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Uber Eats come BlackMirror: servizi, abbonamenti, premi su smartphone

Uber ha lasciato trapelare informazioni circa una sperimentazione che sta conducendo. Sembra che l’app per il servizio taxi Uber e l’app dedicata alla consegna di cibo Uber Eats possano fondersi. La compagnia vorrebbe unificare i servizi per centralizzare i clienti e scambiarseli al suo interno, su scala globale.

“Uber eats Uber Eats”

L’azienda nasce come compagnia dedita a servizio taxi attraverso una app dedicata. Eats, invece, è una applicazione dedicata all’ ordinazione e alla consegna di pasti pronti. Sembra che la compagnia stia iniziando a creare, all’interno dell’app dedicata al servizio taxi, una sorta di visualizzazione web della piattaforma Uber Eats. Uber  ha silenzionamente iniziato a lanciare il progetto pilota dell’app incorporata alla fine di Aprile. Tuttavia al momento, Uber Eats rimarrà semre disponibile come app standalone.

Dara Khosrowshahi, CEO di Uber

L’intervento di Dara Khosrowshahi, CEO di Uber

“E’ sufficiente dire che stiamo iniziando a sperimentare alcune strade con cui possiamo fare upselling ai nostri clienti, in modo che – per essere chiari – non sia fastidioso.. Vi dirò che siamo appena all’ inzio delle fasi di esplorazione in cui il nostro business “Ride” può contribuire a costruire il settore “Eats” e viceversa.. Ma non voglio dare troppe informazioni”

Uber Eats: Cosa potrebbe succedere

La manovra strategica potrebbe in effetti conferire ad Uber un’acquisizione e un margine di fidelizzazione dei clienti nei confronti di concorrenti di prodotti singoli (come Lyft o DoorDash). In questo modo potrebbe stare al passo con competitor che offrono multiprodotti come Careem e Bolt (che non a caso ha recentemente aggiunto la consegna di cibo). Inoltre la reazione potrebbe essere dovuto anche all’ attacco da parte di Didi che ha appena lanciato la consegna di cibo nella patria di Uber in Messico.

Marketing a basso costo

C’è da sottolineare che spesso le manovre volte a stare al passo con i competitor potrebbero risultare molto onerose economicamente. Combinare questi due servizi, invece, significherebbe che i clienti di Uber [servizio taxi], vedrebbero promozioni per il servizio Uber Eats all’interno della loro app senza scaricarne una nuova. Per quanto l’azione possa sembrare solo pubblicità c’è da sottolineare che i due servizi, statisticamente, non vengono utilizzati dallo stesso target. Quindi si stima che il 50% degli utenti di ciascuna delle due app potrebbe acquistare i servizi offerti dall’ integrazione, andando a raddoppiare il fatturato.

Distribuzione della nuova app

Attualmente l’app “unificata” è disponibile per tutti gli utenti iOS nelle città in cui non sono presenti servizi di bike sharing e scooter sharing. Questo a causa dell’ingombro visivo di offerte  che verrebbe a crearsi nell’interfaccia. La versione Android invece copre il 17% dei degli utenti in altri 500 mercati (di Uber Eats). L’obiettivo è che lo strumento cross-promozionale diventi disponibile per tutti.

Programmi di fidelizzazione, premi e abbonamenti

Durante l’intervento, l’amministratore delegato ha richiamato all’attenzione anche i programmi di fidelizzazione sottoscrizione per la promo incrociata. I Premi Uber, lanciati a gennaio, si integrano con il progetto di unificazione . Infatti verranno assegnati sia per il servizio taxi che per le consegne. Più alto è il punteggio cumulato più saranno le promo, infatti sono previste consegne “Eats” gratuite. Inoltre secondo alcuni rumors potrebbero essere degli abbonamenti integrati nella app di Uber taxi che riguardano Uber Eats: consegne gratuite illimitate a 9,99 dollari.

Uber Eats come BlackMirror: verso i servizi in abbonamento, punti premio e persone collegate allo smartphone

“In realtà quello che stiamo cercando di fare è aumentare significativamente la percentuale dei MAPC (Monthly Active Platform Consumers] che usano entrambi i prodotti [Ride-hailing e Eats] e quando vediamo che i clienti usano più di un prodotto, significa che il loro coinvolgimento con la piattaforma raddoppia” – afferma Khosrowshahi. Il CEO di Uber inoltre conclude dicendo: “Quindi non solo aumenta il coinvolgimento con Uber per i servizi, ma aumenta anche il coinvolgimento con i nostri singoli prodotti, quindi è una specie di win-win-win.”

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