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X ottiene la prima vittoria nella causa legale contro inserzionisti. O forse no?

La piattaforma social X, precedentemente nota come Twitter, si trova ad affrontare conseguenze inattese dopo aver intentato una causa legale contro un’alleanza di inserzionisti. La mossa legale ha portato allo scioglimento dell’organizzazione bersaglio, formata solo da due lavoratori a tempo pieno. Ma secondo gli esperti, questa mossa potrebbe ritorcersi contro X stesso.

X e la causa legale contro gli inserzionisti: la prima vittoria potrebbe ritorcersi contro il social

X ha recentemente intentato una causa federale antitrust contro i membri della Global Alliance for Responsible Media (GARM), accusandoli di cospirazione per trattenere miliardi di dollari in entrate pubblicitarie. Il ragionamento è che questa associazione, che consiglia alle aziende quali siti sia “sicuri” per la pubblicità dei brand, abbiano cospirato per bloccare gli incassi del social.

In risposta alla causa, la World Federation of Advertisers (WFA) ha annunciato lo scioglimento di GARM. L’iniziativa, che aiutava gli inserzionisti a evitare siti web dannosi, contava solo due dipendenti a tempo pieno.

La CEO di X, Linda Yaccarino, ha celebrato questa notizia, definendola un passo nella giusta direzione. Anche il Comitato Giudiziario della Camera, a guida repubblicana, ha considerato la chiusura di GARM una “grande vittoria per il primo emendamento”.

Possibili conseguenze negative per X

Tuttavia, come riporta Mashable, esperti del settore avvertono che questa mossa potrebbe ritorcersi contro X. Claire Atkin, co-fondatrice di Check My Ads, un’organizzazione di vigilanza adtech, ha dichiarato: “La realtà è che la decisione di oggi significa che ancora più inserzionisti abbandoneranno X, e rapidamente, per evitare di essere presi di mira in futuro.

Check My Ads sostiene che gli inserzionisti potrebbero ora essere meno propensi a pubblicizzare su X, non potendo più basare le loro decisioni sulle raccomandazioni di GARM.

Ironicamente, qualche settimana fa X aveva celebrato il suo reintegro in GARM, definendolo parte del suo “profondo impegno per la sicurezza del marchio”. All’epoca, l’azienda sperava di poter convincere gli inserzionisti a tornare sulla piattaforma assicurando che le pubblicità non sarebbero finite accanto a post sconvenienti. Ora, con la causa legale in corso e l’impegno politico sempre più palese del proprietario Elon Musk, il rischio è che altre aziende preferiscano non fare pubblicità su X. Che potrebbe aver vinto la battaglia, ma sta affrontando una guerra che nessuna azienda basata sugli introiti pubblicitari vorrebbe combattere.

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Source
Mashable

Autore

  • Stefano Regazzi

    Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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