A partire da questo marzo 2025, entra in vigore la nuova etichetta energetica per le asciugatrici domestiche. Il provvedimento punta a migliorare l’efficienza energetica dei dispositivi, spingendo i produttori a innovare e i consumatori a scegliere modelli con minori consumi.
Cosa cambia con la nuova etichetta energetica per le asciugatrici nel 2025
Dal 1° marzo al 30 giugno 2025, tutti i modelli in commercio dovranno esporre la doppia etichettatura (vecchia e nuova). Dal 1° luglio 2025, invece, sarà obbligatoria solo la nuova etichetta. La revisione si inserisce in un quadro normativo più ampio che impone standard più severi ai produttori. L’obiettivo è ridurre il consumo energetico complessivo delle asciugatrici in Europa, che nel 2020 ha raggiunto i 10,5 TWh/anno. La Commissione Europea stima che, senza interventi, questo valore scenderebbe a 9 TWh/anno nel 2030, ma con l’applicazione delle nuove regole il risultato potrebbe arrivare prima.
Le nuove specifiche, come ci spiega Samsung, si applicano a tutte le asciugatrici domestiche alimentate a elettricità, batteria o gas. I principali requisiti tecnici prevedono un indice di efficienza energetica (IEE) massimo di 85, un consumo in modalità spenta inferiore a 0,5 W (che scenderà a 0,3 W dal 2027) e un consumo in stand-by inferiore a 0,5 W. Inoltre, saranno ammessi solo modelli con tecnologia a pompa di calore, considerata la più efficiente.
La nuova classificazione
Di conseguenza cambia anche il sistema di classificazione: la vecchia scala da A+++ a D lascia spazio a una scala da A a G, più selettiva. La classe A sarà riservata solo ai modelli con prestazioni eccellenti, mentre gli attuali dispositivi A+++ potrebbero finire in classe C o D. L’elemento principale di valutazione resta l’Indice di Efficienza Energetica (IEE), con le seguenti soglie:
- Classe A: IEE ≤ 43
- Classe B: 43 < IEE ≤ 50
- Classe C: 50 < IEE ≤ 60
- Classe D: 60 < IEE ≤ 70
- Classe E: 70 < IEE ≤ 85
- Classe F: 85 < IEE ≤ 100
- Classe G: IEE > 100
Un’altra novità è l’introduzione di un codice QR sulle etichette, che consente ai consumatori di accedere a informazioni dettagliate sul prodotto.
Infine cambiano anche le misurazioni dell’efficienza. I consumi verranno calcolati utilizzando il programma Eco, che diventa lo standard di riferimento. Le asciugatrici che non lo prevedono non potranno più essere vendute dopo marzo 2026. Inoltre, la metodologia di calcolo si basa ora su un 76% di cicli a metà carico, invece del precedente 57%.
Nel frattempo Samsung ha già adeguato la sua gamma di asciugatrici alle nuove normative. I suoi modelli utilizzano Intelligenza Artificiale per ottimizzare i cicli di asciugatura in base al tipo di carico, riducendo i consumi. La tecnologia a pompa di calore e i programmi rapidi per carichi parziali permettono di ottenere prestazioni elevate con minori sprechi di energia.
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