Negli ultimi anni diversi grandi successi del piccolo schermo arrivano dall’animazione, non necessariamente giapponese. Parallelamente al cinema (anzi forse più rapidamente), la televisione si sta sganciando dal preconcetto che questo tipo di opere possano destinarsi solo a un pubblico di giovanissimi e sta creando sempre più progetti orientati a un pubblico trasversale, se non direttamente adulto. Proprio mentre scriviamo queste righe i social sono invasi da commenti esaltati su Strappare lungo i bordi, sviluppata da Zerocalcare per Netflix, a riprova di ciò. Oggi però vogliamo parlare di un altro show nel nostro tradizionale appuntamento. Allacciate le cinture, perché è tempo di conoscere Rick e Morty.
Rick e Morty, fantascienza post-moderna
Al centro di questo show abbiamo le bizzarre avventure dei due protagonisti del titolo. Da una parte Rick, scienziato e inventore dotato di capacità incredibili, che ha attraversato le galassie in lungo e in largo, con un bagaglio di esperienze gigantesco. Dall’altra suo nipote Morty, un ragazzo giovane che si trova coinvolto (a volte suo malgrado, a volte no) nelle disavventure del nonno. Si tratta dell’alter ego del pubblico, su cui fare rimbalzare le spiegazioni di Rick. Una dinamica classica, non troppo differente da quella di Doctor Who e altri show simili.
Il riferimento più esplicito però è a un altro classico della cultura popolare, ovvero Ritorno al futuro. Rick e Morty, nell’aspetto e ancora di più nel nome, altro non sono che parodie di Doc e Marty McFly, protagonisti di quella iconica trilogia. L’origine stessa di questa serie è proprio una parodia dei film di Zemeckis, realizzata per un concorso. Se volete vederla, potete trovarla qui, ma attenzione: non è per stomaci leggeri.
Già perché da una parte questo show pienamente post-moderno non perde occasione per omaggiare grandi opere, spesso di fantascienza, ma dall’altra tiene un tono totalmente dissacrante. Si tratta di un’opera deliberatamente erede di un certo filone dell’animazione contemporanea per adulti, che risale fino a South Park, I Griffin e naturalmente I Simpsons. Basta seguire per pochi secondi le vicende di Rick tra alcool, sostanze stupefacenti e avventure con avvenenti alieni per capirlo.
Uno stile esagerato, che parte peraltro a mille all’ora fin dal primo episodio e che può costituire un blocco per chi non ama questo tipo di contenuti. Se siete tra questi, fidatevi che vale la pena guardare oltre, perché Rick and Morty è uno degli show più imperdibili dell’ultimo decennio. Se invece amate un approccio più duro e greve, siete assolutamente a casa.
Viaggiare oltre il confine
Si potrebbero dire molte cose su Rick and Morty. Si potrebbe parlare di quanto sia intricata e sottilmente sviluppata la sua trama orizzontale ad esempio. Potremmo citare alcune delle sequenze più esilaranti, che giocano sull’assurdo mix di personaggi e caratteri e un contesto extraterrestre.
Viceversa, potremmo citare i picchi di emozione che riesce a generare quando vuole essere serio, portando riflessioni profondissime sul senso dell’umano. Che poi è quello che deve da sempre fare la grande fantascienza: sfruttare tecnologie e mondi lontani per raccontare qualcosa di vicino. Spesso Rick and Morty ci aggiunge una buona dose di cinismo, che fa molto male in senso buono.
Il vero merito straordinario di questo show è quanto i suoi autori siano disposti a sperimentare, superando non tanto i confini della galassia o della nostra dimensione, quanto quelli della narrazione tradizionale. In un certo senso porta avanti il percorso iniziato da Dan Harmon con Community, ma partendo da un contesto (fantascientifico e animato) che offre innumerevoli possibilità in più.
Nelle avventure di Rick e Morty vi troverete a seguire livelli che si sovrappongono uno sull’altro. Storie che giocheranno con il vostro concetto di realtà e verità. Avventure che scompongono il Viaggio dell’Eroe in ogni sua parte mentre seguono la stessa struttura in un gioco di specchi che riflettono sé stessi all’infinito. Diversi episodi potrebbero lasciarvi confusi a fine visione, ma avrete la sensazione di aver assistito a qualcosa di incredibile. Per poi ricominciare, per poterne comprendere meglio i dettagli.
Rick and Morty è da divorare, più e più volte
Quello che sta facendo questo show è certificare quanto sia importante non limitarsi alle convenzioni che abbiamo costruito nel tempo. In un’epoca di overdose di contenuti tra film e serie TV è facile per gli autori ‘sedersi’ e proseguire con il ricalcare strutture ormai consolidate. I due autori di Rick and Morty Justin Roiland e Dan Harmon (un grande teorico della narrazione moderna, peraltro) insegnano a non fermarsi lì, ad andare oltre.
Una lezione che torna utile a chiunque voglia approfondire questo mondo, che sia per desiderio di entrarci o semplicemente per passione. E pensare che tutto parte da uno scienziato con problemi di alcolismo e il suo nipote svogliato…
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Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API