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USA, nuovo ban per Huawei e ZTE

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Gli Stati Uniti confermano il ban ad aziende cinesi come Huawei e ZTE, anzi rincarano la dose: la FCC (Federal Communications Commission) ha vietato tutte le componenti cinesi nella rete internet. La presidente della commissione Jessica Rosenworcel ha presentato la risoluzione settimana scorsa, con tre membri della Commissione che sembrano già d’accordo per approvare il ban a maggioranza.

La FCC conferma ed estende il ban a Huawei e ZTE

Nel giugno 2020 gli Stati Uniti hanno ufficialmente dichiarato le aziende di telecomunicazione Huawei e ZTE dei “rischi per la sicurezza nazionale“. Non stiamo parlando della guerra commerciale dell’ex-Presidente Trump contro la Cina, ma della decisione della Federal Communications Commission di non avere tecnologia cinese nella rete internet. Secondo la FCC, la quantità di dati americani che le compagnie cinesi potrebbero gestire pongono un rischio per la sicurezza.

Già all’epoca le aziende hanno dichiarato di non aver altri fini se non quelli puramente commerciali per lavorare neglil Stati Uniti. E l’ambasciata cinese a Washington ha più volte accusato il governo USA di attuare questi ban senza alcuna vera prova.

Tuttavia, ormai da due anni il Congresso ha stanziato fondi per facilitare il lavoro delle telco americane, per sostituire tutte le strutture cinesi nella propria rete.

Settimana scorsa, la Presidente della FCC Jessica Rosenworcel ha inoltrato una nuova proposta di ban per bloccare l’approvazione di qualsiasi equipaggiamento per le telecomunicazioni presentato dalle aziende nella lista del ban. Comprese Huawei e ZTE.

Una decisione che sembra definitiva

Rosenworcel ha spiega di voler tutelare la sicurezza nazionale “assicurando di non approvare equipaggiamento non affidabile per le telecomunicazioni” negli Stati Uniti. Il senatore Mark Warner, a capo della Commissione per l’Intelligence del Senato, ha accolto positivamente questa posizione. Che con tre membri della Commissione già d’accordo, passerà ufficialmente prima della metà di novembre, data posta per risolvere la situazione.

La FCC a guida democratica aveva già posto Huawei e ZTE nella blacklist a marzo 2021. Insieme a Hytera Communications Corp, Hangzhou Hikvision Digital Technology Co e Zhejiang Dahua Technology. E poco dopo aveva cominciato il processo per bandire ogni futuro elemento strutturale cinese dalle reti americane.

La decisione di bandire le aziende cinesi dal settore telecomunicazioni negli USA sembra destinata a rimanere. Le speranze di chi voleva che l’amministrazione Biden fosse più aperta al dialogo sono state disattese.

La rete internet americana non avrà nessun elemento cinese al suo interno. In una mossa decisa per la sicurezza nazionale secondo gli USA. Ma che per la Cina vuole soprattutto tutelare interessi economici. Ma al di là delle ragioni, il risultato sembra ormai deciso.

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