Un evento atteso da tempo dagli appassionati di esplorazione spaziale avrebbe dovuto avere luogo oggi. Si tratta del lancio del razzo spaziale più grande mai realizzato dall’uomo: Starship di SpaceX – ma purtroppo questo progetto ambizioso progetto è stato rimandato. Il lancio, che serviva per testare in orbita terrestre il lancio e il rientro del razzo che riporterà l’uomo sulla Luna con Artemis III, non è andato a buon fine.
Starship, rinviato il lancio del razzo di SpaceX
Il test di oggi dava speranze, anche se Musk diceva che avrebbe funzionato al “50%”. Ma quando si lancia una moneta, non bisogna lamentarsi troppo: il lancio non è andato a buon fine.
Un problema tecnico ha impedito il decollo del razzo. A Starbase, la base di lancio situata a Boca Chica (Texas), le attività di preparazione per il primo lancio effettivo di Starship hanno coinvolto tutta la base. L’obiettivo di SpaceX è quello di testare progressivamente versioni sempre più avanzate del razzo fino a completare lo sviluppo delle sue diverse varianti.
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Gli esperti del settore sostengono che il primo lancio di Starship segnerà l’inizio di una nuova era nello sviluppo tecnologico e scientifico dell’umanità. Ci sarà una netta distinzione tra il periodo “pre-Starship” e il periodo “post-Starship”. Perché questo vettore ritorna, in teoria, integro dopo il lancio: qualcosa che permette di ridurre gli sprechi e abbassare i costi. E quindi effettuare più lanci.
Alle 15:14 (ora italiana) John Insprucker di SpaceX ha comunicato che il lancio di oggi era stato cancellato per via di un problema di pressurizzazione del Super Heavy, il primo stadio del razzo. Elon Musk ha poi spiegato su Twitter che si era verificato un congelamento di una valvola di pressurizzazione che ha costretto SpaceX a rinunciare al lancio di oggi.
Data la quantità di carburante utilizzata, ci vorranno circa 48 ore per riprovare il lancio mentre si cerca una soluzione al problema della valvola. Fino a quel momento, comunque, le operazioni erano procedute senza intoppi e non ci sono state conseguenze negative per le infrastrutture. Quindi presto potrebbero riprovarci. Vi terremo aggiornati.