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Dentro la Canzone – La storia di You’ll Never Walk Alone, dal musical all’inno da stadio

“Walk on, walk on with hope in your heart, and you'll never walk alone”

Tra calcio e musica si creano spesso legami indissolubili, destinati a diventare eterni, e non sempre è chiaro il perchè. Ve ne avevamo parlato anche quando, sempre in un episodio di Dentro la Canzone, vi avevamo raccontato di Seven Nation Army, canzone dei White Stripes che, tra mille peripezie, è arrivato a diventare l’inno non ufficiale dell’Italia ai vittoriosi mondiali 2006. Oggi invece vi raccontiamo la storia di You’ll Never Walk Alone, probabilmente l’inno calcistico più popolare al mondo, legato indissolubilmente alla tifoseria del Liverpool (ma non solo).

La storia di You’ll Never Walk Alone

Ben prima di diventare un coro da stadio, cantato a squarciagola da migliaia di tifosi, la canzone fu pensata per il musical Carousel del 1945. I compositori e autori Richard Rodgers  e Oscar Hammerstein II la idearono come brano per il personaggio di Nettie, che lo canta per consolare sua cugina Julie, appena divenuta vedova. Il testo, in effetti, riflette il tema dell’amore incondizionato: “non camminerai mai da sola”, perchè chi ci ama non ci lascia mai davvero.

La canzone dovette piacere persino a Frank Sinatra, che quello stesso anno decise di inciderla. Vuoi perchè il significato del brano rappresentava perfettamente il sentimento delle donne che persero i mariti durante la guerra mondiale; vuoi perchè ogni melodia toccata da The Voice diventa immediatamente oro, la versione di Frank Sinatra entrò in classifica alla numero 9 di Billboard, consegnando You’ll Never Walk Alone alla storia della musica.

In brevissimo tempo la canzone divenne un must per moltissime voci americane dell’epoca. La cantarono Judy Garland, Conway Twitty e, in un caso più unico che raro nella storia della musica, sia Gene Vincent che Elvis Presley, che all’epoca si contendevano lo scettro di monarca del rock’n’roll.

Con tutta la stima e l’amore per Gene Vincent, ma di Re ce n’è solo uno.

You’ll never walk alone arriva a Liverpool

La grande svolta però avvenne quando You’ll Never Walk Alone attraversò l’oceano per arrivare nel Regno Unito. Siamo ormai negli anni ‘60 e il mondo della musica britannica (ma in realtà della musica tutta) ha un solo centro: Liverpool.

Era lì, infatti, che 4 ragazzi avevano formato quella che sarebbe diventata la band più famosa al mondo: The Beatles. Ma sarebbe decisamente riduttivo ricondurre tutta la fiorente scena di Liverpool ai soli Fab 4. La città era in subbuglio e tra le band beat più in voga c’erano anche Gerry & the Pacemakers. Questi ultimi decisero che era arrivato il momento di portare in Europa quella meravigliosa melodia composta una ventina di anni prima da Rodgers e Hammerstein.

La versione di Gerry & the Pacemakers compare come settima traccia dell’album di debutto della band, How Do You Like It?, pubblicato nel 1964. C’è un dettaglio da non sottovalutare: il disco venne prodotto da George Martin, storico produttore dei Beatles. A quanto pare fu proprio lui ad avere l’idea di introdurre gli archi nell’arrangiamento della cover. Il risultato? Primo posto nella classifica singoli britannica.

Quale tifoseria adottò per prima la canzone?

Da questo momento in poi la storia si fonde con la leggenda. Seguendo una tradizione tutta britannica degli anni ’60, nel quale allo stadio si intonavano le canzoni più popolari, il brano divenne contesto tra le tifoserie di mezzo Regno Unito. In particolare la lotta per la paternità dell’inno è tra i tifosi del Liverpool e quelli del Celtic di Glasgow.

Ci dispiace per gli amici scozzesi, ma l’ipotesi più accreditata (e sicuramente quella più romantica) è che siano stati i tifosi del Liverpool i primi a portare allo stadio il coro. In particolare la storia racconta che fu proprio Gerry Marsden, frontman di Gerry & the Pacemaker, a regalare inconsapevolmente la canzone ai tifosi.

La storia ce la racconta Tommy Smith, ex difensore del Liverpool di quegli anni, nella sua autobiografia Anfield Iron. Smith racconta che nel 1963, prima dell’uscita dell’album dei Pacemakers, il cantante Gerry cantò la canzone invitando sul palco Bill Shankly, l’allora allenatore della squadra.

“I giornalisti sportivi locali erano affamati di notizie, anche non riguardanti l’ambito tecnico”, si legge nel libro. “Riportarono l’accaduto alle loro redazioni e, per qualche strano motivo, tutti credettero che la canzone fosse stata scelta come nuovo inno ufficiale del Liverpool”.

Inno ufficiale del Liverpool lo divenne sicuramente. Difatti la scritta You’ll Never Walk Alone campeggia imponente sia sul logo ufficiale della squadra di calcio, sia sui cancelli dello Shankly Gate, l’ingresso dei tifosi di casa dello stadio di Anfield. Ovviamente lo Shakly Gate si chiama così proprio in omaggio a Bill Shankly.

Negli stadi di mezzo mondo

Ancora oggi, a quasi 80 anni dalla sua composizione, la canzone risuona negli stadi di calcio di mezzo mondo. A gridarla più forte di tuti, in esecuzioni letteralmente da brividi, sono sicuramente due tifoserie: quella già citata del Liverpool e quella tedesca del Borussia Dortmund.

Non bisogna essere appassionati di calcio (o di musica) per guardare queste immagini e commuoversi.

Vale la pena, prima di chiudere questo articolo, citare tre casi d’uso interessanti. La prima riguarda un’altra band britannica, che col mondo beat aveva ben poco a che fare, vale a dire i Pink Floyd. Alla fine del brano Fearless, contenuto in quell’album spettacolare chiamato Meddle, è possibile udire il coro dei tifosi del Liverpool che intonano il brano.

Il secondo caso d’uso della canzone che passerà alla storia è avvenuto nel corso della pandemia per il Covid-19. Il 20 marzo 2020, alle 07:45 GMT, le stazioni radio di tutta Europa hanno tutte suonato simultaneamente You’ll Never Walk Alone.

Infine il brano vanta due record molto particolari:

  • Nel 1985 i The Crowd ne realizzarono una cover benefica con alla voce proprio Gerry Marsden di Gerry & the Pacemakers e alla batteria Zack Starkey, figlio di Ringo Starr dei Beatles. La cover arrivò al primo posto in classifica, con un risultato decisamente interessante: per la prima volta nella storia della musica britannica che sia padre (Ringo Starr coi Beatles) che figlio (Zack Starkey) raggiungono la prima posizione con un brano.
  • A sei giorni dal suo centesimo compleanno, Tom Moore (ex comandante dell’esercito britannico) ha realizzato una cover del brano entrata al primo posto in classifica nel 2020. Moore è così diventata la persona più anziana ad aver raggiunto la vetta della classifica dei singoli nel Regno Unito.

Il testo di You’ll Never Walk Alone

When you walk through a storm
Keep your chin up high
And don’t be afraid of the dark
At the end of the storm is a golden sky
And the sweet, silver song of a lark

Walk on through the wind
Walk on through the rain
Though your dreams be tossed and blown
Walk on, walk on with hope in your heart
And you’ll never walk alone
You’ll never walk alone

Walk on through the wind
Walk on through the rain
Though your dreams be tossed and blown
Walk on, walk on with hope in your heart
And you’ll never walk alone
You’ll never walk alone

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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