Super Nintendo vs Sega Mega Drive (1987-1993): la terza Console War
-5 settimane all’arrivo di una nuova generazione di videogiochi. E TechPrincess prosegue in questo conto alla rovescia con un nuovo, fondamentale, capitolo della storia dei videogiochi. Dopo la sfida fra NES e Master System continua lo scontro fra Nintendo e Sega con Super Nintendo (SNES) vs Mega Drive, tra l’idraulico Mario e il neonato porcospino Sonic.
La quarta generazione delle console: il mondo a 16-bit
L’era dei 16-bit inizia nel 1987 in Giappone. NEC e Hudson Soft collaborano su una console che è un ponte fra la terza e la quarta generazione delle console: PC Engine. Questo dispositivo ha infatti un processore da 8-bit come NES e Master System ma ha un processore grafico con la nuova tecnologia a 16-bit.
Anche Nintendo pensa a un lettore CD-ROM e inizia a svilupparne uno con Sony. Nintendo però non commercializza il prodotto, deludendo Sony che inizia a pensare a una propria console con lettore CD: un piccolo progetto che decidono di chiamare PlayStation.
Arrivano le console portatili
Nintendo arriva in ritardo in questa generazione. Ma per un buon motivo. Il gruppo di ingegneri del Nintendo Research & Development 1, guidato da Gunepi Yokoi e Satoru Okada, sviluppa la prima console portatile ad avere un grande successo mondiale: Game Boy.
La console portatile non è la prima del suo tipo: la stessa Nintendo aveva lanciato il Game & Watch nell’83. Game Boy, distribuito in Italia da Mattel e poi Giochi Preziosi, vende però quasi 120 milioni di copie in tutto il mondo. In questo periodo nacque anche una saga di videogiochi che continua ad avere successo trent’anni dopo: Pokemon. La versione Rosso e Blu vende più di 30 milioni di copie.
Anche Atari sviluppa la sua console portatile monocromatica: il Lynx. Una versione migliore e più potente, con una grafica a 16 bit. Che però è più voluminosa e con una scarsa autonomia. E poi non ha Pokemon: vende meno di 500 mila copie.
Nel 1990 Sega propone la sua console portatile: Game Gear. Anche questa console era meno “portatile” di Game Boy, soprattutto per via di un’autonomia più scarsa della console di Nintendo. Il vero svantaggio era nel reparto giochi: Nintendo ha ottimi rapporti con le case di sviluppo software e una libreria di giochi in continua crescita. La maggior parte dei giochi di Game Gear sono sviluppati da Sega, molti dei quali adattamenti dai titoli per Master System. La console vende comunque più di 10 milioni di copie. Un buon risultato in termini assoluti. Ma meno di un decimo del successo planetario di Game Boy.
Sega Mega Drive
Progettata dal team supervisionato da Hideki Sato e Masami Ishikawa, Sega Mega Drive porta il System 16 dalla sala giochi al salotto di casa. Vanta un processore Motorola 68000 CPU, che aveva un clock di 7,6 MHz: velocità raddoppiate rispetto alla precedente generazione di console. Un Zilog Z80 a 8-bit gestisce il suono dei videogiochi ma permette anche di far funzionare i titoli usciti per Sega Master System senza bisogno di hardware aggiuntivo. Il sistema ha 72 kB di RAM e 64 kB di VRAM per la grafica, che può mostrare fino a 61 colori fra una tavolozza di 512.
Nel 1993 l’azienda giapponese lancia Sega Mega CD, una periferica da collegare alla console per leggere i CD-ROM. Mega CD aggiunge anche potenza di calcolo, rendendo i giochi ancora più fluidi.
Un piano di battaglia
Sega era consapevole di dover recuperare terreno su Nintendo, che con il NES aveva dominato le vendite delle console a 8-bit in Giappone e negli Stati Uniti. Un processore più potente e una grafica migliore non era bastati a vincere la precedente Console War: serviva una strategia aggressiva per recuperare terreno. Per questo motivo si affidano a Tom Kalinske, ex presidente di Mattel, per gestire la divisione americana dell’azienda.
