C’è un nuovo (sub)brand in città: si chiama ULT, è figlio di Sony e punta agli amanti dell’hip hop.
Perché?
Fino ad oggi Sony ci ha regalato una marea di prodotti audio che sfoggiano solo il marchio giapponese. Prodotti che abbiamo imparato a conoscere e ad amare. Pensiamo ad esempio alle WF-1000XM, giunte alla quinta generazione senza guadagnare alcun sub-brand e nemmeno un nome facilmente pronunciabile ma in grado di dettare legge in un mercato affollatissimo ed estremamente competitivo.
Pensate però al target di queste piccole true wireless: amanti della musica a 360°, persone che sono disposte a spendere parecchio per una tecnologia di ultima generazione, persone che sfruttano la cancellazione del rumore e che magari lavorano con le cuffie.
Possiamo fare anche un altro esempio: le LinkBuds, che hanno vinto un nome facile da pronunciare ma rimangono un prodotto di nicchia.
Cosa mancava a Sony? Una linea di cuffie e speaker che strizzasse l’occhio alle nuove generazioni, ai giovani. Qualcosa che magari andasse a sostituire la linea Extra Bass che iniziava ad avere un po’ di anni ma che alle spalle aveva un tradizione importante, quella legata – ve lo suggerisce il nome – ai bassi.
La nuova famiglia Sony ULT nasce probabilmente da queste considerazioni, e così ci ritroviamo con un logo colorato e accattivante e un claim, “Power Sound“, che promette un suono energico senza perdere dettagli, anche al massimo volume.
I prodotti della linea Sony ULT
Tutto questo si concretizza con il lancio di quattro nuovi prodotti:
- ULT Tower 10
- ULT Field 7
- ULT Field 1
- ULT Wear
ULT Tower 10
“Tower” non è un’esagerazione. Le dimensioni di ULT Tower 10 sono decisamente importanti: 418 x 1106 x 428 mm per 29 kg di peso.
Un colosso (con le rotelle) che è a tutti gli effetti lo speaker più potente di Sony, con 4 tweeter – 2 frontali e 2 posteriori – per un suono a 360 gradi, 2 mid-range dedicati alle voci, agli strumenti melodici e alla batteria e uno speaker X-Balanced interamente focalizzato sui bassi.
Non è tutto: compare su questi prodotti il tasto ULT che con una singola pressione vi consente di boostare le frequenze di basse (modalità Deep Bass) mentre premendolo una seconda volta avete la modalità Attack Bass che incrementa la pressione sonora.
Difficile descrivere la sensazione ma l’abbiamo ascoltato per qualche minuto e l’energia che può sprigionare è tantissima, qualcosa che probabilmente porterà i vicini a bussare alla vostra porta – e unirsi a voi per la festa.
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Contribuiscono al mood festaiolo anche i LED colorati, che si sincronizzano con la musica, e soprattutto il microfono wireless, con cui potete darvi al karaoke, per altro con la possibilità di alzare o abbassare i mezzi toni per adattare la traccia alla vostra voce.
In aggiunta ci sono anche la funzione TV Sound Booster, per sfruttarlo con la TV, e Party Connect, per collegare via wireless fino a 100 speaker Sony.
ULT Field 7: l’abbiamo provato!
ULT Field 7 è il fratellino minore e ci fa compagnia da un paio di giorni.
Ecco… “minore” non vuol dire “piccolo”. Parliamo comunque di uno speaker che pesa 6,3 kg con dimensioni importanti (512 x 224 x 222 mm). Fortunatamente è importante anche il suono, affidato a 2 tweeter, 2 X-Balanced Speaker e 2 radiatori passivi.
Com’è fatto? Forma conica, corpo in plastica gommata – molto piacevole al tatto -, due maniglie per facilitare il trasporto e LED colorati ai lati. Nella parte centrale troviamo, ruotandolo pian piano, il logo di Sony, i tasti di base– accensione, appaiamento Bluetooth, Play/Pausa, + e – per il volume e ULT – e infine uno sportello che permette, facendo un pochino di forza, di accedere ai vari ingressi e ad altri pulsanti, incluso quello che vi comunica lo stato della batteria.
E qui abbiamo un evidente differenza con ULT Tower 10: non serve la corrente. Potete tranquillamente affidarvi alla batteria che dura un massimo di 30 ore; se invece desiderate alimentarlo sappiate che il cavo è già incluso in confezione.
L’altra importante differenza riguarda la resistenza a polvere e schizzi d’acqua, così potete sfruttarlo anche per le feste in piscina.
A disposizione abbiamo anche le funzioni Deep Bass e Attack Bass legate al tasto ULT, la Sound Field Optimisation per regolare il suono in base al rumore presente nella stanza e Party Connect per agganciare altri speaker dell’azienda nipponica.
Come suona? Gli abbiamo dato in pasto un po’ di tutto – da Seven Nation Army dei White Stripes a Now We Are Free di Hans Zimmer passando per It’s Tricky di Run-D.M.C. – e non ci ha mai deluso, anche se è evidente che i brani con più bassi esaltano maggiormente le sue caratteristiche.
La potenza che può sfoggiare è impressionante, tanto che potrebbe quasi bastarvene uno per una festa in un piccolo appartamento.
Tenete poi presente che, nonostante il peso, non è poi così difficile da spostare: lo sollevate per le maniglie e il gioco è fatto. In più potete usarlo sia in verticale che in orizzontale, il che facilita particolarmente il posizionamento all’interno della casa.
A conti fatti Sony ha sicuramente fatto un ottimo lavoro e centrato il punto: il “power sound”.
ULT Field 1
Con ULT Field 1 entriamo nel campo degli speaker davvero portatili. Con i suoi 650 grammi potete tenerlo nello zaino, portarlo in spiaggia e non temere nulla visto che, tra le altre cose, è a prova di shock oltre che resistere a polvere e acqua.
Niente LED per lui ma un design sobrio, 4 accattivanti colori – Black, Off White, Forest Gray e Orange -, un cordino per facilitare la presa e 12 ore di autonomia.
Ritornano naturalmente gli stessi pulsanti, incluso quello ULT che caratterizza tutta la gamma.
ULT Wear
Potevano mancare un paio di cuffie? Chiaramente no.
Non aspettatevi però un basso di gamma perché le ULT Wear promettono davvero bene.
Prima di tutto sfruttano lo stesso processore per la cancellazione del rumore delle WH-1000XM5, così da garantire un eccellente isolamento e permettervi di concentrarvi sulla vostra musica preferita, con il tasto ULT che ritorna anche qui.
Le cuffie ULT offrono anche la connessione multipoint, il supporto a Fast Pair e Swift Pair per collegarle al volo ai dispositivi Android e Windows, 30 ore di autonomia e un design che riprende quello delle M4.
Ci sono anche i microfoni beamforming che siamo curiosi di testare per scoprire che qualità possono offrire in chiamata ma Sony promette risultati ampiamente soddisfacente.
Tre i colori disponibili: Black, Off White e Forest Gray.
Sony ULT: quanto costano i prodotti?
Questi sono i primi 4 prodotti Sony ULT, in arrivo sul mercato questo mese. Ma a quale prezzo?
- 1.200 € per ULT Tower 10;
- 450 € per ULT Field 7;
- 140 € per ULT Field 1;
- 200 € per ULT Wear.
Cosa ne pensate del nuovo sub-brand di Sony?
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