Per comprare un’auto usata ti serve CARFAX

Comprare un’auto usata può nascondere insidie.
Come possiamo essere sicuri che il veicolo che stiamo per comprare sia davvero un affare e non una scatola di sorprese? E qual è la storia di quella specifica autovettura?
Beh, è qui che entra in gioco CARFAX, un servizio che ha rivoluzionato il mercato dell’usato offrendo più trasparenza e sicurezza.

Che cos’è CARFAX?

CARFAX è un servizio online che permette di richiedere un report dettagliato sullo stato di un veicolo, usando la targa o il numero di telaio.

Le origini di CARFAX: una risposta alle frodi

CARFAX non è un servizio appena nato. In realtà l’azienda è nata negli Stati Uniti nel 1984, fondata da Ewin Barnett III e Robert Daniel Clark.

L’obiettivo iniziale era – e continua ad essere – quello di ridurre le asimmetrie informative tra il venditore e l’acquirente e di contrastare le frodi legate alla manomissione dei contachilometri, un problema ancora diffuso e che danneggia gli acquirenti di auto usate.

Ok, ma come si fa? Con un database centralizzato che raccoglie informazioni sulla storia dei veicoli, rendendo poi questi dati leggibili e accessibili a chiunque.

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Comprare un’auto usata: come funziona CARFAX?

Come anticipato, per ottenere un report, basta andare sul sito ufficiale – https://www.carfax.eu/it – inserire il numero di targa o di telaio dell’auto e attendere l’output.
Il tutto ad un prezzo ragionevole: 29,99 €.
In alternativa potete acquistare dei pacchetti, da 3 a 5 report per i privati e da 20 a 100 report per le aziende, perché sì, anche le aziende (concessionari in primis) sfruttano il servizio.

Ma torniamo al funzionamento di CARFAX.
Io chiedo al sistema la storia di un veicolo, il sito web mi segnala quante informazioni ha trovato e noi possiamo decidere se comprare o meno il report.
Questa relazione nasce grazie ad una vasta banca dati internazionale, che include oltre 35 miliardi di dati provenienti da oltre 100.000 diverse fonti:

• Registri pubblici: dati provenienti da motorizzazioni civili, forze dell’ordine, officine e concessionarie;
• Ispezioni: risultati di controlli tecnici e revisioni;
• Altre fonti: dati provenienti da meccanici, carrozzerie, flotte aziendali e altri operatori del settore.

Tutto questo è frutto del lavoro dell’azienda che stringe rapporti con enti pubblici e privati per riuscire ad avere più informazioni possibili su un singolo veicolo, persino quando quest’ultimo viene dall’estero.

Il report CARFAX include:

• Dati del veicolo: marca, modello, anno di immatricolazione, e dati tecnici;
• Cronologia: numero di proprietari precedenti, date di immatricolazione e passaggi di proprietà;
• Chilometraggio: letture del contachilometri registrate nel tempo, con eventuali incongruenze segnalate;
• Incidenti e danni: informazioni su incidenti, danni da grandine, incendi e altri eventi che possono aver interessato il veicolo;
• Informazioni legali: presenza di vincoli amministrativi o ipoteche;
• Importazione: se il veicolo è stato importato, vengono forniti dettagli sul paese di origine e sulla data di importazione (se il paese d’origine/destinazione è nel database CARFAX);
• Proprietà: una funziona beta che indica i passaggi di proprietà, omettendo ovviamente i dati personali ma segnalando gli anni in cui un privato o un’azienda è stato/a in possesso di quel veicolo.

Questo significa che c’è tutto?
No, non c’è tutto.
“Il dato non può essere mai perfetto e non può essere neanche mai completo”, sottolinea Marco Arban, Business Development Director per l’Europa, nel corso di un incontro con la stampa.

Non è detto che tutte le officine, le carrozzerie e le aziende facciano parte della rete di CARFAX. È quindi possibile che manchi qualcosa ma il report permette comunque di avere un buon quadro della situazione, sicuramente più ampio rispetto alle informazioni comunque limitate che condividerebbe con voi il venditore.
Il consiglio però è sempre quello di andare a vedere il veicolo in questione e provarlo, magari insieme ad un meccanico.

