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SsangYong Tivoli, il restyling del crossover alternativo

Fin dal suo debutto nel 2015, SsangYong Tivoli ha goduto di un buon successo in Italia conquistando molti clienti con una grande concretezza, nascosta da uno stile originale e decisamente riuscito.
Adesso però il B-SUV coreano si rinnova per il 2020.
Al netto dei leggeri interventi estetici, cambia la sostanza: nuovi motori benzina, tecnologia molto migliorata e sistemi di sicurezza di ultima generazione.

Come con gli ultimi “primi contatti” di queste settimane con MINI Cooper SE e MINI JCW GP, avremmo dovuto provare su strada Tivoli in queste settimane.
Sfortunatamente dovremo aspettare ancora un po’ per mettere alla prova su strada l’ultima versione del crossover coreano.
Nel frattempo, vi racconteremo tuuuuutto quello che dovrete sapere del crossover cittadino… “alternativo”, e vi sveleremo alcuni dettagli del futuro di SsangYong.

Estetica: parola d’ordine evoluzione (e fari a LED)

Come si può intendere anche dal suo nome, che onora la città laziale “casa” di due siti dell’UNESCO come Villa Adriana e Villa D’Este, SsangYong Tivoli è sempre stato rivolto al pubblico occidentale.
In Europa, ed in particolare in Italia, infatti, fin dal suo arrivo alla fine degli anni ’90 SsangYong ha conquistato un gran numero di clienti, puntando su concretezza, praticità e grande affidabilità, oltre ad una lunghissima collaborazione con la tedesca Mercedes-Benz, fornitrice fino a pochissimo tempo fa di motori e trasmissioni, oltre che del suo grande know-how.

Oggi la situazione è cambiata. Tivoli è stato infatti il primo modello della Casa coreana progettato sotto la direzione Mahindra, e debuttava nel 2015 con un’estetica davvero accattivante ed aggressiva, in linea con le competitor europee e giapponesi.

Per il 2020, SsangYong decide di non stravolgere totalmente il suo B-SUV, e opta per l’evoluzione delle linee molto apprezzate ad occidente più che ad una rivoluzione o a dei ritocchi pesanti.
Le novità infatti non stravolgono lo stile, dominato da una linea di cintura alta e da una bella coabitazione di tratti morbidi e disegni più aggressivi e tormentati.

Personalmente trovo molto ben riuscito il disegno del passaruota posteriore, molto muscoloso ed originale.
In generale, comunque, Tivoli si riconferma un’auto dall’estetica molto gradevole ed originale, e i nuovi dettagli non fanno altro che confermare le sue forme sportiveggianti, regalando al contempo una bella sferzata di modernità.

Troviamo poi all’anteriore un frontale leggermente più tradizionale rispetto al passato, ma allo stesso tempo più moderno.
I fari diventano full LED, la griglia si uniforma al disegno del nuovo Korando, così come i ridisegnati fari posteriori sempre a LED. Debuttano inoltre nuovi disegni per i cerchi in lega, che arrivano fino a 18 pollici di diametro.
Non mancherà neanche dopo il restyling la possibilità di avere la carrozzeria a due tonalità, con il tetto verniciato a contrasto rispetto al resto della carrozzeria.

Gli interni: quadro strumenti digitale e plancia totalmente rivista

Se all’esterno le modifiche rispetto alla versione originale sono davvero minime, è all’interno dove SsangYong è intervenuta maggiormente.
La plancia piena di tasti e con addirittura un ingresso HDMI stava cominciando infatti a diventare un po’ fuori moda.
Con l’occasione di questo restyling i tecnici coreani hanno quindi modernizzato molto gli interni di Tivoli.

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L’ambiente che ci si trova davanti appena saliti a bordo di SsangYong Tivoli è molto diverso rispetto al passato.
Addio alla pletora di tasti del modello precedente e allo schermo monocolore per i comandi del climatizzatore, ormai anacronistica..
Ora la plancia ha cambiato totalmente forma, per fare posto al nuovissimo schermo dell’infotainment da 9 pollici.
Questo è stato totalmente rinnovato: c’è infatti una nuova interfaccia più moderna ed intuitiva. Nel 2020 non può poi mancare la connettività con gli smartphone tramite Apple Car Play ed Android Auto.

