Da circa una settimana i social sono invasi dal tormentone “Povero Gabbiano”: ma da dove arriva esattamente? Per capirlo dobbiamo fare un salto nel tempo di 17 anni.
Povero Gabbiano, hai perduto la compagna ma sei diventato virale
Da circa una settimana i social sono stati invasi da un nuovo meme che sta interessando principalmente TikTok e Instagram. Parliamo ovviamente di “Povero Gabbiano”, parole provenienti da una canzone neomelodica che improvvisamente stanno ispirando immagini, video e balletti. Tenetevi pronti perchè per raccontarvi questa storia dobbiamo fare la più pericolosa delle operazioni alla Frankestein: unire il mondo della musica neomelodica con TikTok. No Ana Mena, questa volta tu non centri. Questa volta dobbiamo andare nel meraviglioso 2005: anno di MSN, del primo Facebook e di Netlog. E se non sapete di cosa stiamo parlando è solo perchè non avete vissuto il millennium bug. Ma procediamo con ordine e questa storia raccontiamola per bene e dall’inizio.
Nel 2005, a Catania, un cantante neomelodico molto popolare chiamato Gianni Celeste incide e pubblica il brano Tu comm’a mme. C’è già qualcosa che non torna vero? Un siciliano che canta neomelodico napoletano: in realtà questa cosa, per quanto possa sembrare assurda, è estremamente popolare in alcune regioni meridionali. Nel brano Celeste paragona la sofferenza di un gabbiano che “ha perduto la compagna” e non “vola più sugli scogli” a quella di un uomo alla fine di una storia d’amore. Quindi siamo risaliti all’origine del fenomeno, ma una domanda resta irrisolta: come mai 17 anni dopo questa canzone dai tratti ornitologici è diventata virale?
Difficile dare una risposta, ma per ora l’ipotesi più accreditata vede come protagonisti Franco Gioia e Duracell Plus 153 (conosciuto come “il siciliano che fischia”). I due, appartenenti al quartiere Zen di Palermo, giocano a fare i creatori di contenuti. Solitamente canticchiano grandi hit internazionali storpiandone il testo, ma sono diventati virali quando si sono cimentati nel brano di Gianni Celeste. La clip è stata ripresa da diverse pagine Facebook e da quel momento il web ha fatto ciò che sa fare meglio: ricondividere.
La notizia è arrivata anche allo stesso Gianni Celeste, oggi 57 anni, che ha ringraziato il suo pubblico commentando: “Sono nella classifica delle 50 canzoni più ascoltate in Italia, al secondo posto con ‘Tu comm’a mme’, che in tanti conoscete come ‘Povero Gabbiano'”
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