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ChatGPT sfida Google con la nuova funzione di ricerca

OpenAI sta preparando il lancio di una nuova funzione di ricerca per ChatGPT: una vera e propria sfida a Google. Questa novità, attualmente in fase di sviluppo, permetterebbe al chatbot di effettuare ricerche web per trovare risposte complete alle domande degli utenti, citando anche le fonti utilizzate.

ChatGPT avrà una nuova funzione di ricerca, sfida a Google

L’idea di un “Google alternativo” basato sull’intelligenza artificiale non è nuova per OpenAI, ma sta diventando sempre più concreta. OpenAI mira a posizionare ChatGPT come un concorrente di Google nel campo delle ricerche online. Questo sviluppo segnerebbe un significativo passo avanti per il chatbot, che al momento è in grado di rispondere alle domande ma non di navigare autonomamente il web per produrre ricerche.

Sebbene OpenAI non abbia ancora confermato ufficialmente questa nuova funzione, ci sono segnali che indicano come l’azienda sia al lavoro su questa iniziativa. Tom’s Hardware riporta che DataChaz, un utente di Twitter, ha notato la creazione di un nuovo sottodominio per la ricerca ChatGPT, suggerendo che qualcosa si sta muovendo dietro le quinte.

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Ma le sorprese non finiscono qui. Secondo le indiscrezioni, la funzione di ricerca sperimentale di ChatGPT potrebbe includere anche immagini rilevanti insieme alle risposte scritte. Immaginate di chiedere istruzioni su come eseguire una specifica attività e ricevere non solo una guida scritta, ma anche diagrammi e illustrazioni a supporto.

Difficilmente questa iniziativa intaccherà il dominio di Google, che tuttavia sta espandendo i test dei risultati di ricerca basati sull’IA per continuare a mantenere il suo stato. OpenAI potrebbe, tuttavia, strappare il terreno conquistato da startup come Perplexity, che usa l’AI per migliorare le ricerche.

Resta ancora da capire quale impatto le ricerche AI avranno su chi pubblica materiale online. Dall’editoria ai centri di ricerca, molte aziende dovranno adattarsi a questo cambiamento, con gli utenti che apprenderanno le informazioni, senza entrare nel sito (e quindi portare introiti pubblicitari).

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Source
Tom's Hardware

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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