Dopo aver debuttato su Steam in una versione “monca” oltre un anno fa, Fantasy Strike, picchiaduro in cel-shading sviluppato da Sirlin Games, finalmente giunge in versione completa per PC, PlayStation 4 e Switch. Disponibile da domani, si presenta come un titolo accessibile a tutti per immediatezza e facilità nei comandi, ma basta per farsi apprezzare?
Qualcosa di familiare
Se osservando i personaggi avete come una sensazione di deja-vù, il motivo è subito svelato. Il designer di Fantasy Strike, David Sirlin, è una delle menti dietro alcuni dei vecchi Street Fighter. I vari personaggi, umani e non, ricordano i combattenti che tutti conosciamo, anche per via degli stili di combattimento che li caratterizzano, lontani dalle classiche “arti marziali”. La differenza principale risiede proprio lì: nel Fantasy. I lottatori infatti hanno tutti una caratteristica peculiare: una strana arma, un potere magico, un “compagno” di lotte, una trasformazione improvvisa… tutti richiami alla tradizione fantasy mondiale.
I personaggi sono suddivisi per macro tipologie. Abbiamo i Zoner, combattenti bilanciati con attacchi sia ravvicinati che a distanza, basati sulla magia. I Rushdown, personaggi agili e veloci specializzati nel corpo a corpo, ma più fragili in difesa. I Grappler, lottatori di grande stazza, lenti ma con attacchi molto potenti. Infine le Wild Card, personaggi che utilizzano oggetti-alleati dallo stile unico.
Le modalità
Una volta avviata la vostra copia di Fantasy Strike potrete scegliere innanzitutto tra una modalità di gioco online ed una offline (vi consiglio di iniziare ad impratichirvi con la seconda). L’online è caratterizzato dal GGPO, una tecnologia all’avanguardia che rende la componente competitiva totalmente lagless.
La modalità offline inizia invece con i tutorial. Un combattimento guidato vi svelerà quindi gli attacchi principali dei personaggi, le combo e le mosse speciali. I comandi saranno uguali per tutti i personaggi, cambierà soltanto l’animazione ed il tipo di mossa che ne conseguirà.
Se i tutorial non vi sono bastati e volete allenarvi più liberamente, trovate la modalità Pratica. Potrete colpire liberamente il vostro avversario senza che lui contrattacchi, e la sua barra della salute si ricaricherà all’infinito.
La modalità Solo è quella principale tra le offline, e racchiude al suo interno delle sotto-modalità: Arcade, Daily Challenge, Survival, Boss Rush e Single Match.
Arcade: andremo incontro a sei sfide che ripercorreranno la storia del personaggio scelto, l’ultima delle quali sarà la più tosta. La barra HP del “boss finale” sarà infatti molto più lunga e capiente della nostra, sconfiggerlo non sarà semplice. Nota bene: per vincere uno scontro, non è sufficiente battere l’avversario due volte di fila o due su tre, come siamo abituati. Dovrete sconfiggerlo ben 4 volte.
Daily Challenge: inserita stranamente nella parte offline del menu, risulta invece essere esclusivamente online. Cambia quotidianamente ed è una sfida senza fine verso numerosi avversari. Quanto riuscirete a resistere?
Rook non ha gradito le pennellate arcobaleno di ValerieSurvival: simile alla daily challenge ma totalmente offline, oltre ai nemici “base” include anche nemici in versione boss, più potenti e difficili da sconfiggere.
Boss rush: una serie di 8 combattimenti contro 8 avversari potenziati da bonus sempre più potenti. Anche voi avrete la possibilità di sceglierne alcuni alla fine di ogni scontro e potenziare il vostro personaggio, ma fate attenzione: alla prima sconfitta, bisogna ricominciare da capo.
Single Match: si descrive da sè, un singolo match contro un avversario da voi scelto.
Tornando alle modalità principali, troviamo infine il Local Play, per sfidare amici che hanno il vostro stesso titolo e/o si trovano nelle vicinanze.
In basso, l’icona Learn ci permetterà infine di approfondire la storia di ogni singolo combattente, ma non disperate: sono solo 10.
Trama e longevità
Diciamocelo, i picchiaduro non hanno mai brillato per longevità, ma spesso una trama di spessore, che riesce anche ad intrecciare le vite dei diversi personaggi, salva un titolo in calcio d’angolo. Non è questo il caso di Fantasy Strike. La parte offline può essere completata in brevissimo tempo ed il comparto narrativo non riesce ad appassionare, è blando e si esaurisce in un attimo.
La complessità non è di casa, un elemento che ritroviamo anche nel gameplay. Mancano le sfaccettature che spingono il giocatore a voler tornare ancora e ancora su questo titolo. Una situazione che non può essere salvata nemmeno dalla tecnologia GGPO per l’online o dalla caratterizzazione fantasy: servirebbe una marcia in più.
Conclusioni
Fantasy Strike sarà disponibile a partire dal 25 luglio su PC, Steam, Nintendo Switch e PlayStation 4, e sarà possibile acquistarlo al prezzo di 32,99 euro. Se vi ha colpito la grafica e siete appassionati di picchiaduro a qualsiasi costo, è quello che fa per voi. Altrimenti il consiglio è di optare per un picchiaduro che ha quel quid che lo distingua davvero dalla massa e vi possa garantire maggiore longevità.
Adesso non mi rimane che lasciarvi al trailer, fateci sapere le vostre impressioni!