La prima decisione di Kalinske è tagliare il prezzo: 40 dollari in meno, portando la console a 149 dollari sul mercato americano. Questa politica di prezzo aggressiva aiuta ma Sega si rende conto che deve vincere la guerra culturale. Decide di differenziare Mega Drive (Genesis negli USA) dalle console Nintendo attraendo un pubblico più maturo. In ogni campus americano uno studente riceve la nuova console e alcuni giochi gratis, in modo da convincere i compagni di corso a provare a correre con Sonic e giocare con Madden Football. I giochi di lotta sono più volenti: il sangue in Mortal Kombat è rosso sulla console Sega, mentre nelle versioni per NES e SNES è “censurato” in verde. Convincendo i fratelli maggiori, Kalinske era sicuro di poter attrarre anche i più piccoli in famiglia, sottraendoli alla rivale.
- L'iconica console di SEGA, il 55% più piccola
- Include 40 giochi leggendari
- Include due controller classici con 3 tasti
Il marketing di Sega non arriva solo nelle università. In TV la sfida con Nintendo si palesa in ogni spot: Mega Drive prende in giro con un sorriso NES e Super Nintendo. Lo slogan americano è “Genesis does what Nintendon’t”: un gioco di parole per dire che la console di Sega osa di più. La campagna pubblicitaria rende Sega il marchio ribelle e sbarazzino che conquista gli adolescenti e i giovani adulti.
I migliori giochi di Sega Mega Drive
Uno dei punti salienti del piano marketing di Kalinske riguarda la nuova mascotte. Alex Kidd, il volto simpatico di Master System, non si differenzia abbastanza da Mario. Naoto Oshima propone l’idea di un porcospino con il pelo blu e un sacco di carattere: Sonic. Ha la chioma di una rock star e le scarpe di Michael Jackson in Bad. E un nome che esprime la velocità tipica dei giochi che lo vedono protagonista: un nuovo tipo di platform, una sfida diretta a Super Mario.
Oltre a Sonic arrivano titoli picchiaduro come Mortal Kombat, che attraggono soprattutto adolescenti e giovani adulti. La collaborazione con EA porta i giochi per PC sulla console Sega: Madden NFL, NBA Live e FIFA Football portano il mondo dello sport nei salotti di mezzo mondo.
Sonic The Hedgehog
Nel 1991 il porcospino Sonic deve sconfiggere il dottor Robotnik raccogliendo gli Smeraldi del Caos. Inizia una delle saghe più apprezzate del mondo dei videogiochi. Il gameplay è semplice: lo stesso tasto per saltare e attaccare. Ma il gioco viaggia più velocemente di qualsiasi altro platform. Raccogliere gli anelli è questione di riflessi e rapidità. Il secondo titolo della serie ha anche più successo del primo, introducendo la possibilità di giocare in due. Insieme vendono oltre 20 milioni di copie.
Mortal Kombat
Uno dei giochi picchiaduro più apprezzati nelle sale giochi, Mortal Kombat è violento e viscerale già dal primo capitolo. Il porting per Mega Drive riassume appieno lo slogan di Sega: “noi facciamo quello Nintendo non fa”. Con un codice (poco) segreto il sangue diventa rosso, l’azione cruenta e piena di “Fatality”. La versione per Mega Drive regala ai fan la stessa esperienza brutale della sala giochi, mentre Super Nintendo colora il sangue di verde. Mortal Kombat è emblematico dello spirito “ribelle” e maturo che Sega vuole avere.
John Madden Football
Electronic Arts aveva realizzato nel 1988 una versione per Apple II di Madden Football, la serie che prende il nome di un celebre allenatore della NFL. Sega convince EA a realizzare una versione per console a 16-bit e il successo è travolgente. Questa collaborazione continua con i giochi di NBA Live e con FIFA International Soccer, che arriva nel 1993. La fortuna delle serie sportive di EA nasce su Mega Drive.
