Osamu Suzuki, figura chiave dell’industria automobilistica giapponese, è deceduto il 25 dicembre 2024 all’età di 94 anni a causa di un linfoma. Per oltre quattro decenni, ha guidato la Suzuki Motor Corporation, trasformando l’azienda da produttore di minicar a player globale nel settore automobilistico.
Una leadership decennale alla guida di Suzuki Motor Corporation
Nato il 30 gennaio 1930 a Gero, nella Prefettura di Gifu, Osamu Matsuda ha assunto il cognome Suzuki dopo aver sposato Shoko Suzuki, nipote del fondatore dell’azienda. Entrato in Suzuki nel 1958, è diventato presidente nel 1978. Sotto la sua guida, l’azienda ha ampliato significativamente la sua presenza internazionale, con particolare attenzione ai mercati emergenti.
Espansione nei mercati emergenti: il caso dell’India
Una delle mosse più strategiche di Suzuki è stata l’ingresso nel mercato indiano. Nel 1982, ha avviato una joint venture con Maruti Udyog, dando vita a Maruti Suzuki. Questa collaborazione ha reso Suzuki il primo produttore giapponese a produrre localmente in India, contribuendo a motorizzare il paese con veicoli compatti e accessibili. Oggi, Maruti Suzuki detiene circa il 40% del mercato automobilistico indiano.
Innovazione e alleanze strategiche
Durante la sua carriera, Suzuki ha promosso alleanze con altri giganti dell’automotive. Negli anni 2000, ha collaborato con General Motors e Volkswagen AG per sviluppare tecnologie avanzate. Nel 2019, ha stretto un’alleanza con Toyota Motor Corporation per co-sviluppare veicoli a guida autonoma, dimostrando una visione orientata al futuro e all’innovazione.
Una filosofia di gestione orientata all’efficienza
Conosciuto per la sua frugalità, Osamu Suzuki implementava misure di riduzione dei costi, come l’abbassamento dei soffitti delle fabbriche per risparmiare sull’aria condizionata. Credeva fermamente nell’importanza di comprendere il lavoro a livello operativo, affermando che “non possiamo ridurre i costi stando negli uffici del presidente o del presidente del consiglio; quindi, devo essere in fabbrica per capire il lavoro e ottenere idee”.
Transizione e lascito
Osamu Suzuki ha lasciato la carica di presidente nel 2015, passando il testimone a suo figlio Toshihiro Suzuki, e si è ritirato definitivamente nel 2021, continuando a servire come consigliere fino alla sua morte. Il suo contributo ha trasformato Suzuki Motor Corporation in un’azienda globale con una forte presenza nei mercati emergenti, lasciando un’eredità duratura nell’industria automobilistica mondiale.
La scomparsa di Osamu Suzuki segna la fine di un’era per Suzuki Motor Corporation e per l’industria automobilistica globale. La sua visione strategica e il suo impegno per l’efficienza operativa hanno lasciato un’impronta indelebile, influenzando profondamente il settore e aprendo la strada a nuove opportunità nei mercati emergenti.
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