Al di sotto dell’infotainment troviamo poi tasti e comandi totalmente rivisti, ora più minimalisti e moderni.
Il tutto è circondato da una finitura nera di qualità decisamente più alta, e fa spazio anche ai comandi del clima con schermo integrato nei rotori e a dei tasti cromati, con al fondo della plancia i comandi per i sedili riscaldabili, optional.
Al di sotto di questi, troviamo poi una serie di prese per la connettività.
Addio alla HDMI, benvenute prese 12V e USB per ricaricare e connettere all’auto tutti i nostri dispositivi.

Anche il tunnel centrale è stato rivisto, e la vecchia leva del cambio con il “tracciato” del selettore a vista lascia spazio ad una leva molto più moderna.
L’ultima novità si trova dietro al volante, di serie in pelle in tutte le versioni, ovvero il quadro strumenti digitale.
La presenza di uno schermo ad alta risoluzione da 10,25 pollici fa fare un bel balzo in avanti a Tivoli in quanto a tecnologia e qualità percepita che ora può allinearsi alle concorrenti europee, più tecnologiche e moderne.
Questo quadro strumenti è un optional ed è ripreso dalla sorella maggiore Korando.
Rispetto alla migliore concorrenza tedesca ha una grafica ancora piuttosto classica, ma la qualità di visione e la facilità di lettura degli strumenti è davvero interessante.

In generale, comunque, rimane l’ottima qualità degli assemblaggi tipica della produzione SsangYong e i materiali usati per gli interni sono migliorati notevolmente.

Spazio e dimensioni: ottimo per le persone, un po’ meno per i bagagli

Nonostante le dimensioni compatte (4,22 m di lunghezza, 1,81 di largezza e 1,61 di altezza), SsangYong Tivoli è in grado di regalare molto spazio ai suoi 5 occupanti, dote conservata dal precedente modello.
All’anteriore, per cominciare, le regolazioni sono molto ampie e la posizione di guida rialzata permette una buona visibilità in tutte le direzioni, nonostante un lunotto piuttosto piccolo e dei montanti posteriori non proprio smilzi.
Dietro, invece, il passo di 2,60 m regala numerosi centimetri per le gambe degli occupanti, e la larghezza generosa permette di stare comodi anche a 5 adulti, magari non per un viaggio lunghissimo.
Tanto poi per tutti e 5 i passeggeri lo spazio per la testa, mai insufficiente anche per i più alti.

I sedili posteriori sono poi reclinabili e regolabili in diverse posizioni. Si passa infatti da un’inclinazione massima di ben 32,5 gradi per garantire molto confort agli occupanti fino ad una posizione completamente verticale per privilegiare lo spazio per i bagagli.

Proprio il bagagliaio è il più grande limite della Tivoli. In versione 2015, la versione a 2 ruote motrici raggiungeva poco più di 300 litri, che si fermavano a 213 per la versione a 4 ruote motrici.
Non abbiamo avuto dati ufficiali riguardo alla capacità della versione restyling, ma non pensiamo sia migliorata enormemente.
In ogni caso, se si abbattono i sedili lo spazio diventa sorprendentemente superiore alle rivali.
Col divano in posizione, però, c’è lo spazio che serve per una coppia giovane o una piccola famiglia, ma non di più.

La meccanica di SsangYong Tivoli: due nuovi turbobenzina e c’è anche 4WD

SsangYong Tivoli è cambiata dentro e fuori, ma il comparto dove il rinnovamento ha dato dei frutti succosi ed inaspettati è nella parte meccanica.

Prima di questa rinfrescata Tivoli offriva solo due motori, un 1.6 benzina aspirato da 128 CV e un 1.6 diesel da 115. Di quella line-up oggi rimane solamente il motore a gasolio.
I motori benzina, invece, sono stati totalmente rinnovati: il vecchio motore aspirato è infatti stato sostituito da ben due moderni motori turbo, realizzati in strettissima collaborazione con la Casa indiana Mahindra, proprietaria di un pacchetto azionario di maggioranza.

