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Questa startup promette di risolvere i problemi di plagio dell’AI

L’AI generativa dovrebbe produrre contenuti abbastanza diversi da tutti gli altri da essere considerati “originali”. Ma non sempre è così: spesso produce testi/musica/immagini che sembrano “copiati”. Una nuova startup promette di risolvere questo problema del plagio nell’intelligenza artificiale. ProRata, fondata dall’imprenditore Bill Gross, ha sviluppato un chatbot in grado di attribuire e compensare i creatori di contenuti utilizzati nei modelli IA.

Intelligenza artificiale e plagio, ProRata offre una soluzione etica

ProRata affronta la questione del plagio di massa nei modelli IA generativi con un approccio innovativo. L’azienda ha già raccolto 25 milioni di dollari per sviluppare un sistema che identifica e attribuisce i contenuti utilizzati dall’IA.

Il chatbot di ProRata utilizza un algoritmo brevettato per:

  1. Analizzare l’output dell’IA generativa (testo, immagini, musica, video)
  2. Identificare le componenti originali
  3. Attribuire percentuali ai detentori dei diritti d’autore
  4. Distribuire compensi in base alle attribuzioni

ProRata ha spiegato a Wired (tramite Futurism) di aver già stretto accordi con importanti gruppi mediatici come Universal Music Group, The Atlantic, The Financial Times e Axel Springer. Queste partnership mirano a garantire un uso etico dei contenuti e una giusta compensazione per i creatori.

A differenza di altri modelli IA che utilizzano dati raccolti indiscriminatamente dal web, ProRata si basa solo su dati con licenza. Gross sostiene che questo approccio non solo è più etico, ma produce anche risultati di qualità superiore. “È rubare. Stanno borseggiando e riciclando il sapere del mondo per il loro beneficio” ha detto Gross delle altre compagnie AI.

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Modello di business

Istat, Fastweb e Università degli Studi Internazionali di Roma ai intelligenza artificiale

ProRata prevede di lanciare il suo chatbot a ottobre. Il modello di business si basa su:

  1. Abbonamenti per l’utilizzo del servizio
  2. Divisione equa dei ricavi con i proprietari dei contenuti
  3. Licenze della tecnologia ad altre aziende IA

Bill Gross mira a rendere il sistema di attribuzione di ProRata così conveniente da essere adottato anche dai grandi player del settore IA, paragonandolo a una “commissione Visa o Mastercard”. L’iniziativa di ProRata potrebbe rappresentare un passo avanti significativo nella lotta al plagio nell’intelligenza artificiale, offrendo una soluzione che beneficia sia i creatori di contenuti che le aziende tecnologiche. Resta da vedere se le grandi aziende AI l’adotteranno, anche se questo potrebbe alzare i costi e ridurre i ricavi.

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Source
WiredFuturism

Autore

  • Stefano Regazzi

    Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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