune iniziative al fine di ridurre l’impatto ambientale di un evento sportivo di questo calibro. Alcune di queste sono in atto da anni.
Diverse settimane prima dell’inizio dei Giochi Olimpici, venerdì 23 luglio 2021, gli organizzatori hanno già compensato le emissioni di gas serra dei Giochi. Le Olimpiadi saranno quindi effettivamente “carbon negative”. Con lo slogan “Be better, together – for the planet and the people” (Sii migliore, insieme, per il pianeta e le persone) si riassume tutta la strategia di sostenibilità attuata da Tokyo 2020. La strategia copre cinque aree tematiche:
- Cambiamento climatico: i Giochi intendono utilizzare il più possibile le energie rinnovabili e raggiungere le zero emissioni di carbonio.
- Gestione delle risorse: le Olimpiadi di Tokyo hanno l’obiettivo di produrre zero rifiuti.
- Ambiente naturale e biodiversità: i Giochi contribuiranno all’idea di Tokyo di “città nella natura/natura nella città”.
- Diritti umani, lavoro e pratiche commerciali eque: il comitato Olimpico intende seguire i principi guida della Nazioni Unite su imprese e diritti umani.
- Coinvolgimento, cooperazione e comunicazione: il comitato vuole che i Giochi siano aperti a tutti e, quindi, inclusivi.
Il 99% dei materiali e degli oggetti saranno poi riciclati
Per quanto riguarda le emissioni, si utilizzerà il 100% di energie rinnovabili nelle strutture dove ci saranno le competizioni e nei villaggi degli atleti. Si utilizzeranno strutture già esistenti per praticamente due terzi delle attività. Inoltre gli spostamenti saranno green, con veicoli elettrici, ibridi e a idrogeno. Toyota metterà a disposizione la flotta olimpica a più basso impatto nella storia delle Olimpiadi.
L’azzeramento dei rifiuti sarà raggiunto grazie all’utilizzo di materiali riciclati. La torcia è realizzata con materiali sostenibili e il 30% di questi sono prodotti riciclati. Le medaglie sono realizzate con metalli riciclati provenienti dai vecchi cellulari e altri dispositivi elettronici e i nastri delle medaglie sono realizzati con polimeri riciclabili. I podi sono stampati in 3D con plastica riciclata e le camere degli atleti, all’interno del villaggio olimpico, sono equipaggiate con letti realizzati in un materiale simile al cartone, che può essere riciclato. L’Olympic Village Plaza, infine, è costruita in legno e verrà smantellata al termine dei Giochi.
I materiali sono stati donati dai cittadini giapponesi e, una volta finite le Olimpiadi, torneranno alle varie città per poter costruire case e opere sostenibili.
Anche alcune divise saranno sostenibili
Le divise della squadra giapponese saranno realizzate con tessuti riciclati, così come quelle degli Stati Uniti. Quest’ultime, firmate da Ralph Lauren in collaborazione con Dow, sono realizzate con una tintura del cotone più rispettosa per l’ambiente e utilizzano una pelle ecologica, Mirum, sviluppata in collaborazione con Natural fiber welding. I completi da cerimonia degli Stati Uniti comprendono una giacca e una cintura in poliestere Repreve, ricavato dalle bottiglie riciclate.