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Come è cambiata: Siri

L'evoluzione decennale del celebre assistente virtuale di Apple

Nel corso di questi mesi la nostra rubrica “Come è cambiato” ha affrontato l’evoluzione di qualunque oggetto della nostra vita quotidiana. Questa volta, però, abbiamo deciso di dedicarci a qualcosa diverso dalla lavatrice o dalla spazzola. In occasione del decimo anniversario di Siri di Apple, ufficialmente integrata nell’iPhone 4S ad Ottobre 2011, abbiamo scelto di ripercorrere la storia della tecnologia che ha spianato la strada agli assistenti vocali. Andiamo allora a scoprire come – e dove – tutto ha avuto inizio.

Siri by Apple, l’origine dell’assistente vocale

Come anticipato, la storia dell’assistente vocale di Apple Siri ha avuto inizio nell’Ottobre 2011. In realtà, per quanto molti non ne siano a conoscenza, il progetto risale almeno a Febbraio 2010, quando Siri è stata concepita come App iOS. Inizialmente, l’applicazione non era altro che lo spin-off di un progetto sviluppato dal Centro Internazionale di Intelligenza Artificiale SRI con il supporto del progetto CALO, a cura del dipartimento di Difesa degli Stati Uniti.

A quell’epoca i ricercatori Dag Kittlaus, Tom Gruber e Adam Cheyer erano a lavoro su un progetto che integrasse più tecnologie AI in un solo assistente cognitivo. Nacque così Siri, che prese il nome da uno dei collaboratori di Kittlaus in Norvegia. Nella lingua del luogo, infatti, Siri significherebbe “bella donna che conduce alla vittoria“. Un nome in grado di esprimere alla perfezione la funzione dell’assistente vocale.A questo punto, quello che forse vi stupirà sapere è che gli sviluppatori avevano progettato di rilasciare Siri per i dispositivi BlackBerry e Android. Nell’Aprile 2010, però, Apple ha acquisito la tecnologia, rendendola di fatto esclusiva della compagnia.

Anzi, a guidare l’acquisizione fu Steve Jobs in persona, venuto a mancare poi il 5 Ottobre 2011, ossia il giorno dopo l’annuncio dell’iPhone 4S. Non a caso, infatti, lo smartphone fu rilasciato sul mercato con una versione beta di Siri di Apple. E la nuova tecnologia fu presentata così da Phill Schiller, responsabile marketing della compagnia: “Per decenni, gli esperti di tecnologia ci hanno preso in giro con questo sogno di essere in grado di parlare con dispositivi tecnologici per far cose per noi. Ma il momento non arrivava mai. Quel che vogliamo veramente è semplicemente parlare al dispositivo e non basarsi su una sintassi troppo basilare e per nulla naturale. C’è una funzione su iPhone 4s che chiamiamo Siri“.

Siri Apple

La voce di Siri

Quante volte vi siete domandati anche voi chi ci fosse dietro la voce di Siri di Apple? Moltissime, ne siamo certi. Ed ecco a voi la risposta. Inizialmente, e almeno fino a Settembre 2013, la voce dell’assistente vocale è stata quella di Susan Bennett, artista di voce fuori campo ed ex corista di Roy Orbison e Burt Bacharach. A quanto pare, la Bennet ha scelto di fornire il supporto della voce alla tecnologia nel 2005, ignara che questa avrebbe costituito una pietra miliare della storia della tecnologia. In realtà, la compagnia di Cupertino non ha mai confermato questa notizia. Eppure la Bennett non ha mai nascosto di aver prestato la propria voce al noto assistente vocale. Anzi, tutt’altro.

In ogni caso, la Bennet non è stata la sola voce di Siri. Jon Briggs, un ex giornalista tecnologico, ha prestato la sua voce per la versione britannica dell’applicazione. Anche lui ignaro del fatto che un giorno la sua voce sarebbe stata utilizzata in tutto il mondo, o quasi. Con il passare degli anni, poi, la voce dell’assistente vocale di Apple è cambiata più e più volte. iOS 11, infatti, ha introdotto una voce più naturale e fluida per Siri, così da permetterle di interagire con gli utenti in modo più “umano”. Infine, iOS 14.5 ha addirittura aggiunto la possibilità di scegliere la voce che si preferisce per l’assistente virtuale. Insomma, nel corso di dieci anni Siri si è evoluta non poco. Ma ha sempre mantenuto fede alla sua funzione: facilitare l’esperienza l’uso dei dispositivi Apple per gli utenti.

2011/2021, l’evoluzione dell’assistente vocale di Apple

Chiaramente, quando Siri è stata rilasciata per la prima volta nel 2011 non era affatto così evoluta come lo è oggi. Anzi, tutt’altro. L’italiano, ad esempio, non era tra le lingue supportate dall’assistente vocale. Così pure come l’inglese, il francese e il tedesco, introdotte soltanto con iOS 5. E le funzionalità erano tutt’altro che avanzate. Per i primi mesi, infatti, gli utenti potevano utilizzare Siri soltanto per scrivere messaggi o email, fissare appuntamenti, riprodurre la musica, chiamare un contatto o interagire con alcune App. Ma non dappertutto. In una fase iniziale, Siri ha dovuto affrontare una serie di problemi tecnici legati alla localizzazione degli utenti. Nel Regno Unito, ad esempio, le persone non potevano usufruire della possibilità di chiedere dove si trovasse la stazione di servizio più vicina.

Eppure, dal 2012 in poi Apple ha lavorato duramente all’ottimizzazione del suo assistente virtuale. Non a caso, con il rilascio di iOS 6 – da datare proprio al 2012 -, la compagnia aggiunge a Siri il supporto della lingua italiana, assieme a quella spagnola e cinese. A questa novità si aggiungevano poi anche la funzione di ricerca di ristoranti e servizi, i risultati sportivi, l’andamento dei mercati finanziari, e il supporto per iPad e iPod Touch. E ancora stiamo parlando di una fase piuttosto “primitiva” di Siri di Apple. Soltanto con iOS 8, rilasciato nel 2014, sono arrivate l’integrazione di Shazam e la possibilità di acquistare brani su iTunes. Per non parlare dell’introduzione della celebre frase di richiamo “Ehi Siri“, che risale al rilascio di iOS 9 del 2019.

E poi ancora, nel corso degli anni, gli aggiornamenti di iOS non hanno fatto altro che migliorare il funzionamento di Siri, aggiungendo sempre nuove opzioni utili per gli utenti. Come la possibilità di chiamare contatti di emergenza, quella di ascoltare i propri brani preferiti passando esclusivamente per i comandi vocali, o quella di utilizzare l’assistente virtuale anche offline. Insomma, in dieci anni di storia Apple ha fatto di tutto per rendere Siri la migliore del settore. E sembra esserci riuscita al meglio. Soprattutto considerando l’importanza che ricopre per migliaia di utenti in tutto il mondo.

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Chiara Crescenzi

Editor compulsiva, amante delle serie tv e del cibo spazzatura. Condivido la mia vita con un Bulldog Inglese, fonte di ispirazione delle cose che scrivo.

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