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Il bollino SIAE va in pensione: non è più obbligatorio sui supporti fisici

Il bollino SIAE, croce e delizia di tutti gli artisti che nella vita hanno stampato almeno un album, non sarà più obbligatorio.

Con il decreto-legge Infrazioni, approvato recentemente alla Camera, il settore musicale italiano ottiene una significativa riduzione dei costi e delle limitazioni burocratiche, il che comporta anche l’abolizione dell’obbligo di apporre il celebre bollino argentato sui supporti fisici.

Che cos’è (anzi era) il bollino SIAE? E perchè non è più obbligatorio

Se avete acquistato almeno un CD o un DVD nella vostra vita, noterete un quadratino argentato sulla copertina. Quello lì è il bollino SIAE, obbligatorio per legge fino a ieri, che serviva a contrassegnare le opere come originali. Un tentativo anche abbastanza riuscito di combattere la pirateria.

Col tempo, con l’avvento di internet e della musica in streaming, e il conseguente crollo del mercato dei supporti fisici, il bollino SIAE è rapidamente diventato uno strumento obsoleto. Tuttavia l’obbligo di acquisto e apposizione dei bollini restava vigente per chiunque decidesse di stampare e vendere copie fisiche dei propri album. Una spesa che danneggiava soprattutto i piccoli artisti (che dovevano farsi carico dell’acquisto fisico dei bollini da parte di SIAE).

Enzo Mazza, amministratore delegato della Federazione Industria Musicale Italiana (FIMI), ha sottolineato come il bollino fosse ormai diventato un “limite” al libero mercato, più che una protezione. Queste le sue parole:

Il bollino SIAE, che ha svolto a suo tempo un giusto ruolo nella lotta alla pirateria, era ormai diventato esclusivamente un limite alla circolazione dei prodotti legali e un costo per le aziende discografiche, bene la decisione di cancellare l’obbligo

La posizione della SIAE

Anche la stessa Società Italiana Autori ed Editori (SIAE) ha accolto positivamente la decisione di abbandonare il bollino. Matteo Fedeli, direttore generale della SIAE, ha spiegato che, sebbene il bollino sia stato “una parte importante della tutela” per un mercato “legato al fisico”, oggi non rappresenta più una risorsa efficace

Per SIAE, questa scelta legislativa rappresenta un’opportunità per concentrarsi su nuovi servizi digitali che rispondano a un contesto in cui il consumo online ha soppiantato il fisico. Riportiamo di seguito la dichiarazione di Fedeli:

“Questo emendamento per noi in realtà non è assolutamente una cosa negativa e, anzi, ci porta ancor di più in un mondo nel quale dobbiamo offrire dei servizi non perché sono un obbligo di legge o qualcuno ce li sta comprando ma perché pensiamo che questo possa avere un valore. Noi stessi stiamo lavorando a un’idea di revisione del bollino anche in ottica più digitale”.

Cosa comporta la rimozione dell’obbligo del bollino SIAE?

La rimozione del bollino si traduce in maggiore flessibilità per le case discografiche e per i produttori di contenuti audiovisivi. Ora, CD, DVD e vinili non richiedono l’etichetta per essere distribuiti, riducendo le spese di produzione. Questo cambiamento riflette inoltre una trasformazione strutturale del settore, che ha registrato un crollo delle vendite fisiche in favore delle piattaforme di streaming.

Secondo FIMI, già dal 2017 si evidenziava la necessità di aggiornare le norme relative al bollino SIAE, ma solo oggi si è raggiunto un consenso tra le parti. Il fatto che entrambe, FIMI e SIAE, considerino l’obbligo superato è un segno dell’evoluzione del mercato, ora orientato principalmente verso contenuti digitali e servizi on demand.

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Source
SIAE

Autore

  • Marco Brunasso

    Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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