Sifu è in uscita questo 8 febbraio e nelle scorse ore abbiamo avuto modo di dare una prima occhiata ai voti che gli sono stati assegnati dalla stampa nostrana e internazionale. Nonostante l’accoglienza generale per il roguelite di Sloclap sia stata generalmente positiva, non mancano molti pareri contrastanti, che dimostrano come il titolo si sia rivelato piuttosto polarizzante. Diamo quindi un’occhiata a le cose più interessanti da sapere su Sifu.
L’accoglienza della stampa
Basta andare a dare un’occhiata al noto aggregatore di recensioni Metacritic per farsi un’idea della situazione, che mostra una tendenza generale a dare ottime valutazioni al gioco con alcune eccezioni degne di nota però, che lo hanno bocciato praticamente in toto. Un elemento che fa oscillare il titolo tra voti di eccellenza e di insufficienza totale, per quanto strano possa sembrare.
La motivazione dietro questa discontinuità nelle valutazioni sarebbe la difficoltà del gioco. Secondo molti recensori infatti, il livello di difficoltà del gioco sarebbe tarato eccessivamente verso l’alto, scadendo velocemente nella frustrazione. Ironicamente questa stessa caratteristica del gioco è stata ritenuta uno dei suoi punti di forza dalle testate che, al contrario, hanno assegnato a Sifu un voto alto.
Non a caso il gioco è stato a più riprese paragonato al Sekiro di FromSoftware quanto concerne il combat system, elemento ci aiuta senz’altro a capire il tipo di difficoltà che caratterizza il gioco. Si tratterebbe infatti di un tipo di bilanciamento che non permette errori da parte del giocatore, ma contemporaneamente lo sa premiare una volta compreso e fatto proprio il pattern degli avversari a schermo.
Si tratta quindi di un titolo che risulterà appetibile ad una determinata fascia di utenti, alienando per forza di cosa tutti gli altri: una scelta coraggiosa, ma che ci sentiamo di condividere, avendo ben presente la soddisfazione che può donare sul lungo termine.
Sifu: le cose da sapere
A questo punto potreste domandarvi, giustamente, cos’è Sifu con esattezza. Ebbene si tratta, come avrete già intuito, di un videogioco incentrato sulle arti marziali, dal gameplay assimilabile ad un picchiaduro a scorrimento e meccaniche prese di peso dal genere dei roguelite. Un mix che già adesso promette un loop di gioco piuttosto inclemente, ed effettivamente è proprio così.
Una delle particolarità più interessanti del gioco riguarda senz’altro la gestione del game over, che vedrà il personaggio che controlliamo invecchiare inesorabilmente ogni volta che rientriamo in gioco. La nostra prima dipartita ci farà risvegliare con un anno in più, la seconda con due e così via, fino all’inevitabile morte naturale. La sfida è arrivare alla fine del gioco prima che ciò avvenga.
E’ proprio qui che entra in gioco la componente roguelite, che ci permetterà di ripartire da capo, con una parte delle abilità acquisite durante la partita precedente, rendendo la nostra scalata verso la fine del gioco un poco più agevole ogni volta. A complicare il tutto ci sono alcune mosse che vanno sbloccate entro certi range d’età, elemento pensato per portare il giocatore a soppesare ogni sua singola mossa.
Insomma, Sifu si configura senza dubbio come un’esperienza particolarmente intransigente verso il giocatore, ma proprio per questo anche estremamente soddisfacente da portare a termine. Se vi sono piaciuti giochi come il già citato Sekiro, probabilmente la creature di Sloclap potrebbe fare al caso vostro.
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