Il primo, e il più interessante per il mercato italiano, è un moderno 1.2 3 cilindri turbo benzina ad iniezione diretta, omologato secondo le normative Euro 6D.

La potenza rimane invariata a 128 CV, mentre cambia drasticamente la coppia, che passa da 160 a ben 230 Nm.
Non solo la coppia è cresciuta molto, ma ora è disponibile molto più in basso: il 90% dei 230 Nm infatti sono disponibili fin da 1000 giri. Questo significa avere un motore molto più pronto, vivace e reattivo ai bassi regimi, senza sacrificare poi nè le pure prestazioni nè tantomeno i consumi e le emissioni.

Questo nuovo 1.2 infatti promette un consumo medio reale intorno ai 20 km/l, ed è in grado di garantire un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 10,6 secondi.
Non è un tempo da Ferrari, certo, ma considerando che si tratta del motore d’attacco della gamma, e che migliora di quasi 2 secondi il risultato del precedente 1.6 aspirato, sono numeri di tutto rispetto.

Il secondo motore che debutta su Tivoli è il 1.5 turbobenzina 4 cilindri da cui è derivato il 1.2 3 cilindri, che abbiamo già visto sul nuovo Korando.
Questo motore garantisce 163 CV e ben 280 Nm di coppia: numeri davvero interessanti per un’auto così compatta come Tivoli, che con questo motore si issa addirittura tra le B-SUV più potenti sul mercato.

Anche il motore 1.6 turbodiesel riceve l’omologazione Euro 6D, e per l’occasione si regala 20 CV in più arrivando a 136.
Anche la coppia sale, passando da 300 a 324 Nm.
Tutti i motori poi sono accoppiati di serie con un cambio manuale a 6 marce, mentre a richiesta si può optare per un classico cambio automatico con convertitore di coppia a 6 rapporti, realizzato dalla giapponese Aisin.

Ciò che rende Tivoli unica nel panorama dei B-SUV è la presenza della trazione integrale su tutta la gamma.
Questo sistema di trazione integrale è in grado di ripartire in modo automatico durante la guida la coppia tra l’assale posteriore e quello anteriore.
Si può poi optare per il bloccaggio del differenziale centrale: in questo modo, la potenza è ripartita a metà tra anteriore e posteriore.

La linea motori di SsangYong è poi caratterizzata da un’ormai desueta completezza. Ogni motore può essere equipaggiato con o senza la trazione integrale, e con o senza il cambio automatico.
Debuttano infine le modalità di guida, che si compongono di Eco, Sport e Winter per la guida su fondi ghiacciati.
Le modalità di guida sono in grado di modificare la risposta di motore, sterzo e cambio automatico.

La sicurezza di SsangYong Tivoli: telaio irrigidito e tanti ADAS di serie

Chi tra voi è ancora ancorato al passato e pensa che le auto orientali siano poco attente alla sicurezza, ormai, sbaglia di grosso.
SsangYong Tivoli infatti ha sempre curato molto l’aspetto sicurezza con 7 airbag di serie e ottimi risultati ai crash test.
Con il restyling del 2020 a queste ottime credenziali si aggiungono nuovi acciai ad alta resistenza usati per il telaio e nuovi ADAS di ultima generazione.

Il telaio di SsangYong Tivoli infatti è stato migliorato e ora utilizza per il 79% acciai ad alta resistenza.
Portiere e zone di assorbimento degli urti, poi, sono stati ridisegnati per garantire una maggiore protezione degli occupanti.
Per quanto riguarda gli ADAS, invece, SsangYong Tivoli è davvero ben dotata, fin dal modello base.
Di serie per tutte le versioni infatti ci sono:

Una dotazione davvero di tutto rispetto, che può essere ulteriormente integrata con l’aggiunta di sistemi quali il sensore per l’angolo cieco e per il cambio di corsia automatico, l’avviso di collisione posteriore e l’ausilio all’uscita dai parcheggi.
Non mancano, infine, la retrocamera (per le versioni dotate di infotainment completo) e il cruise control, disponibile anche di tipo adattivo.

