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Spotify e i pagamenti agli artisti: nel 2024 versati 10 miliardi di dollari all’industria musicale

Spotify ha trasferito 10 miliardi di dollari all’industria musicale nel 2024, portando il totale a 60 miliardi di dollari dalla sua fondazione. Il colosso dello streaming ha evidenziato un cambiamento significativo nella distribuzione dei pagamenti agli artisti, con un ecosistema sempre più diversificato e in crescita.

Crescita del contributo di Spotify all’industria musicale nel 2024

Nel 2014, l’industria musicale ha vissuto un chiaro momento di crisi crisi, con ricavi globali pari a 13 miliardi di dollari. In quell’anno, Spotify contribuiva con 1 miliardo di dollari, sostenuto da 15 milioni di abbonati paganti. Nel 2024, i numeri sono cambiati radicalmente: Spotify ha versato 10 miliardi di dollari, e la piattaforma conta oltre 500 milioni di ascoltatori paganti a livello globale.

Secondo David Kaefer, VP e Head of Music & Audiobooks di Spotify, questi dati dimostrano che il modello dello streaming funziona. Kaefer ha sottolineato come il settore possa puntare all’obiettivo di 1 miliardo di abbonati paganti, un traguardo ritenuto realistico.

Strategia di espansione e monetizzazione

Spotify ha costruito il proprio successo puntando sulla fidelizzazione del pubblico e sulla personalizzazione dell’esperienza d’ascolto. Un esempio su tutti è il celeberrimo (e controverso) algoritmo di ascolti consigliati. Tuttavia uno degli elementi chiave della strategia è stato il piano gratuito, con un tasso di conversione del 60% (ciò vuol dire che 6 utenti su 10 passano dal piano free a quello Premium).

Un altro fattore determinante è stata la differenziazione delle tariffe in base al potere d’acquisto dei singoli paesi. Questo approccio ha favorito la crescita in mercati emergenti come India, Brasile, Messico e Nigeria.

Spotify: nel 2024 maggiore diversificazione nei pagamenti agli artisti

Spotify ha evidenziato un cambiamento nella distribuzione dei compensi. Se nel 2014 circa 10.000 artisti guadagnavano almeno 10.000 dollari all’anno, oggi sono più di 10.000 quelli che superano i 100.000 dollari annuali solo grazie a Spotify.

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Uno studio di MIDiA Research mostra che, per artisti indipendenti, Spotify rappresenta oltre la metà dei ricavi dello streaming. Ciò vuol dire che, per quanto resti controversa e bassa la percentuale di ricavi, Spotify resta la piattaforma di riferimento per chi ascolta musica in streaming. 

Nonostante tutto, Kaefer ha indicato le priorità future di Spotify: aiutare gli artisti a farsi conoscere e innovare continuamente l’offerta. L’obiettivo principale resta espandere il numero di abbonati paganti, un fattore chiave che ha permesso di raddoppiare i pagamenti all’industria nell’ultimo decennio.

Secondo Kaefer, raggiungere 1 miliardo di abbonati paganti a livello globale sarà possibile attraverso innovazione, collaborazioni strategiche e un servizio che offra valore agli ascoltatori.

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Autore

  • Marco Brunasso

    Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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