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I 10 miti da sfatare sulla smart home

Che si parli di casa domotica o smart home, i dubbi e le perplessità sembrano non finire mai. L’alone di mistero che avvolge queste case intelligenti porta a moltissime supposizioni, spesso sbagliate e infondate, date dalla poca conoscenza dell’argomento. Ma la smart home ha bisogno di una connessione internet veloce? Costa tanto? Consuma di più? Abbiamo così raccolto i dieci dubbi più frequenti per sfatare alcuni miti sulle smart home.

I 10 miti da sfatare sulla smart home e la casa domotica

1. Non è sicura ed è facilmente hackerabile

Il primo cruccio di moltissime persone è relativo al rapporto tra domotica e sicurezza. Quello che possiamo dirvi a riguardo è che per poter accedere al controllo da remoto della vostra smart home o casa domotica, che sia stata progettata da voi oppure da un’azienda del settore, è necessario l’utilizzo di username e password. Senza queste credenziali accedere al vostro ecosistema è molto difficile.

Inoltre, gran parte dei sistemi domotici consente di proteggere gli accessi non autorizzati, consentendo il login solo da determinati dispositivi conosciuti. Tutte le comunicazioni che avvengono tra i vari prodotti per la casa intelligente, poi, sono crittografate e sicure.

È anche possibile abilitare una VPN per la vostra rete domestica, tramite un server VPN che consente di definire un “tunnel sicuro” dove transitano i dati da e per la rete locale. In questo modo è possibile aumentare il grado di sicurezza della propria smart home.

Hackerare una casa domotica oppure una smart home è quindi davvero difficile: è giunta l’ora di togliere dai vostri dubbi il tema della sicurezza.

Photo Credits: Freepik.

2. La smart home ha dei costi eccessivi

Secondo dubbio su smart home e casa domotica: i costi. È vero, alcuni prodotti sono costosi, ma è anche vero che il mercato della smart home è estremamente ampio e, come per ogni dispositivo tecnologico, esistono varie fasce di prezzo.

È possibile acquistare un interruttore smart di fascia alta, ma ci sono tantissimi interruttori economici. Questo vale anche per le lampadine, i sistemi di allarme e così via. Inoltre il progetto di una casa domotica è in continua evoluzione ed è possibile partire da pochi prodotti alla volta, magari anche low-cost, per poi aumentare gli acquisti nel tempo.

Va anche considerato che molti prodotti per la casa intelligente hanno l’obiettivo di farvi risparmiare nel tempo e rendere la vostra abitazione più sicura, quindi il costo di acquisto può essere relativo. Un sistema di videosorveglianza che vi manda una notifica in caso di movimenti sospetti, può far allarmare all’istante le forze dell’ordine e impedire un epilogo spiacevole. Oppure, le luci della casa che si spengono in automatico quando lasciate l’abitazione potrebbero risparmiarvi l’inconveniente di una lampadina dimenticata accesa per ore.

3. Le lampadine smart consumano di più

Le lampadine smart, per essere azionate da remoto, hanno bisogno dell’interruttore analogico relativo sempre acceso, a meno che non sostituiate il vecchio interruttore con uno wireless. Ma quanto consumano le lampadine smart, dato che sono sempre “accese”?

Esse richiedono costantemente energia, ma quando sono in standby hanno un consumo estremamente ridotto, pari a nullo. Esso cambia in base al modello della lampadina e altri fattori, ad esempio se è collegata via Wifi oppure utilizza la tecnologia Zigbee (meno energivora).

Per darvi un’idea, però, una lampadina smart della Philips Hue in standby ha un consumo medio di 0,15W. In termini economici, considerando il costo medio di un kWh di potenza, una lampadina Philips Hue in standby per un mese potrebbe costare circa 1,5 centesimi. Un costo irrisorio nella bolletta che sicuramente non vi farà preoccupare.

4. Gli accessori smart diventano obsoleti in tempi troppo rapidi

I prodotti per la casa intelligente non si consumano più rapidamente rispetto ad un prodotto tecnologico non smart, quindi la risposta è no, non diventano obsoleti in tempi rapidi. Nel corso degli anni, però, possono evolversi con nuove funzionalità. Questo significa che, se siete molto appassionati e “scimmiati”, alcune nuove funzionalità introdotte nei modelli successivi potrebbero spingervi a effettuare nuovi acquisti sostituendo i vostri dispositivi, nonostante il prodotto smart in vostro possesso sia pienamente funzionante.

Ovviamente tutto è relativo alle esigenze del singolo consumatore, ma la stessa cosa vale anche per le automobili, gli smartphone e qualsiasi bene acquistabile in un settore in continua evoluzione. Siamo tutti, purtroppo, vittime dei nuovi modelli che sembrano sempre più belli di quelli in nostro possesso.

Photo Credits: Freepik.

5. Per rendere smart la propria casa è necessario essere esperti

Iniziare a rendere intelligente la propria casa non è difficile. La maggior parte dei prodotti è plug and play e configurabile tramite l’applicazione di riferimento in pochi semplici passaggi. Di conseguenza non c’è alcuna necessità di essere dei geni dell’informatica o dell’elettronica. 

