Scandit: la pandemia spinge le aziende di last mile delivery...

Una nuova indagine di Scandit, che ha intervistato i maggiori fornitori di servizi postali e logistici a livello globale, mette in evidenza il modo in cui la pandemia stia spingendo verso l’innovazione le aziende di last mile delivery che hanno sede in Europa. Secondo i dati emersi, le aziende europee si mostrano più propense ad investire in nuovi servizi ed in innovazioni.

I risultati dell’indagine Scandit

La ricerca di Scandit mette in evidenza le sfide e le priorità di investimento in Europa in particolare per il last mile delivery. Secondo i dati dell’indagine, le aziende dell’Europa Orientale e dei Paesi nordici si stanno concentrando sull’aggiunta di app e funzionalità (43%) e sulla tecnologia di supporto ai servizi (19%). Per quanto riguarda l’Europa Occidentale, comprendente anche la Gran Bretagna, si registra un maggiore equilibrio nei piani di investimento.

Le risorse, in questo caso, vanno verso il perfezionamento delle app di delivery (37%) e l’offerta di nuovi servizi (18,5%) o processi contactless (25,9%). Da notare, inoltre, che l’Europa Occidentale risulta essere più aperta di quella meridionale (18% contro 5%) per quanto riguarda l’implementazione di nuove funzionalità.

Per l’Europa meridionale (Italia, Spagna e Portogallo), invece, la priorità è il miglioramento dell’attuale app di delivery. Secondo il 76% delle aziende, inoltre, la realtà aumentata è molto importante per il last mile delivery e circa il 34% degli intervistati considera una priorità investirci.

Il report completo è disponibile sul sito Scandit.

Il commento

Samuel Mueller, CEO e Co-founder di Scandit, ha dichiarato: “Se da un lato la Covid-19 e i problemi della supply chain in tutta Europa hanno creato nuove sfide per il last mile delivery, hanno anche accelerato l’adozione di soluzioni che erano da tempo in cantiere; per esempio, una maggiore dipendenza dall’uso degli smartphone e dal BYOD”

Da notare, inoltre, che Mueller evidenzia un aspetto particolarmente interessante emerso dai risultati dell’indagine, Si tratta delle “diverse priorità in Europa, ma è positivo vedere che queste vengono riconosciute e che vengono fatti investimenti di conseguenza”