L‘ICANN dice no. Non toglierà Internet alla Russia. La richiesta era stata avanzata lunedì da alcuni rappresentanti del governo ucraino, che nell’ultima settimana stanno chiamando enti e aziende a raccolta nel tentativo di rendere difficile la vita agli invasori. Una mossa comprensibile in un’era dopo la guerra non è più limitata al solo campo di battaglia ma è pienamente condivisibile anche la risposta dell’ICANN, che non vuole e non dovrebbe privare un intero popolo dell’accesso alla rete.
ICANN: non cacceremo la Russia da Internet
Ma che cos’è l’ICANN? Internet Corporation for Assigned Names and Numbers ed è l’ente che ha l’incarico di assegnare gli indirizzi IP e che si occupare di identificare di protocollo e di gestire del sistema dei nomi a dominio di primo livello generico, del codice internazionale e dei sistemi di root server.
In sostanza se Internet funziona, lo dobbiamo un po’ anche a loro.
Lunedì l’ICANN ha ricevuto la richiesta da parte due rappresentanti del governo ucraino di revocare i domini “.ru”, “.рф” e “.su” e di spegnere i server situati a Mosca e San Pietroburgo. Ieri è arrivata la risposta ufficiale: no.
“Come sapete, Internet è un sistema decentralizzato. Nessuno degli attori del sistema ha l’abilità di controllarlo o spegnerlo“, ha spiegato il CEO di ICANN, Göran Marby.
“La nostra missione non include azioni punitive, sanzioni o limitazioni dell’accesso a segmenti specifici di Internet, nonostante le provocazioni – continua Marby – Essenzialmente, l’ICANN è stato costruito per assicurarsi che Internet funzioni, non per sfruttare il suo ruolo di coordinamento per interrompere il servizio.”