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Women4Ethical AI: il progetto Unesco per contrastare le discriminazioni nell’intelligenza artificiale

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“Women4Ethical AI” è la piattaforma promossa da Unesco per lanciare la parità di genere all’interno dell’Intelligenza Artificiale.

“Women4Ethical AI”, il mondo tech è anche delle donne

Questa piattaforma si inserisce nelleRaccomandazioni Unesco sull’etica dell’Intelligenza Artificiale“, ovvero il primo strumento normativo dedicato a tale settore e adottato all’unanimità dagli Stati membri nel 2021.

Si tratta di un passo in avanti necessario per la riduzione del gender gap nel settore tech, in quanto, così come le tecnologie compiono passi da gigante, si rende importante mettere le donne nelle condizioni di poter vedere le proprie esigenze essere prese in considerazione dalle A.I.

Infatti, come si legge nel documento le donne sono sottorappresentate sia nella ricerca che nella progettazione di queste tecnologie. Le loro esigenze ed esperienze vengono trascurate anche dai designer e i dati utilizzati per addestrare l’Intelligenza artificiale sono spesso prevenuti nei confronti di donne e ragazze”.

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In realtà, però, non si tratta solo delle esigenze del mondo femminile, perennemente trascurate dalle intelligenze artificiali. Si tratta di qualcosa di più grande, che potrebbe aprire diverse porte alle professioniste del domani.

Difatti è dimostrato che a livello globale le donne hanno il 25% in meno di possibilità di poter acquisire le competenze necessarie per utilizzare le nuove tecnologie. La percentuale si abbassa se contiamo le donne programmatrici o quelle che hanno conseguito un brevetto Ict.

Insomma, nel settore tech la presenza femminile è sottorappresentata, rendendo essenziale la creazione di una piattaforma come “Women4Ethical AI”, che riunisce al suo interno 17 esperti che dovranno condividere ricerche e creare un archivio con alcune prassi da dover seguire per farsi strada nel mondo dell’IT e delle A.I. in particolare.

Grazie a questa rete di donne dinamiche e impegnate – ha affermato Gabriela Ramos, Vice Direttrice Generale per le Scienze sociali e i Diritti umani dell’Unesco e co-presidente della piattaforma – faremo progressi reali nel garantire risultati inclusivi ed equi nell’intelligenza artificiale, come stabilito nella Raccomandazione dell’Unesco sull’etica dell’IA”.

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