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REPowerEU: l’Europa punta all’indipendenza energetica

La guerra tra Russia e Ucraina non ha fatto altro che evidenziare la nostra dipendenza dalla Federazione Russa. Il Paese guidato da Putin è la fonte primaria di gas naturale dell’Europa e ora, che siamo di fronte ad una crisi senza precedente, con la Russia che ci ha dichiarati nemici dello Stato e l’Unione Europa che ha pesantemente sanzionato Mosca, dobbiamo correre ai ripari. Il “riparo” si chiama REPowerEU, ed è il progetto annunciato ieri dalla Commissione Europea. Lo scopo è facilmente immaginabile: rendere l’Europa autonoma da un punto di vista energetico, il che include anche i combustibili fossili.

“Dobbiamo diventare indipendenti dal petrolio, dal gas e dal carbone russi. Non possiamo fare affidamento su un fornitore che ci sta esplicitamente minacciando – ha spiegato Ursula vod der Leyen, Presidente della Commissione Europea – Dobbiamo agire ora per mitirare l’impatto dei crescenti prezzi dell’energia, diversificando la nostra fornitura di gas per il prossimo inverno e accelerando la transizione verso le energie rinnovabili. Prima passiamo alle rinnovabili e all’idrogeno, combinati con una maggior efficienza energetica, prima diventeremo davvero indipendenti e padroneggeremo il nostro sistema energetico.”

REPowerEU: cosa farà l’Unione Europea?

La “Energy Prices Toolbox“, inaugurata ad ottobre, ha già permesso agli Stati Membri di mitigare l’impatto dei prezzi, cercando di proteggere i consumatori. Ora però si punta a fare di più, supportando le aziende influenzato dall’aumento dei prezzi dell’energia e aiutandole a ridurre l’influenza della volatilità dei costi energetici sul medio e lungo periodo.

La Commissione inoltre ha dichiarato di voler presentare entro aprile una proposta legislativa che obbligherà l’Europa a riempire il 90% dei propri centri di stoccaggio di gas entro il 1° ottobre di ogni anno. Per raggiungere l’obiettivo naturalmente sarà necessaria la collaborazione di tutti gli Stati.
Inoltre l’EU continuerà anche a investigare per capire se alcune aziende – tra cui Gazprom – abbiano fatto in modo di influenzare il mercato e la competizione.

Sono previste poi ulteriori misure, come la possibilità di imporre dei limiti temporanei ai prezzi ma soprattutto un piano, REPowerEU, che si baserà su due punti fondamentali:

  1. diversificare la fornitura di gas, attraverso maggiori importazioni di gas naturale liquefatto (GNL) e di gasdotti da fornitori non russi e maggior importazioni e produzioni di biometano e idrogeno rinnovabile;
  2. ridurre rapidamente l’uso di combustibili fossili per case, edifici e fabbriche potenziando l’efficienza energetica, aumentando l’energie rinnovabili e l’elettrificazione e affrontando le strozzature delle infrastrutture.

Tutto questo dovrebbe ridurre il consumo di 155 bcm (miliardi di metri cubi), che corrispondono al totale delle importazioni dalla Russia del 2021. Due terzi di questa riduzione potrebbero essere ridotti entro un anno, ponendo finalmente fine alla dipendenza dell’Europa da un unico fornitore.

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Erika Gherardi

Amante del cinema, drogata di serie TV, geek fino al midollo e videogiocatrice nell'anima. Inspiegabilmente laureata in Scienze e tecniche psicologiche e studentessa alla magistrale di Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia.

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