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La California accusa Riot Games di aver ingannato i dipendenti

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Il California Department of Fair Employment and Housing ha fatto causa alla Riot Games, rivelando che la società non è riuscita ad informare i suoi dipendenti del loro diritto di parlare al governo di casi di molestie e discriminazione. Scopriamo tutti i dettagli.

La California fa causa alla Riot Games

In un comunicato stampa, il DFEH – l’ente che sta facendo causa anche ad Activision Blizzard per discriminazione e molestie – ha dichiarato di aver chiesto ai tribunali, “di obbligare Riot Games a rispettare l’ordine della Corte del 4 giugno 2021 che richiede alla società di inviare un avviso ai suoi lavoratori sui loro diritti di parlare con il DFEH.”

Nel 2018, un’ampia indagine di Kotaku ha rivelato che Riot Games ha favorito un ambiente in cui le dipendenti donne sono state molestate e sminuite. A novembre di quell’anno, un attuale e un ex dipendente hanno presentato una class-action accusando Riot Games di discriminazione di genere.

Nel 2019, Riot ha risolto la causa pagando 10 milioni di dollari alle attuali ed ex dipendenti donne. L’amministratore delegato di Riot, Nicolò Laurent, è stato accusato di aver molestato un’assistente esecutiva femminile. Tuttavia la task force speciale incaricata di indagare sulla denuncia non ha trovato “alcuna prova” di illeciti.

Le accuse

Nella sua indagine su Riot Games, il DFEH ha trovato un linguaggio negli accordi tra l’azienda e i dipendenti. Il linguaggio “suggerisce che i dipendenti non possono parlare volontariamente e candidamente con il governo di molestie sessuali e altre violazioni”. In risposta, il DFEH ha presentato una petizione ai tribunali.

Secondo la petizione, il DFEH obbliga Riot a rilasciare un avviso ai suoi dipendenti che li informi dei loro diritti.

Il DFEH dice che tali accordi hanno “un effetto raggelante sulla volontà degli individui di farsi avanti con informazioni che possono essere importanti per il DFEH mentre cerca di far progredire l’interesse pubblico nell’eliminazione della discriminazione e delle molestie illegali sul lavoro”.

Il tribunale ha concesso la richiesta del DFEH e ha ordinato a Riot Games di emettere un avviso correttivo ma il DFEH sostiene che Riot non lo ha ancora fatto due mesi dopo.

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