Le strategie prodotto: aumento delle vendite del 15%, su un mercato importante come l’Europa

Insieme a Tivoli, SsangYong ci ha parlato delle strategie future del brand sul mercato europeo.
Quello del Vecchio Continente infatti è un mercato fondamentale per SsangYong.
Per la Casa coreana più longeva di sempre, infatti, l’Europa rappresenta il 40% delle vendite.
Con la nuova line-up, poi, spera di aumentare le sue quote di mercato.

Ad esempio, SsangYong si aspetta di riuscire ad aumentare le vendite del rinnovato Tivoli del 15%, andando a prendersi un po’ di quella fetta di mercato fatta di SUV e Crossover che vale oltre 6 milioni di veicoli in Europa.
Insieme a nuova Tivoli, poi, debuttano sul mercato europeo anche la terza generazione di Korando, totalmente rinnovata, e il restyling del pick-up Rexton Sports XL a cassone lungo, uno dei pochissimi veicoli da lavoro derivati da un SUV.

La line-up di SsangYong poi non rimarrà legata solo alle motorizzazioni termiche.
Nel 2021 infatti debutterà il primo modello a zero emissioni della Casa, Korando elettrico.
Sempre dal 2021, inoltre, ci sarà un modello totalmente elettrico ogni anno, ma ci saranno anche novità “termiche”.
Il 2022 sarà infatti l’ora per il debutto di un C-SUV di dimensioni superiori a Tivoli e Korando.
Infine, nel 2023 debutterà una generazione totalmente nuova di Tivoli, insieme ad un pick-up totalmente elettrico.

Prezzi e disponibilità… e quando la proveremo?

Dopo aver visto velocemente cos’ha SsangYong in serbo per noi per il prossimo futuro, torniamo a parlare di Tivoli.
Più precisamente, di prezzi e disponibilità, la classica nota dolente di ogni prima impressione.
Ecco, qui SsangYong Tivoli sorprende.
A fronte infatti di un salto generazionale davvero interessante il prezzo rimane basso.
Il listino, infatti, parte da soli 21 mila euro, in linea con il modello uscente, ed è incredibilmente semplice.
Un solo allestimento, pochi optional e tanta dotazione di serie.
Senza ricorrere a pacchetti particolari, infatti, SsangYong Tivoli offre di serie molto, come cruise control, cerchi in lega e fari Full LED.

Per il lancio del nuovo modello, poi, SsangYong ha ideato un’offerta davvero interessante.
Offre infatti i fari Full LED, il pacchetto con tutti gli ausili di guida e i pacchetti Confort e Style compresi nel prezzo.
E dal listino “originale” vengono tagliati ben 4 mila euro, scendendo dai 21 mila euro di listino a soli 17.000.
Un prezzo davvero concorrenziale per un SUV moderno, con una motorizzazione turbo a benzina totalmente rivista e una dotazione così completa.
SsangYong Tivoli è già ordinabile e configurabile sul sito (qui il link per “giocare” con la nuova Tivoli).
Per quanto riguarda le consegne, invece, quasi certamente partiranno dalla seconda metà di quest’anno.

Manca solo una cosa: guidarla. Avremmo voluto capire come si comporta questa nuova SsangYong Tivoli su strada, ma dovremo ancora aspettare.
Supponiamo che le doti di agilità e piacevolezza di guida, unite ad una grande comodità siano invariate, ma non vediamo davvero l’ora di provare questo urban crossover davvero interessante, e molto migliorato rispetto al passato.
Continuate a seguire queste pagine per vedere le nostre impressioni di guida non solo di SsangYong Tivoli, ma anche di tantissimi altri modelli.

E voi? Cosa ne pensate? Siete tipi da SUV? Avete mai avuto o considerato un’auto con il marchio SsangYong sul cofano? Fatecelo sapere!

Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

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