Durante un concerto a Las Vegas tenutosi due giorni fa, gli Scorpions hanno cantato un testo modificato della celebre Wind of Change come sostegno all’Ucraina.
Wind of Change, l’inno pacifista degli Scorpions per l’Ucraina
Era il 1988, un anno dopo sarebbe caduto il Muro, e nell’atmosfera tesa della Guerra Fredda si respirava una certa “aria di cambiamento”. In questo contesto nacque Wind of Change, canzone pacifista degli Scorpions, tutt’ora una delle hit che la band non può evitare di mettere in scaletta. Un brano che con la Russia ha molto a che fare, essendo che la band si riferiva proprio a Mosca nei primi versi della canzone, con fiume Moscova e il Gorky Park.
Proprio durante la tournée per l’uscita dell’album Crazy World (che contiene il singolo Wind of Change) la band tedesca suonò nell’ex URSS, diventando una delle poche band occidentali ad esibirsi al di là della “cortina di ferro”. In quell’occasione il frontman Klaus Meine disse dal palco: “Noi tedeschi prima siamo venuti in Unione Sovietica con i carri armati, ora con le chitarre, questa è la nuova Germania” facendo riferimento alla riunificazione e, appunto, al vento di cambiamento che soffiava sul nuovo mondo.
Nel corso di un concerto tenutosi a Las Vegas qualche sera fa, Meine ha modificato il testo del brano. In particolare l’incipit “I follow the Moskva down to Gorky Park” (seguo il Moscova fino al Gorky Park) è diventato “Listen to my heart, it says Ukraine, waiting for the wind to change” (Ascolto il mio cuore che mi dice Ucraina, aspettando che il vento cambi).
Ancora una volta musica quindi, che da specchio della società quale essa è riflette il sentimento di sgomento verso l’invasione russa. Intanto in un’altra notizia vi abbiamo riportato del Concerto benefico per l’Ucraina che si terrà in Piazza Maggiore a Bologna il 5 aprile.
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