Streets of Rage II
Tutto l’appeal “maturo” che Sega stava cercando di ottenere è riassunto alla perfezione in Streets of Rage II. Un picchiaduro a scorrimento in cui Alex Stone, poliziotto esperto di arti marziali, deve sconfiggere il cattivo Mr. X con l’aiuto degli amici Blaze, Marx e Eddie. Nei vari livelli di gioco si incontrano nemici e boss molto diversi fra loro, costringendo il giocatore ad adattarsi alle nuove abilità. Un classico intramontabile.
Aladdin
Disney porta sulla Sega Mega Drive più di un videogioco ispirato ai propri cartoni animati, da Topolino Mania a Il Re Leone. Nessuno ha il successo di Aladdin, che vende oltre 4 milioni di copie in tutto il mondo. Il gioco rivisita la trama del film attraverso una serie di piattaforme a scorrimento laterale. Il protagonista deve saltare e fare acrobazie, lanciando le mele raccolte sul percorso, che diventano proiettili improvvisati.
Super Nintendo Entertainment System (SNES)
Quando Super Nintendo arriva sul mercato nel 1990, Sega Mega Drive sta erodendo quote di mercato all’azienda di Mario e Zelda da ormai due anni. L’ingresso tardivo nel mondo dei 16-bit costa a Nintendo il dominio assoluto del mercato americano che aveva avuto nella precedente generazione con NES. Tuttavia la qualità dei giochi prodotti da Nintendo e alcune esclusive (come Street Fighter II, per il quale i fan di Sega devono aspettare due anni) porta lo SNES a recuperare presto terreno. E a superare Mega Drive nelle vendite di quasi 20 milioni di copie.
Super Nintendo ha una CPU Ricoh 5A22 a 16 bit, che raggiunge un clock di 21 MHz. Molto meno di Mega Drive. Il processore grafico però è doppio: Ricoh 5C77 e 5C78, che consente una risoluzione di 64×64 pixel e fino a 256 colori totali. La memoria da 128 Kbyte e il suono a 8-bit prodotto da Sony regalano prestazioni decisamente superiori rispetto al NES. I giochi sono distribuite su cartucce: niente CD per Nintendo.
La qualità di Super Nintendo consente alla console di recuperare terreno su Sega, di superarla e perfino di resistere alla competizione delle console 32-bit. Capace di gestire i primi giochi in 3D e garantire ottime prestazioni audio, SNES rimane nella lista delle console più vendute per quasi tutti gli anni ’90.
I migliori giochi per Super Nintendo
La pratica di ottenere contratti di esclusiva con le case di produzione software aveva permesso al NES di dominare il mercato in America e Giappone. Il successo iniziale di Mega Drive porta però molte software a rilasciare i giochi su entrambe le piattaforme allo stesso tempo, con qualche rara eccezione (Street Fighter II). A questo si aggiunge il fatto che Nintendo censurasse i propri giochi per renderli adatti a tutta la famiglia. Un fatto che porta molti adolescenti e giovani adulti a preferire la console di Sega.
Nintendo però continua a sfruttare il successo planetario dei titoli che sviluppa lei stessa. Soprattutto il franchise di Mario, che vende milioni di copie in ogni iterazione possibile: da Super Mario World al primo Mario Kart.
Super Mario World
Diretto da Takashi Tezuka in collaborazione con il leggendario creatore Miyamoto, Super Mario World prende la formula vincente dei precedenti platform con l’idraulico baffuto protagonista e la migliora. Debuttano Yoshi e la Piuma, arriva una modalità multigiocatore, la colonna sonora è straordinaria. Vende oltre 20 milioni di cartucce. Super Mario All-Stars ne vende 10, Super Mario Kart 8. Anche in questa generazione l’idraulico si conferma il re dei videogiochi.
