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AI Act: l’UE vieta il social scoring e le tecniche di manipolazione

La Commissione Europea ha pubblicato le linee guida sugli utilizzi vietati dell’intelligenza artificiale (AI) nell’Unione Europea, in conformità con il nuovo regolamento AI Act. Il documento chiarisce quali applicazioni dell’AI sono considerate inaccettabili e quindi proibite, con l’obiettivo di proteggere i diritti fondamentali e prevenire abusi nell’uso delle nuove tecnologie.

Pubblicate le linee guida sui divieti dell’AI

L’AI Act classifica come “inaccettabili” alcune applicazioni dell’intelligenza artificiale che potrebbero danneggiare gli individui o la società. Tra queste rientra il social scoring, ovvero la valutazione delle persone in base ai loro comportamenti sociali o personali. Questo sistema, già adottato in alcuni paesi per limitare l’accesso a servizi e opportunità, viene ritenuto discriminatorio e lesivo della privacy.

Un altro utilizzo proibito riguarda le tecniche subliminali per manipolare il comportamento delle persone in modo dannoso. Si tratta di sistemi che, sfruttando l’intelligenza artificiale, influenzano le decisioni degli individui senza che questi ne siano consapevoli, portandoli ad azioni contro i propri interessi. Anche l’uso di AI per la sorveglianza biometrica in tempo reale negli spazi pubblici, salvo eccezioni legate alla sicurezza nazionale o alla prevenzione di crimini gravi, rientra tra le pratiche vietate.

Linee guida anche per aziende e sviluppatori

Le linee guida della Commissione Europea forniscono indicazioni legali ed esempi pratici per aiutare le aziende e gli sviluppatori a comprendere i requisiti dell’AI Act. Attualmente disponibili in bozza, verranno formalmente adottate una volta completate le traduzioni nelle lingue ufficiali dell’UE.

Sebbene non abbiano valore giuridico vincolante, questi documenti rappresentano un riferimento fondamentale per le autorità di regolamentazione e per i tribunali incaricati di applicare il regolamento. Le aziende che operano nel settore AI dovranno quindi adeguarsi per evitare di incorrere in sanzioni.

Quali sono le sanzioni previste?

L’attuazione dell’AI Act avverrà in modo graduale, con alcune scadenze già fissate per il 2025. Gli Stati membri dell’UE hanno tempo fino al 2 agosto 2025 per designare gli organi responsabili della supervisione del regolamento.

Le sanzioni previste in caso di violazione del regolamento sono particolarmente severe. Le aziende che non rispettano le disposizioni dell’AI Act rischiano multe fino al 7% del fatturato globale o fino a 35 milioni di euro, a seconda di quale cifra risulti maggiore.

L’AI Act rappresenta la prima normativa organica sull’intelligenza artificiale al mondo e segna un punto di svolta nella regolamentazione di questa tecnologia. L’obiettivo è bilanciare innovazione e diritti fondamentali, garantendo che l’uso dell’AI non metta a rischio la privacy, la sicurezza e la libertà individuale.

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