In questi giorni, in correlazione con i rischi legati al contagio da COVID-19, l’Italia ha scoperto i tanti vantaggi offerti dallo Smart Working. Non si tratta di una pratica nuova, ma le recenti condizioni hanno spinto a un aumento del suo utilizzo. Un fenomeno positivo, che però potrebbe portare a gravi problemi se l’implementazione dello Smart Working non viene fatta in sicurezza. Gastone Nencini, Country Manager Trend Micro Italia, ha spiegato il perché.
Il cloud può essere una soluzione per gestire la sicurezza nello Smart Working
I problemi sono fondamentalmente di due tipi. Il primo è la gestione delle strutture on premise, che potrebbero essere impreparate a un numero di utenti da remoto così alto improvvisamente. D’altra parte, la questione è legata alle reti casalinghe, che spesso non sono sufficientemente sicure per proteggere dati importanti come quelli delle aziende.
Una soluzione può essere un’infrastruttura cloud, in combinazione con soluzioni SaaS. Tramite questi infatti è possibile offrire un livello di sicurezza, se non di pari livello, comunque sufficientemente alto anche per tutti i dipendenti che lavorano in modalità Smart Working.
Soluzioni come Worry Free e Apex One, integrate nel Cloud Trend Micro, permettono di proteggere gli Endpoint senza avere server di gestione nell’infrastruttura. Questo permette di snellire il traffico e con la giusta configurazione di Trend Micro Web Security si può ottenere una buona difesa anche per la navigazione online. Altre protezioni possono arrivare da soluzioni ad hoc come Cloud App che può mettere al sicuro la posta su sistemi come Office 365 o Google Mail.
Insomma, per quanto le possibilità offerte dallo Smart Working non siano da sottovalutare (anzi) è importante implementarlo nella maniera giusta. Le soluzioni flessibili e potenti SaaS come quelle offerte da Trend Micro possono essere una soluzione ideale. E voi, come state gestendo la situazione del lavoro da casa?