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Pavel Durov sotto accusa: i capi d’imputazione per il CEO di Telegram

Il creatore dell’app di messaggistica Telegram, Pavel Durov, affronta gravi accuse in Francia. Le autorità francesi hanno annunciato i capi d’imputazione e prolungato il suo fermo fino al 28 agosto, con la possibilità di custodia cautelare.

Le accuse contro Pavel Durov e Telegram

Pavel Durov, fermato all’aeroporto di Le Bourget il 24 agosto, è al centro di un’inchiesta giudiziaria aperta l’8 luglio 2024. La procura di Parigi ha elencato dodici capi d’imputazione contro ignoti, ma Durov viene interrogato come possibile responsabile diretto.

Sintetizzandole e accorpandole, le accuse includono:

  1. Complicità in attività criminali organizzate
  2. Rifiuto di collaborare con le autorità per le intercettazioni
  3. Complicità in reati legati alla pornografia minorile
  4. Facilitazione nel traffico di stupefacenti
  5. Complicità in frodi e crimini informatici
  6. Complicità nella frode organizzata
  7. Associazione a delinquere e riciclaggio
  8. Fornitura di servizi di crittografia fuori dai termini di legge

Gli ultimi tre capi d’imputazione (sintetizzati nel punto 8) riguardano la violazione di recenti leggi francesi sulla crittografia. Da luglio 2024, le app che utilizzano algoritmi di crittografia non standardizzati devono fornire documentazione specifica alle autorità francesi. Telegram, che usa un algoritmo proprietario creato da Nikolai Durov, fratello di Pavel, non avrebbe adempiuto a questo obbligo, come riporta DDay.

La procura francese ha coinvolto il Centro di lotta contro la criminalità informatica (CN) e l’Ufficio nazionale antifrode (ONA) nelle indagini. Queste agenzie stanno esaminando il ruolo di Telegram e di Durov nelle presunte attività illegali.

L’arresto di Durov potrebbe avere conseguenze significative per Telegram e per altre app di messaggistica crittografata. Se condannato, Durov rischia una pena detentiva e Telegram potrebbe affrontare restrizioni o divieti in Francia. Questo caso solleva importanti questioni sul bilanciamento tra privacy e sicurezza pubblica, in particolare: chi crea una piattaforma ha la responsabilità penale per eventuali reati commessi dagli utenti?

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Source
DDay

Autore

  • Stefano Regazzi

    Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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