C’è un 15% di utenti che acquista il report dopo aver comprato l’auto perché emergono problemi che non erano stati segnalati dal venditore.
Ne cogliamo le motivazioni ma è un errore: il report CARFAX va richiesto prima perché è in questa fase che offre dei benefici.

I vantaggi di CARFAX: acquistare un’auto usata in sicurezza

Cerchiamo quindi di sintetizzare i vantaggi di CARFAX per un privato che decide di comprare un’auto usata.

• Trasparenza: potete ottenere la storia del veicolo e fare così una scelta più informata e consapevole;
• Sicurezza: evitate l’acquisto di auto incidentate gravemente, con chilometraggio alterato o problemi nascosti, se le informazioni sono state segnalate a CARFAX
• Risparmio: con tutte queste informazioni potete negoziare il prezzo in modo più efficace;
• Tutela: in caso di problemi, il report CARFAX può essere utilizzato come prova per rivalersi sul venditore. Non ha valore legale ma può comunque essere un ottimo punto di partenza.

E quindi il report di CARFAX è un’arma contro i venditori?
A dire il vero no. Pensate che negli Stati Uniti, ad esempio, le auto usate sono quasi sempre accompagnate dal report perché offre benefici anche a chi la macchina la sta provando a vendere ed il trend sta crescendo anche in Italia:

• Fiducia: dimostrate di essere trasparenti e di essere sicuri di avere un’auto affidabile;
• Valore: una vettura con una storia documentata e trasparente può essere venduta a un prezzo più alto;
• Velocità: fornire già tutte le informazioni velocizza il processo, così potete chiudere l’affare in tempi più brevi.

CARFAX in Italia

CARFAX è presente in numerosi paesi europei e negli Stati Uniti.
“Siamo entrati in Italia nel 2021, quindi circa tre anni fa – ci ha spiegato Marco Arban – e da allora siamo riusciti a integrare molte informazioni in più rispetto a quante ne avessimo il giorno in cui siamo entrati nel mercato”.

Insomma, il servizio si è adattato e cresciuto in base alla specificità del nostro mercato, andando ad aggiungere fonti locali per offrire un quadro più completo e affidabile sulla storia dei veicoli.
C’è però ancora margine di crescita, motivo per cui l’azienda continua a lavorare per integrare nuove fonti e nuovi dati.
E no, non è un lavoro semplice visto che le informazioni arrivano in formati diversi e devono poi essere adeguate al sistema di CARFAX e rese facilmente leggibili e consultabili dagli utenti.

C’è poi un’altra sfida che attende la società nei prossimi anni: l’elettrico.
”Il mercato dell’elettrico in Italia è ancora limitato, sicuramente per quanto riguarda il nuovo vediamo un aumento importante anche legato ad incentivi recenti, però se vediamo a livello di volume l’elettrificato è ancora basso in Italia; quindi sono informazioni che intendiamo anche aggiungere e implementare nei prossimi mesi”, specifica Marco Arban.

Sono già migliaia gli italiani che hanno usufruito del servizio, con ricerche che si concentrano su 5 marchi: FIAT, Audi, Mercedes, BMW e Volkswagen.

Comprare un’auto usata: CARFAX è un alleato prezioso

CARFAX ha rivoluzionato il modo di acquistare e vendere auto usate, offrendo trasparenza, sicurezza e fiducia e redendo gli acquirenti molto più consapevoli e in grado di fare scelte informate.

C’è un po’ di resistenza sul prezzo del report e lo comprendiamo: perché dovrei spendere praticamente 30 euro per dei dati? Beh, perché quei dati hanno il potenziale di far risparmiare a chiunque tempo e potenzialmente centinaia o migliaia di euro, nell’acquisto del veicolo o in eventuali riparazioni fatte a posteriori su problemi che il venditore non aveva segnalato.
Chiaro che una relazione non sostituisce il meccanico ma rimane utilissimo per decidere quale auto usata comprare.

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