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Sea Bubbles: i taxi volanti in test sulla Senna a Parigi

Se c’è un problema comune a tutte le capitali del mondo, per quanto belle siano, è quello del traffico su strada. A Parigi, però, hanno pensato di sfruttare la grande risorsa che è la Senna per smaltire questo traffico, usando dei taxi che vanno sull’acqua: i Sea Bubbles.

Sea Bubbles: strani anfibi a spasso sull’acqua

SeaBubbles è un’azienda nata circa tre anni fa, in Francia, ma che essendo troppo artigianale per realizzare l’ambito progetto, è stata alla fine ceduta a tre investitori stranieri: uno svedese, uno svizzero e uno americano.

L’obiettivo di SeaBubbles è semplice: sfoltire il traffico cittadino su strada portandone un po’ sul fiume, la Senna in questo caso.

Infatti sono stati condotti dei test nel mese di settembre scorso e la Prefettura della città di Parigi ha commentato così: “i test arrivano dopo alcuni obiettivi importanti raggiunti con successo: la presentazione di un dossier tecnico conforme al regolamento applicabile, la consegna di una specifica patente di navigazione per i battelli Sea Bubbles e la messa a disposizione dello scalo a Porte de Bercy.

Qualora i test si rivelassero fruttuosi, è realistico un uso commerciale a partire dalla primavera 2020“.

Parola al presidente dell’azienda

Anders Bringdal, ha dichiarato: “siamo felicissimi di essere tornati a Parigi. Sembrano ci siano dei segnali positivi riguardo l’uso commerciale entro il primo trimestre 2020.

Confermiamo anche l’ambizione di SeaBubbles di rimettere la Senna al centro della mobilità francilienne (relativo al dipartimento de l’Ile-de-France, n.d.t.), nel rispetto del principio Zero Rumore, Zero Onde, Zero Emissioni CO2“.

Pratico, ma anche ecologico!

Durante i test, il “taxi volante” (spinto da un motore elettrico) ha potuto viaggiare ad una velocità massima di 30 Km/h su un itinerario specifico e nelle ore di punta 8 – 10 e 15 – 17.

I Sea Bubbles, sostanzialmente, non sono altro che piccole barche che riprendono il principio dell’idrottero pensato da Alain Thiébault nel 2017.

Sono costituiti, oltre all’abitacolo, da delle specie di archi in fibra di vetro immersi nell’acqua e che, grazie alla velocità, tengono la barca fuori dall’acqua a circa 50 cm.

È grazie a queste caratteristiche che è possibile rispettare il principio Zero Rumore, Zero Onde, Zero Emissioni CO2 di cui parla Anders Bringdal.

Chi conosce un po’ la Francia, sa quanto la burocrazia sia pachidermica, ma la speranza che questi bei progetti trovino il semaforo verde è sempre accesa, visto anche il delicato periodo storico.

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