“Viste le attuali circostante, sospendiamo i servizi PayPal in Russia“, ha dichiarato Dan Schulman, Presidente e Chief Executive Officer di PayPal.
La società americana si unisce quindi alle altre aziende tecnologiche che hanno deciso di ritirarsi dal Paese di Putin dopo l’invasione dell’Ucraina.
Un portavoce ha comunicato che PayPal supporterà, per un non meglio specificato periodo di tempo, i prelievi. Sono invece sospese già da mercoledì le nuove iscrizioni al servizio così come l’utilizzo di Xoom, l’app dedicata al trasferimento di denaro lanciata nel 2019.
L’azienda ha risposto così all’appello del governo ucraino, che aveva chiesto la sospensione del servizio in Russia e un aiuto per le raccolte fondi, aiuto che ha permesso di raccogliere oltre 150 milioni di dollari per le organizzazioni benefiche.