Alcuni prodotti possono essere più difficili da installare, come i termostati smart che hanno la necessità di essere collegati alla caldaia, ma in quel caso è possibile chiamare un tecnico specializzato che installerà il tutto in pochi passaggi. Altri prodotti, come gli interruttori smart, potrebbero aver bisogno di un po’ di dimestichezza nel cablaggio, ma in rete si trovano tantissimi tutorial: appena premerete “play” capirete che non serve essere un elettricista!

6. Devo avere una connessione internet veloce

Tutti i prodotti smart all’interno della casa intelligente sono connessi ad internet ed utilizzano la rete per comunicare tra loro e con il server principale dell’azienda produttrice. Oltre che per essere comandabili anche da remoto, quando siete fuori casa. La velocità necessaria per gestire gli apparecchi smart, però, è pari a quella richiesta per una classica navigazione internet. Con un’offerta casa normale, dall’ADSL alla fibra FTTC, non avrete problemi a comandare tutti i vostri prodotti.

7. Sono legato ad un unico brand per tutti i componenti della mia smart home

Sebbene sia più semplice avere più dispositivi possibili dello stesso brand, poiché sono gestibili dalla stessa applicazione, nulla vi vieta di acquistare da produttori differenti. Semplicemente, avrete più applicazioni da cui gestire gli elementi della vostra casa, ad esempio una per le luci, una per gli interruttori e così via.

Una soluzione che permette di integrare completamente tutti i prodotti è l’utilizzo di un hub personale, sia esso hardware o software, che permette di controllare più componenti e funzionalità domotiche di diversi marchi tramite un’unica soluzione. Tra quelli software consigliamo Home Assistant, compatibile con Alexa, Google Assistant e Apple HomeKit (potrete usare nell’app Casa anche dispositivi non nativamente compatibili con HomeKit). Tra quelli hardware, invece, i più consigliati sono Athom Homey e Fibaro Home Center.

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8. Bisogna essere esperti per controllare una casa intelligente

Se convivete con persone poco tecnologiche non c’è alcun problema: come si utilizza uno smartphone per inviare un messaggio su WhatsApp o Telegram, così si utilizza per accendere una luce oppure abbassare una tapparella. Sarà tutto a portata di dito e non ci saranno passaggi troppo complicati da effettuare. Molti componenti smart, poi, hanno la possibilità di integrare un telecomando fisico oppure un interruttore da premere, senza dover prendere lo smartphone.

L’alternativa è la configurazione ad hoc degli assistenti vocali, come Alexa, Google Assistant oppure Siri: con l’utilizzo della voce sarà ancora più semplice gestire l’intera casa, come inserire l’allarme oppure alzare la temperatura del riscaldamento. Nulla di più semplice!

Photo Credits: Freepik.

9. È difficile rendere “intelligente” una casa che non è nata tale

Anche questo è uno dei famosi miti che frena tantissime persone. Come potete leggere nel nostro articolo, al contrario della casa domotica, che nella maggior parte delle volte nasce come tale poiché necessita di un impianto strettamente legato alla struttura della casa, la smart home – o casa intelligente – consente di creare un binario parallelo, smart e progettato in secondo luogo, composto da elementi che dialogano tra loro.

La smart home è una trasformazione che avviene nel tempo, con l’acquisto di prodotti intelligenti che sostituiscono quelli tradizionali già installati. È l’esempio di una valvola termostatica smart, che va applicata al termosifone già esistente, oppure un interruttore smart che si sostituisce a quelli classici.

10. Non c’è una vasta scelta di prodotti tra cui scegliere e il mercato è dominato da alcuni brand

Nonostante alcuni brand siano più in voga di altri, come Philips Hue, il mercato dei prodotti intelligenti è davvero vasto e in continua crescita e soprattutto nessuno domina la scena. È possibile scegliere tra un infinito numero di marchi differenti, in base al proprio budget o alle proprie esigenze, e spesso proprio i prodotti meno conosciuti sono quelli che vi daranno più soddisfazione. Se vi appassionerete al campo della smart home, scoprirete prodotti meno “commerciali” ma che incontrano perfettamente le vostre esigenze.

Vi basterà un po’ di ricerca sul web e una profonda lettura tra i vari forum che si occupano dell’argomento. Tra tutti, per esperienza, ci sentiamo di consigliarvi InDomus, la community italiana sulla domotica personale.

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  • Attraverso lo Hue Bridge ( venduto separatamente) potrai inoltre collegare fino a 50 apparecchi di illuminazione al tuo...

Dubbi e miti su smart home e casa domotica: conclusioni

Dopo aver sfatato alcuni falsi miti sulla smart home, pensiamo sia proprio giunto il momento di iniziare a progettare la vostra casa intelligente. Potete partire dalla scelta dei primi prodotti da inserire nel vostro nuovo ecosistema.

E se avete altri dubbi o necessità a riguardo, contattateci su Facebook o Instagram, faremo il possibile per aiutarvi!

Ultimo aggiornamento 2024-07-27 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

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