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Sale eSports chiuse in tutta Italia! Ecco cosa è successo

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In un recentissimo articolo paventavamo la possibilità che le sale eSports fossero illegali. E ora è arrivata la notizia: per iniziativa dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, in Italia sono state chiuse tutte le sale Lan e eSports.

Questo tipo di sale, messe sotto sequestro, potranno continuare a svolgere solo funzioni di negozio o di bar.

Tutto è nato da un esposto, che nel precedente articolo abbiamo proposto per intero, e di cui ora vi riporteremo gli stralci più significativi.

Vale prima la pena di ricordare che per Lan si intende Local Area Network, cioè il collegamento fisico tra computer nella stessa stanza per giocare. E nelle sale Lan si trovano appunto periferiche da gaming e connessioni a banda larga. Postazioni le cui apparecchiature costerebbero anche diverse migliaia di euro, ma che si possono noleggiare per pochi euro all’ora.

L’esposto

Come dicevamo, nelle scorse ore l’Agenzia di accise, dogane e monopoli ha messo i sigilli a giochi e simulatori di guida dell’EsportPalace di Bergamo e di tutti i locali del nostro Paese in cui con computer e console si gioca online.

Tutto è partito da un esposto di Sergio Milesi, titolare della Led srl. Nell’esposto, tra l’altro, possiamo leggere come le attrezzature presenti nelle sale eSports e “il pagamento da parte dei clienti di un costo per l’utilizzo di tali attrezzature, siano un’elusione delle normative vigenti”.

Leggiamo poi: “Non comprendiamo come giochi che solitamente sono in commercio per l’home entertainment siano messi a disposizione in locali aperti al pubblico a pagamento agli utenti, mascherando il costo di tale servizio nel puro noleggio dell’attrezzatura e non nell’uso del gioco.”

E più oltre: “Ci permettiamo di segnalare come rappresentino delle attività che svolgono concorrenza sleale ‪rispetto all’attività svolta dalla sottoscritta Società che è tenuta a conformarsi in modo zelante e ‪pedissequo alla normativa applicabile. Ci riserviamo di segnalare tale situazione anche all’Autorità ‪Italiana della Concorrenza e del Mercato.”

Le immagine allegate

Allegando addirittura alcune immagini, Milesi (titolare di sale giochi, sale slot, biliardi e della catena Joyvillage) ha dunque mostrato la somiglianza tra le attrezzature installate nelle sue sale e quelle che si trovano nelle sale Lan o eSports.

Citando nello specifico i simulatori di guida, l’ad di Led srl scrive che “sono molto simili ad apparecchi che la nostra società, sostenendo onerosi costi, nel rispetto delle norme è obbligata a omologare tramite gli enti preposti per poi permetterne l’installazione e l’uso in locali dediti al gioco lecito.”

Le conseguenze

L’esposto (inviato per mail giovedì 21 aprile) ha avuto conseguenze immediate e clamorose.

Ci è voluta poco più di una settimana all’Agenzia di accise, dogane e monopoli per compiere un’azione a largo raggio. E mettere i sigilli a una serie di sale eSports e Lan.

Con la chiusura a tempo indeterminato di qualunque locale ad accesso pubblico in cui giocare con console e computer, probabilmente non si potranno nemmeno provare giochi alle fiere nazionali di settore, come la Milan Games Week, che si terrà dal 25 al 27 novembre.

Le reazioni

I due fratelli Cicolari, che gestiscono l’EsportPalace di Bergamo, hanno raccontato quanto accaduto tramite un video pubblicato su Instagram, della durata di oltre 4 minuti (e che ha già incassato più di 23.000 like).

I Cicolari hanno contestato il fatto che gli uomini dell’Agenzia dogane e monopoli non abbiamo voluto ascoltare i loro avvocati, e promettono battaglia legale.

La posizione dell’Agenzia

Nela giornata di mercoledì 27 aprile l’Agenzia di accise, dogane e monopoli aveva pubblicato una circolare. Nella quale invitava i titolari delle sale Lan a munire le proprie attrezzature, entro il 30 aprile, di omologazione o certificazione e di titoli autorizzati. Oltre che ad effettuare il pagamento dell’Imposta sugli intrattenimenti (ISI).

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Quando la tecnologia va più veloce della legislazione

Adesso l’Agenzia di accise, dogane e monopoli ha 90 giorni di tempo per chiarire definitivamente la situazione.

Nella quale sembra piuttosto evidente la distanza abissale tra il rapido sviluppo della tecnologia (alcuni vorrebbero gli eSports alle prossime Olimpiadi) e una legislazione che non riesce a starle al passo.

È quanto ha dichiarato Cicolari, titolare dell’EsportPalace, intervistato da Esportsmag. Cicolari ha detto: “Bisogna fare capire alle istituzioni come funziona questo mondo. A livello normativo, onestamente, non vedo un margine. È come utilizzare un Pc all’interno di un ufficio. Non c’è bisogno di una normativa.

C’è da capire: vogliono tassarla? Che la tassino, ma di fatto, credetemi, gli introiti fatti dalle sale Lan sono veramente bassi rispetto al costo dei macchinari e i costi di gestione. Noi Ad EsportPalace lo facciamo come attività in marketing.

Sicuramente ci potrebbe essere una regolamentazione, ma più orientata verso i campi di calcio o le palestre. Noi mettiamo a disposizione l’attrezzatura e l’atleta fa la sua performance. Tutti i software, poi, sono protetti e quindi ogni utilizzo non voluto dalle macchine viene bloccato. Di fatto, quindi, la regolamentazione è minima. Per me basterebbe un decreto interpretativo da parte dell’Agenzia e una certificazione di cosa si fa in una sala Lan”.

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