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VALORANT Ignition Series: Riot è pronta per l’eSport

Dalla Riot Games non potevamo aspettarci altro che un salto nel mondo del competitivo anche per la sua ultima fatica, Valorant. In linea con le nostre previsioni, la società statunitense annuncia la Ignition Series. Si tratta del primo step del publisher nella costruzione di un movimento esport attorno al suo recente sparatutto tattico competitivo.

Siamo entusiasti di unire il meglio del gaming e degli esport per offrire un programma che metterà in mostra VALORANT su scala globale,” queste le parole di  Whalen Rozell, Senior Director degli Esport in Riot Games. “La Ignition Series libererà il potenziale creativo di alcuni dei nostri migliori partner e ci aiuterà a costruire dalle fondamenta un movimento esport genuino per la community di VALORANT.”

Cosa è la Ignition Series di Riot Games?

Più di 20 organizzazioni esport hanno unito le forze con Riot Games per la produzione della Ignition Series di Valorant. Questo per poter dare vita a una serie di eventi competitivi unici in tutto il mondo.

Data di inizio? 19 giugno 2020. Si partirà con l’European G2 Esports Invitational, presentato da Red Bull, e il RAGE VALORANT JAPAN Invitational. A seguire ci saranno altri eventi Ignition Series organizzati per i fan del titolo in America del Nord, Brasile, America Latina, Corea, Giappone, Sud Est Asiatico, Oceania, Europa, Russia, Turchia e Medio Oriente.

La parte fondamentale è che ogni organizzatore gestirà il proprio torneo Ignition Series. Ciò significa che potranno apportare le opportune modifiche che includeranno open qualifier competitivi, show match e invitational con top player, personalità di spicco e aspiranti dilettanti. L’idea è proprio quella di iniziare a creare una storia competitiva per il titolo di Valorant.

Siamo pronti ad aprire la VALORANT Ignition Series e a proseguire il successo dei G2 EU Brawls in un perfetto invitational ricco di intrattenimento,” così afferma Carlos Rodriguez, CEO di G2 Esports. “La nostra partnership con Riot ci ha aiutato a rendere la community europea di League of Legends la forza che è oggi oltre a contribuire al successo della LEC, e non ho dubbi che riusciremo a fare lo stesso per VALORANT.”

VALORANT è un titolo fantastico e RIOT è riuscita dove in tanti hanno fallito, trovando la giusta posizione tra un’esperienza divertente, casual e una competitiva più hardcore. Attraverso questa Series il mondo capirà perché VALORANT ha generato tutto questo entusiasmo.”

Quali sono i traguardi di Valorant?

Valorant sembra promettere bene in fattore eSport. Sebbene manche una vera modalità ranked (che verrà presto lanciata), durante la closed beta in tutto il mondo si sono svolti più di 100 tornei e invitational di VALORANT.

Al lancio la Ignition Series proverà ad espandere il movimento Esport di VALORANT. Questo sarà possibile grazie a una serie di eventi a cadenza organizzata che renderà più semplice seguire le competizioni. La Ignition Series metterà in evidenza un numero di tornei selezionati ogni settimana. La decisione è perfetta per permettere a giocatori talentuosi di emergere e costruire così una fama globale per i top team di VALORANT. Inoltre Riot Games supporterà gli eventi della Ignition Series con una amplificazione su diversi canali. Ci saranno una landing dedicata con un calendario aggiornato e diretto supporto agli organizzatori dei tornei in modo da offrire un’esperienza “best-in-class” settimana dopo settimana.

Ricordiamo che, dal suo annuncio, VALORANT si è rapidamente affermato tra i fan nella community globale degli sparatutto prima persona. Il titolo ha sfondato sin dal primo giorno. Si è registrato il record di viewership, con 34 milioni di ore guardate in un singolo giorno, e superando il picco di 1.7 milioni di concurrent viewers, un record secondo solo alle finali del Campionato Mondiale di League of Legends di Riot Games del 2019.

Inoltre, durante il periodo di testing della beta di VALORANT, una media di quasi 3 milioni di giocatori ha effettuato l’accesso al titolo ogni giorno. Oltre a questo c’è stato un ottimo supporto anche su Twitch, dove si sono registrate oltre 470 milioni di ore di trasmissioni.

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