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I droni DJI rischiano il divieto di importazione negli Stati Uniti? Ecco cosa sta succedendo

I droni DJI non sono più graditi nei cieli statunitensi

Un nuovo disegno di legge sulla difesa potrebbe bloccare le importazioni dei droni DJI negli Stati Uniti.

Il Senato degli Stati Uniti ha approvato il National Defense Authorization Act (NDAA), una legge annuale di finanziamento della difesa. Questo provvedimento, che stabilisce nuovi limiti all’utilizzo di determinati dispositivi ritenuti pericolosi per la popolazione, potrebbe segnare un punto di svolta per DJI, il più grande produttore al mondo di droni.

Il destino di DJI negli Stati Uniti si decide in un anno

L’approvazione della legge fa scattare un periodo di un anno durante il quale DJI dovrà dimostrare che i suoi prodotti non rappresentano un rischio per la sicurezza nazionale statunitense. Se fallirà, i suoi dispositivi, compresi droni e telecamere, saranno aggiunti alla cosiddetta “covered list” della Federal Communications Commission (FCC). Questo li escluderebbe dall’uso nelle reti statunitensi. Inoltre la legge impedirebbe alla Federal Communications Commission (vale a dire la Commissione federale per le comunicazioni) di autorizzarne le radio interne, bloccandone l’importazione.

La misura non riguarda solo DJI. Anche Autel Robotics, un altro produttore cinese di droni, è sotto esame. In definitiva qualsiasi prodotto contenente moduli radio o videocamere sarebbe soggetto al divieto, incluse videocamere portatili come la popolarissima DJI Osmo Pocket 3. Inoltre, il provvedimento mira a chiudere eventuali scappatoie. La legge include nella “covered list” non solo le aziende direttamente coinvolte, ma anche le loro affiliate, partner e chiunque utilizzi la loro tecnologia con licenza.

Questo scenario potrebbe complicare ulteriormente la presenza di DJI negli Stati Uniti, già limitata da restrizioni legate al Uyghur Forced Labor Prevention Act (che etichetta qualsiasi prodotto cinese come “frutto di lavoro forzato fino a prova contraria”) e dall’etichettatura di DJI come “azienda militare cinese” da parte del Dipartimento della Difesa statunitense.

Da parte sua, DJI ha espresso preoccupazioni su chi dovrà valutare la sicurezza dei suoi prodotti. In effetti la legge non specifica quale agenzia federale debba occuparsi della verifica. In un blog post, DJI ha chiesto al Congresso di assegnare la responsabilità a un’agenzia tecnica competente e di garantire all’azienda il diritto di replica.

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Source
The Verge

Autore

  • Marco Brunasso

    Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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