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Valorant recensione: scopriamo lo sparatutto targato Riot Games

Abbiamo provato il nuovo videogioco che da finalmente un senso alla "s" in Riot Games, creatrice di League of Legends, ecco cosa ne pensiamo:

Ecco la nostra recensione di Valorant, il nuovo sparatutto in prima persona competitivo realizzato da Riot Games, creatrice del famosissimo League of Legends.

Dopo un periodo di test in closed beta, Valorant è ora disponibile per tutti i giocatori. In pochi giorni, è riuscito già a conquistare una grossa fetta di utenti grazie ad un gameplay classico ma ricco di elementi innovativi e personaggi degni di nota. Scopriamo tutti i dettagli!

Valorant recensione

Valorant è un FPS (sparatutto in prima persona) tattico online in cui due squadre, composte da 5 giocatori ciascuna, si sfidano in una mappa compatta. Nella modalità principale del gioco, ogni partita è caratterizzata da 24 round durante i quali le due squadre si alternano nel ruolo sia di Attaccanti che Difensori. A seconda del ruolo, lo scopo principale è quello di far detonare o disinnescare una bomba denominata Spike. Il match termina quando tale obbiettivo viene raggiunto o nel caso in cui riesca ad eliminare tutti i membri del team avversario. Il primo che conquista 13 round, vince la partita.

I giocatori hanno a disposizione 11 personaggi o Agenti, da poter interpretare. Ognuno di essi è legato ad una determinata classe, Assassino, Guardiano, Stratega e Demolitore, che andrà ad influenzare la strategia da utilizzare. Servirà un team abbastanza variegato così da reagire al meglio alle situazioni che si presentano. Ogni Agente ha un set di abilità unico e ben caratterizzato con tre abilità base e una potente ultimate che si ricarica dopo ogni uccisione o trovando particolari sfere luminose sul campo. Abbiamo a disposizione una grande varietà di skill, da quelle di supporto a quelle di controllo, per passare ad abilità che provocano danni ad area.

Completa il nostro arsenale un ricco set di armi che, tra fucili di precisione, shotgun e mitragliatrici, offre ai giocatori una vasta scelta. Nella modalità principale, le armi vengono acquistate all’inizio di ogni turno con una valuta virtuale che varia a seconda delle uccisioni e degli assist (le partecipazioni alle uccisioni) del turno precedente. Nella schermata di acquisto potrete anche comprare cariche delle abilità (salvo della ultimate) e scudi protettivi, per assorbire più colpi. Il pretesto dello “shop” prima di ogni turno offre un’interessante variante che permette ai giocatori, magari a quelli più abbienti, di comprare armi per i propri alleati.

Il valore di un Team

Collaborare con la propria squadra assume in questo gioco un valore fondamentale più che negli altri team game. Scordatevi gli imponenti tank di Overwatch in grado di assorbire più caricatori o gli scatti felini in Call of Duty per sfuggire ad un attacco nemico, in Valorant incontrare un nemico si traduce quasi sempre in un’uccisione. Per evitare di essere voi stessi a cadere, è necessaria una forte collaborazione con la squadra, conoscere a dovere le mappe di gioco e i punti strategici e fare affidamento alla propria strategia.

Se pensate infatti di correre ovunque sulla mappa in cerca di nemici da sconfiggere e bombe da disinnescare, avete già perso. Il time-to-kill in Valorant è bassissimo e un colpo in testa significa la morte. Per queste ragioni il posizionamento è fondamentale così come anche la furtività durante il gioco. Correndo, infatti, farete DAVVERO molto rumore dando la possibilità ai vostri nemici di scovarvi prima ancora di girare l’angolo e rendervi conto di chi o cosa vi ha colpito. Bisognerà dunque camminare (premendo shift insieme ai tasti direzionali) e muoversi in gruppo.

In generale, ogni match è composto da una fase iniziale di posizionamento, una di ricerca del nemico e una di difesa dell’area in cui viene posizionata la bomba Spike. Quest’ultima è sicuramente la fase più interessante che attrae tutti i giocatori (tutti quelli rimasti in vita almeno) in una piccola zona che diventerà scenario di lotte avvincenti. Il fattore strategico gioca un ruolo fondamentale in questi momenti e dovete utilizzare tutta la vostra calma e controllo per non perdere la concentrazione.

