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Il diritto all’oblio e la riforma Cartabia

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A partire dal 1 gennaio 2023 entra in vigore la Riforma della Giustizia, nota anche come “Cartabia”. La riforma, secondo quanto rivelato, avrà delle importanti ripercussioni anche sull’esercizio del diritto all’oblio. Che cosa significa? Scopriamolo insieme.

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La riforma Cartabia: cosa succede ora

La nuova riforma Cartabia causa alcune ripercussioni sull’esercizio del diritto all’oblio. Questo significa che nei tre giorni successivi alla conclusione favorevole del processo (o del procedimento) penale, la persona interessata potrà chiedere ed ottenere un provvedimento di deindicizzazione proprio dalla cancelleria del giudice che ha emesso la sentenza di assoluzione o il decreto di archiviazione. 

Detto in parole povere: adesso, per legge, si ha il diritto alla cancellazione del proprio nome dai vari motori di ricerca. Questo lo si può leggere nell’articolo 64-ter della legge Cartabia che concerne il “Diritto all’oblio degli imputati e delle persone sottoposte ad indagini”.

Enrico Costa ha così festeggiato il successo della riforma:

“Dal primo gennaio 2023 sarà vigente la mia proposta sull’oblio per gli assolti: i motori di ricerca dovranno dissociare i nomi degli assolti dalle notizie circolanti in rete sulle inchieste da cui sono risultati innocenti. Basta innocenti marchiati a vita da indagini finite nel nulla”. 

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