Ci lascia a 76 anni Gary Brooker, cantante e pianista di una delle band simbolo degli anni ’60, i Procol Harum.
Procol Harum: addio a Gary Brooker, la voce di A Whiter shade of Pale
Ci sono canzoni che conosciamo tutti, anche se magari non riusciamo ad associarle ad un nome o ad un artista. Probabilmente se chiedessimo a 10 persone di fare una lista dei 10 brani più belli della storia, solo 3 citerebbero A Whiter shade of Pale dei Procol Harum. Ma solo perché gli altri 7 non saprebbero darle un titolo. Un brano ascoltato in tante opere cinematografiche e diventato iconico per la famosa Summer of Love che caratterizzò il movimento hippie della fine degli anni ’60. Capace di emozionare tutti, con quel tipico organo Hammond che ha caratterizzato le produzioni inglesi degli anni ’60 e ’70, ed una delle voci più delicate e gentili del rock inglese. Una voce che oggi si spegne. Parliamo di Gary Brooker, cantante e tastierista dei Procol Harum, morto oggi a 76 anni. La triste notizia arriva direttamente dai suoi compagni di band, che in un post Facebook hanno scritto:
“L’unica costante che definisce i cinquant’anni di carriera della band: la voce e il pianoforte di Gary erano leggendari e lasciano un’eredità che durerà per generazioni. Mancherà moltissimo a tutti coloro che lo hanno conosciuto”.
I problemi di salute di Brooker lo avevano già costretto, lo scorso novembre, a cancellare un tour mondiale che avrebbe toccato anche l’Italia. Secondo La Repubblica la morte, annunciata pochi minuti fa, sarebbe avvenuta il 19 febbraio a causa di un cancro.
La Summer of Love: “We skipped the light fandango“
I Procol Harum nascono in Inghilterra nel tumultuoso 1966. In quegli anni il movimento hippie stava cominciando a prendere piede e “mettete i fiori nei vostri cannoni” era l’essenza di una gioventù che alla guerra proprio non ci credeva. La musica era in fermento, e pochi anni dopo, nel 1969, sarebbe nato l’iconico Festival di Woodstock. Peraltro evento che i Procol Harum sfiorarono. La band fu infatti chiamata ad esibirsi ma, estenuati da un lungo tour mondiale, rifiutarono per tornare in Inghilterra. Giusto in tempo per assistere alla nascita del figlio del chitarrista Robin Trower.
Ma poco importa: quella Summer of Love ebbe come tema la già citata A Whiter Shade of Pale (letteralmente Una tonalità di bianco più bianca del pallore). Un brano di cui non si parlerà mai abbastanza per il testo ambiguo, che probabilmente parla di un’overdose e dell’incapacità di soddisfare le aspettative altrui. I was feeling kind of seasick, the crowd asked for more cantava Gary Brooker, la cui voce resterà sempre impressa nell’animo di chi quella musica se la porta dentro.
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