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La formula del Battle Pass

Per sopperire alla sua natura di free-to-play, come molti altri titoli, Valorant presenta un Battle Pass da acquistare che garantisce ai giocatori paganti tanti nuovi oggetti e costumi (skin) per i personaggi e le armi. Il Pass è diviso in atti composti da dieci tier differenti con oggetti da sbloccare via via che aumenta il livello del giocatore. Esiste però anche un sistema di progressione semplice e intuitivo che permette di ottenere altri contenuti gratuitamente.

Tra questi troviamo alcuni Agenti che non saranno disponibili all’inizio del gioco ma che possono essere sbloccati semplicemente acquisendo punti e facendo partite. Ne serviranno molte per avere a disposizione tutto il roaster dei personaggi ma nel caso non abbiate la pazienza e la dedizione che serve, ecco arrivare in vostro soccorso le immancabili microtransazioni. Queste possono essere utilizzate anche per acquisire skin o dettagli estetici per le vostre armi da sfoggiare nelle arene.

Semplicità e fluidità

Dal punto di vista grafico Valorant si presenta con una grafica semplice e lineare che qualcuno potrebbe definire (avendo ragione) un po’ datata. Il gioco predilige infatti delle texture abbastanza semplici e uno stile grafico simil cartoonesco con effetti grafici essenziali ma con una propria identità. Lo stile grafico ha voluto dare spazio, con ogni probabilità, alla fluidità del gioco, fondamentale per calibrare al meglio i colpi. Questa scelta gli permette di funzionare senza troppa fatica anche nei computer meno performanti affacciandosi così ad un pubblico sempre più ampio di videogiocatori.

Il lato tecnico è stato supportato infatti da una grande fluidità. Per la realizzazione di questa recensione, non abbiamo riscontrato nessun tipo di bug in Valorant, sebbene alcuni errori siano stati denunciati dagli utenti, o perdita di FPS (frame per second). Salvo il giorno del lancio, anche la stabilità dei server è stata degna di nota con un ping sempre accettabile e un lag pari a zero

Della colonna sonora del gioco, al momento, c’è davvero poco da dire. A discapito dall’attenzione di Riot Games per gli effetti sonori e le musiche dei personaggi a cui siamo stati abituati, Valorant non presenta nulla di tutto ciò. Anche questa scelta, però, potrebbe avere una valida giustificazione. Come anticipato, ascoltare i suoni ambientali come gli spari o il rumore dei passi, e le voci del proprio team, rappresentano un punto chiave che potrebbe perdere il suo valore se soffocato da una colonna sonora. Forse si poteva optare per qualche melodia più semplice ma attualmente, dal punto di vista audio, il gioco offre davvero poco.

Valorant recensione: un nuovo protagonista tra gli FPS?

Valorant presenta tutte le carte giuste per ottenere il suo posto nel podio degli FPS competitivi anche se la strada da fare è ancora molta. Il gioco ha bisogno di costruirsi infatti un’identità che attualmente, a parte il fatto di essere stato realizzato da Riot Games, non possiede. Per quanto gli Agenti abbiano un proprio design ben curato, presentano pochi elementi caratteristici e farete fatica a distinguerli in battaglia. Allo stesso modo le abilità che sembrano avere un vero impatto nel gameplay sono davvero poche, riducendo le altre a mere distrazioni per il nemico.

A tutto ciò si aggiunge anche l’assenza, al momento, delle partite classificate e di un matchmaking efficace che riesca a farvi giocare con utenti al vostro stesso livello (o simile). Siamo sicuri però che le ranked arriveranno molto presto e con loro tante altre novità che andranno ad arricchire enormemente il gioco come il nuovo Agente, Reyna, pubblicato due giorni dopo dal lancio ufficiale.

Restiamo dunque in attesa di scoprire cosa ha in servo per noi il promettente Valorant nella speranza di vedere un nuovo fenomeno internazionale di Riot Games (?).

Valorant

Pro Pros Icon
  • Ottimo potenziale
  • Gameplay classico ma avvincente
  • Ottime prestazioni di stabilità e fluidità
Contro Cons Icon
  • Poche mappe e modalità a disposizione al lancio
  • Nessuna lore presente
  • Durata delle partite elevata
  • Si poteva fare di più sul lato grafico

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Daniele Cicarelli

Indigente giramondo con la grande passione per i videogiochi, l'Arte e tutte le storie Fantasy e Sci-Fi che parlano di mondi alternativi senza zanzare. Fermo sostenitore dell'innovazione, del progresso tecnologico e della superiorità del Tipo Erba. Dalla parte dei Villains dal 1991.

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