Vale la pena acquistare ora un Samsung Galaxy Z Fold 5?
Insomma, mancano pochissimi giorni al lancio dei nuovi foldable quindi perché semplicemente non aspettare che arrivino sul mercato? Magari accompagnati da qualche interessante offerta.
E’ una riflessione con cui ci stiamo confrontando spesso, oggi come gli anni precedenti.
Questo perché una parte di noi pensa sempre che uno smartphone “vecchio” non debba essere considerato. Anzi, quando ne abbiamo uno siamo portati a pensare che sia il caso di rivenderlo e aggiornarlo prima che diventi inutilizzabili.
Una parte di noi capisce appieno questo discorso.
Siamo stati abituati ad un mercato che evolve rapidamente, che cresce, che cambia. Ma non è tutto: anni fa questa era spesso la scelta più sensata perché il sistema tendeva rapidamente ad invecchiare e quasi a collassare su se stesso, obbligandoci alla fine a rincorrere il device più nuovo, più aggiornato, più performante.
Ora però le cose sono cambiate.
Da un lato abbiamo sviluppato una maggior coscienza rispetto al nostro impatto ambientale e a quello relativo alla tecnologia che usiamo quotidianamente, dall’altro i produttori hanno deciso che la scelta più responsabile era quella di supportare e aggiornare i device per anni, garantendo prestazioni, novità e continuità ai consumatori, soprattutto di fronte a terminali con prezzi equivalenti ad uno stipendio medio.
Tra i paladini di questo sostegno a lungo termine c’è ormai da tempo Samsung, che ha deciso di fare addirittura un passo oltre.
Non solo tende a garantire anni di aggiornamenti di sistema e patch di sicurezza ma all’inizio dell’anno ha promesso di portare le sue funzioni di intelligenza artificiale anche sui dispositivi lanciati nel 2023.
Vi sembrerà una banalità ma non lo è: le funzioni AI, di Samsung così come in generale, richiedono grande capacità di calcolo e una notevole ottimizzazione di sistema, motivo per cui spesso si preferisce limitarle alla generazione più recente invece che renderle disponibili su quella (o quelle) precedenti.
Ma una promessa è una promessa e così qualche mese fa è arrivato l’atteso aggiornamento.
Siamo onesti: quando abbiamo avviato il download eravamo un po’ scettici.
Non ovviamente per una generale mancanza di fiducia ma perché, consci delle funzionalità di Galaxy AI, temevamo qualche rallentamento o qualche sacrificio, che sarebbe comunque stato legittimo e giustificato. E invece non è andata così.
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La recensione di Samsung Galaxy Z Fold 5 un anno dopo il lancio
Abbiamo conosciuto la Galaxy AI all’inizio di gennaio, al CES di Las Vegas.
Un anonimo pomeriggio Samsung ci ha portati in una location ben lontana dalla fiera e dai fasti della Strip per mostrare, in gran segreto, la nuova Galaxy S24 Series. Non prima però di averci raccontato le sue caratteristiche. Software.
Sì perché l’hardware era come sempre da primo della classe ma niente che non ci aspettassimo già. Il software invece ruotava intorno all’intelligenza artificiale ma con funzioni utili, vere, tangibili.
E’ quello che ha fatto breccia nel nostro cuore.
Perché ok l’AI, ok il machine learning, gli algoritmi, il misterioso e affascinante funzionamento dell’intelligenza artificiale generativa, ma qui si parlava di cose che effettivamente potevano avere un impatto sulla nostra esperienza quotidiana.
Parliamo di traduzione, di modifica delle foto, di chiamate con persone che non parlano la nostra lingua, di creazione di fotogrammi in slow motion, dell’organizzazione e del riassunto delle nostre note…
Ecco, lì abbiamo pensato “Ok Samsung, hai la nostra completa attenzione”.
La società asiatica aveva centrato il punto, tanto da fungere poi da nave scuola per molti altri produttori che si sono affrettati ad offrire funzioni simili.
Torniamo però al punto centrale di questo articolo: tutte queste feature oggi sono anche su Galaxy Z Fold 5, che le ha accolte a quasi un anno dal lancio. Troppo tardi? Troppo pesanti? Oppure hanno senso?
