Mai come in questo periodo siamo travolti dall’esigenza di prestare la massima attenzione ai costi delle bollette di casa. Ogni mese diventa quasi un incubo dover affrontare quel totale che compare sulla bolletta e spesso capita di avere brutte sorprese, come un aumento di cui non si era a conoscenza. Per questo motivo, la startup e web-app Endi ha proprio questa mission: evitare che si verifichi ciò e tenere monitorati i consumi energetici da parte dell’utente.
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La strartup Endi: cosa vuol dire tenere a cuore la problematica dei consumi energetici
Endi è una startup nata con l’obiettivo di evitare sorprese in bolletta e attua ciò grazie al monitoraggio dei consumi energetici. Quello che la startup vuole fare, inoltre, è sensibilizzare il consumatore finale, il quale sarà portato in maniera molto naturale a cambiare le proprie abitudini di consumo. In questo modo si ha un impatto significativo sia sul portafogli che sull’ambiente.
Per questo motivo, il focus di Endi si incarna nei condomini, soprattutto quelli con impianti centralizzati.
«Nel condominio abbiamo identificato un problema relativo all’utente finale, che deve attendere anche fino a 6 mesi per sapere quanto ha consumato e quanto deve pagare. Dall’altra parte abbiamo l’amministratore di condominio, che soprattutto in questo periodo storico è incapace di prevedere i costi energetici e si ritrova a dover emettere rate condominiali straordinarie per pagare le bollette. Insorgono quindi contestazioni da parte dei condomini, poiché le rate condominiali non sono tarate sulla base dei consumi.»
ha dichiarato il CEO Lorenzo Maffioli. Per far fronte a questo problema, grazie alla web-app Endi ogni condòmino ha la possibilità di sapere in tempo reale quanto sta consumando e spendendo.
La startup Endi, come funziona
La web-app responsive (che diverrà app scaricabile da Play Store e Apple Store molto presto) Endi.cloud è stata pensata per diventare un vero e proprio assistente energetico virtuale di ogni condòmino. Ma soprattutto, l’aggiornamento sui consumi avverrebbe con scadenza giornaliera, e non solo annuale come già accade comunemente.
Non solo updating dal punto di vista energetico, ma anche logistico: Endi pensa proprio a tutto. I consumi dell’utente sono esplicati da indicatori e grafici che permettono di capire se si sta consumando bene o male, oltre che dare segnalazioni su malfunzionamenti o sprechi energetici, suggerimenti su come risparmiare e tanto altro ancora.
Gli studi alla base della startup Endi
Al momento Endi ha testato il servizio su 200 condomini e si sta organizzando sui primi contratti di attivazione. In generale, gli studi scientifici sono alla base dello sviluppo della web-app, come ENEA, che mostrano come
«la consapevolezza degli utenti finali rispetto ai propri consumi può portare ad un risparmio energetico fino al 30%.»
ha riportato Maffioli.
La Gamification per invogliare al risparmio
Endi dona anche un tocco di divertimento, per invogliare l’utente a risparmiare e stare attento ai consumi. Come funziona? Vengono istituiti sistemi che premiano gli utenti sulla base delle loro abitudini di consumo, proponendo sfide di riduzione dei consumi. Essi dovranno accumulare punti che possono spendere nel marketplace di Endi, per aggiudicarsi sconti su prodotti o servizi offerti da aziende partner.
Il CEO di Endi, Lorenzo Maffioli
Siciliano trapiantato a Milano per inseguire il suo sogno di fare innovazione, soprattutto sociale e ambientale, Lorenzo Maffioli è il CEO della startup Endi. Laureato in Informatica all’Università Bicocca, ha iniziato la sua la carriera lavorando per grosse multinazionali di consulenza, come Ntt Data e Deloitte. Il suo ruolo è stato quello di sviluppatore, per poi spostarsi sulla parte più funzionale della realizzazione di un software.
Avendo voglia di un ambiente e un lavoro più dinamico, Maffioli si è dovuto spostare su altre aziende. Ed è così che, nel tempo libero e insieme a degli amici, è riuscito a trovarne una che avesse la necessità di creare un software di fatturazione elettronica personalizzato. Maffioli e i suoi colleghi lo realizzano e il prodotto finale ottiene successo. Infatti, dopo qualche mese di passaparola, arriva la stessa richiesta da altre due aziende nello stesso settore.
Ed è in questo momento che Maffioli decide di fare il grande passo: quello di licenziarsi per iniziare una nuova avventura nel mondo informatico. Viene così selezionato per un percorso di incubazione presso Startup Geeks, in particolare per un progetto chiamato Billinn.
In seguito è diventato CTO in un progetto in ambito fashion retail, che da lì a poco è stato costituito come startup innovativa, Ready to Wear (R2W) e infine, nel 2021, Lorenzo ha deciso di dedicarsi totalmente al progetto Endi.cloud.
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