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La bufala della settimana: il TGR Leonardo e il Covid

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A volte ritornano. O meglio, quando si tratta delle fake news intorno al Coronavirus, ecco che ritornano sempre.

Cioè: ciclicamente qualcuno di più o meno famoso rispolvera una bufala di qualche tempo fa, nella speranza che nel frattempo le persone se ne siano dimenticate.

Questo improvvido riciclo fa pensare che i no vax siano a corto di idee. E che prima o poi, riproponendo sempre le medesime notizie poco o nulla attendibili, anche il più smemorato si accorga del giochino.

Stavolta a tornare in auge è un must di qualche anno fa, che aveva già avuto un breve periodo di gloria nella primavera del 2020.

Stiamo parlando della puntata del TGR Leonardo del 16 novembre 2015. Il programma di approfondimento, andato in onda su RaiTre, avrebbe annunciato in clamoroso anticipo sui tempi l’esistenza del Coronavirus. Inutile dire che la notizia data dal TGR Leonardo era diversa, e che già lo scorso anno era stata smentita con dovizia di particolari.

Vediamo di quale notizia si tratta, perché è da considerarsi una bufala e chi l’ha rispolverata nei giorni scorsi.

Il TGR Leonardo del 2015

Il 16 novembre del 2015, nella puntata del TGR Leonardo andata in onda come di consueto su RaiTre, a un certo punto è stato lanciato un curioso servizio.

Che parlava di un esperimento in corso in Cina per creare un nuovo virus, allo scopo di studiare i rischi di eventuali future pandemie. Il servizio parlava di un virus costruito partendo “da una proteina presa dai pipistrelli”. E più volte veniva citato il Coronavirus.

 La prima diffusione della bufala

Apriti cielo. Non sapremo mai chi per primo abbia intercettato quel programma vecchio di cinque anni. Fatto sta che nella scorsa primavera il video del servizio è spiovuto in pressoché tutti gli smartphone degli italiani. E spesso è stato inoltrato con toni allarmistici, anziché essere sottoposto a un qualche controllo.

Troppo ghiotta l’idea di alimentare l’ansia (propria e collettiva), associando la parola Coronavirus al virus SARS-CoV-2. Non ha certo aiutato a distendere gli animi Matteo Salvini, che nel marzo del 2020 ha provveduto a rilanciare il servizio tramite i propri canali social.

Il Covid già noto nel 2015? Bufala

Il clamore suscitato lo scorso anno da questa falsa notizia, in coincidenza peraltro con il primo e più stringente lockdown, ha suscitato le dovute reazioni. Non solo da parte degli organi di informazioni seri, che si sono affrettati a smentire la fake news. Ma anche da parte dello stesso TG3 Leonardo, che ha confezionato una puntata ad hoc (quella del 26 marzo 2020), per tornare sul suo vecchio servizio e circostanziarlo.

La spiegazione è semplice: il Coronavirus di cui il programma ha parlato il 16 novembre del 2015 era, semplicemente, un altro rispetto al SARS-CoV-2, con un genoma del tutto differente.

Il servizio, inoltre, poggiava su un articolo pubblicato sulla rivista Nature Medicine. Ed era già stata la stessa rivista a smentire ogni relazione tra quel virus e il Covid-19.

Dalla bufala del TG3 Leonardo alla… bufala tech

Se ci permettete una battuta, la redazione di Techprincess è comunque grata all’ampia diffusione che lo scorso anno ha avuto questa falsa notizia.

Talmente ampia da persuaderci a ideare la rubrica che state leggendo. Il cui articolo d’esordio si basava proprio su questa fake news.

Riecco la fake news

Dieci mesi sono sufficienti perché una notizia che ha fatto il giro del Paese esca dalla memoria degli italiani?

Per i no vax probabilmente sì, altrimenti non avrebbero rispolverato la bufala del TG3 Leonardo. O meglio: il programma, di indubbia scientificità, nel 2015 aveva dato una notizia del tutto vera. La bufala era poi stata confezionata da chi aveva associato il Coronavirus di cui parlava il servizio con il virus “colpevole” della pandemia ancora oggi imperante.

In questi giorni la notizia sta godendo di una seconda giovinezza, e sta nuovamente girando con una certa rapidità sui social.

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  • Editore: LEG Edizioni
  • Autore: Frank M. Snowden , Milvia Faccia
  • Collana: La clessidra di Clio

Lo zampino di Enrico Montesano

Come i lettori di questa rubrica sanno, l’attore Enrico Montesano è uno dei megafoni del movimento no vax.

In questi mesi, il comico si è sovente lasciato andare a dichiarazioni spericolate (e sorrette da un umorismo non sempre raffinato).

Stavolta Montesano si è limitato a ribadire sul proprio profilo Facebook (alle ore 13:36 dello scorso 7 gennaio) il vecchio servizio del TG3 Leonardo. Ma non è stato un gesto senza conseguenze: il video ha finora ottenuto oltre 20.000 like, più di 2.500 commenti e soprattutto quasi 37.000 condivisioni.

Certo: tra i commenti c’è anche l’intervento di qualcuno che ha tentato mestamente di ricordare a Montesano e ai suoi follower della bufala già sbugiardata a suo tempo. Ma chi ci ha provato è stato subito travolto da risposte con tono da ultras.

Come sempre, cari lettori, la soluzione è una sola: informarsi.

Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

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