The Legend of Zelda: A Link to the Past
Per Super Nintendo esce un solo gioco della serie di Zelda. Ma è uno dei migliori di sempre. Questo titolo diretto da Tezuka introduce alcuni elementi iconici del canone, come la Spada Suprema. Soprattutto inserisce nella narrativa il concetto di universi paralleli. Link viaggia fra un mondo normale e uno Oscuro, soggiogato dalla malvagità di Ganon. Un viaggio fantastico che irrobustisce la leggenda di Zelda di nuovi elementi. Un successo di critica e pubblico.
Street Fighter II
Capcom nel 1991 rilascia un picchiaduro che diventa il gioco di maggior successo nelle sale giochi dai tempi di Pac-Man. Nintendo riesce a strappare un contratto in esclusiva per console e lo porta su SNES, vendendo oltre 6 milioni di copie in tutto il mondo. Con otto diversi giocatori e quattro boss da affrontare in modalità avventura e la possibilità di sfidare gli amici in lotte uno contro, Street Fighter II è uno dei giochi più apprezzati di sempre.
Final Fantasy VI
Il sesto capitolo della saga rilasciato da Square è anche l’ultimo a uscire su console Nintendo per molti anni a venire. Il JRPG lascia l’ambientazione medioevale dei precedenti per un’atmosfera steampunk molto affascinante, accompagnata da una meccanica di gioco ottima. Il successo è però dovuto alla storia e ai personaggi, che rimangono ancora oggi fra i più memorabili della storia dei videogame.
Donkey Kong Country
Nella classifica di giochi più venduti per Super Nintendo i primi due posti spettano a Super Mario, con World e All-Stars. Al terzo posto però c’è il gorilla più celebre del mondo dei videogame. Con oltre 9 milioni di cartucce vendute, Kong Country ha un successo commerciale strepitoso. Ma testimonia anche la capacità anche la capacità di SNES di usare grafiche tridimensionali: il 3D era una novità quasi assoluta per le console casalinghe.
Sega Mega Drive e Super Nintendo: gli emulatori
Se volete giocare uno di questi giochi storici, questo sono i migliori emulatori:
Sega Mega Drive
- Kega Fusion: è un ottimo emulatore per PC Windows, MacOS e Linux. Lo potete scaricare qui.
- Let’s Play SEGA: permette di giocare a una vasta libreria di giochi (in lingua inglese) online. Lo trovate a questo indirizzo.
- MD.emu: è un emulatore molto stabile per giocare su dispositivi Android.
- Retroarch: permette di emulare moltissime console e piattaforme arcade, disponibile per qualsiasi sistema operativo a questo indirizzo.
Super Nintendo Entertainment System
- higan: emulatore multipiattaforma ma specializzato per SNES, perfetto per emulare su PC. Lo potete scaricare qui.
- Snes9x EX+: questo emulatore per Super Nintendo permette un controllo totale su Android. Pieno di opzioni, lo trovate qui.
- Retroarch: permette di emulare moltissime console e piattaforme arcade, disponibile per qualsiasi sistema operativo a questo indirizzo.
E il vincitore è…
Super Nintendo nel lungo periodo vince la Console War di quarta generazione. Sebbene l’arrivo sulla scena di Sonic e le geniali campagne di marketing portano Sega a competere alla pari con Nintendo, SNES ha venduto 49 milioni di copie contro le 29 di Sega.
I numeri non sono tutto però. Se in tutte le precedenti generazioni decretare il vincitore è stato facile, la sfida fra Super Nintendo e Mega Drive è molto più complicata. Se ci dimentichiamo delle vendite, il risultato dipende molto dal rapporto personale con la console: la nostalgia diviene più importante delle poche differenze tecniche. Noi siamo lieti di poter giocare con entrambe, con gli emulatori e le versioni Mini delle console.
La competizione non è mai stata così elevata. E nel prossimo capitolo arriva anche Sony a gareggiare nelle Console Wars.
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