La Galaxy AI su Samsung Galaxy Z Fold 5
Non prolungheremo oltre la vostra agonia: la Galaxy AI su Galaxy Z Fold 5 funziona perfettamente.
Anzi, è un plus che va ad aggiungersi ai già notevoli pregi di questo pieghevole.
Naturalmente ci sono funzioni che abbiamo usato di più e altre che invece ancora non hanno raggiunto il loro pieno potenziale. “Altre”… a dire il vero solo una. Stiamo parlando della traduzione delle chiamate in tempo reale: si comporta in maniera egregia ma le persone non sono ancora pronte per questa tecnologia e quindi tendono a spaventarsi di fronte ad un messaggio che li informa che la telefonata viene tradotta automaticamente con l’intelligenza artificiale. Senza contare che la conversazione con quei pochi che non mettono giù è un po’ lenta perché si aggiungono i tempi di traduzione.
L’idea però è brillante, si tratta solo di far conoscere un po’ di più questa feature.
La stessa capacità di traduzione la ritroviamo dal vivo, con un comodo tasto accessibile da collegamenti rapidi della barra delle notifiche. In un attimo attivate l’interprete digitale che sarà pronto a darvi una mano mentre siete in viaggio o mentre conversate con qualcuno che non parla la vostra lingua.
Un’unica accortezza: scaricate prima di partire il pacchetto dati corrispondente alla lingua interessate perché spesso sono parecchi megabyte. Ad esempio, per il cinese avrete un download 554 Mb mentre per l’inglese si sfiorano i 300 Mb.
Tra le feature che abbiamo usato di più c’è anche Cerchia e cerca: voi cerchiate qualcosa con il dito o con il pennino (che qui si conferma essere una vera chicca della famiglia Z Fold) e Google cerca per voi l’oggetto, l’edificio o il monumento che avete cerchiato.
C’è poi l’editor delle immagini potenziato, integrato direttamente nella Galleria, che vi aiuta a ridimensionare, cancellare o sostituire gli elementi presenti nelle vostre foto, mentre nelle Note potete sfruttare la formattazione automatica o il riepilogo tramite AI.
In più potete trascrivere e riassumere facilmente anche le note vocali, cosa che ci è tornata utilissima durante interviste e conferenze.
Tutto questo funziona perfettamente su Samsung Galaxy Z Fold 5, senza differenze rispetto a quanto visto sulla famiglia Galaxy S24. Il che significa che tra le vostre mani avete uno strumento dedito alla produttività ancora più raffinato ed utile.
E il resto? | Samsung Galaxy Z Fold 5 un anno dopo
Il software però non l’unico elemento che conta.
Per rendere uno smartphone utilizzabile serve anche tutto il resto, a partire dalle prestazioni. A quasi un anno di distanza il processore Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2 for Galaxy, affiancato da 12 GB di RAM, si comporta ancora alla grande, con un sistema che si mantiene fluido, scattante e performante, permettendoci di lavorare, giocare o bighellonare sui social e sui diversi servizi di streaming.
I display si confermano ancora un fiore all’occhiello per i prodotti Samsung. Sì, la piega si sente ancora (soprattutto se lo tenete spesso chiuso) ma non notiamo significative differenze rispetto allo scorso anno.
Bene anche il comporto fotografico che invecchia benissimo, continuando a regalarci ottimi scatti e una buona versatilità.
Infine non possiamo non menzionare la batteria che sembra aver perso davvero poco rispetto al lancio del device e al suo concomitante arrivo nelle nostre mani. Ci copriamo anche una giornata di lavoro senza difficoltà.
Samsung Galaxy Z Fold 5 un anno dopo in breve
Samsung Galaxy Z Fold 5 un anno dopo è ancora un validissimo pieghevole. Anzi, grazie alla Galaxy AI è ancora più interessante di prima.
Che significa? Che se state valutando l’acquisto ora ha assolutamente senso visto che al suo arco ha persino nuove frecce.
Se invece state pensando di passare al nuovo modello, beh, vediamo cos’ha in servo per noi Samsung ma l’attuale generazione è ancora ottima.
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