Activision Blizzard licenzia 40 dipendenti per cattiva condotta sul posto di lavoro

A luglio 2021, Activision Blizzard è stata citata in giudizio dal California Department of Fair Employment and Housing a causa del suo segnalato fallimento nel gestire le molestie sessuali e la discriminazione contro le dipendenti donne. Ad ora, l’azienda ha licenziato 40 dipendenti per cattiva condotta sul posto di lavoro.

Activision Blizzard licenzia 40 dipendenti

Nel tentativo di combattere le accuse di tossicità sul posto di lavoro e l’incapacità di affrontare la questione, l’azienda ha avviato un’indagine sulle accuse di molestie sessuali e altri comportamenti scorretti. Secondo le fonti del Wall Street Journal, Activision ha ricevuto circa 700 rapporti da parte dei dipendenti dallo scorso luglio.

Fino ad ora, l’azienda ha rivelato di aver esaminato circa il 90% di essi.

Activision Blizzard ha comunque confermato che circa 40 dipendenti hanno “lasciato” la società. Altri 44, invece, sono stati disciplinati come parte della sua indagine sulle accuse di molestie sessuali e altri comportamenti scorretti. Il WSJ sostiene che il CEO di Activision Blizzard, Bobby Kotick, ha ritardato i piani per rilasciare un riassunto di queste azioni prima di Natale, in quanto potrebbe far sembrare la situazione ancora peggiore di quella già nota.

Il prezzo delle azioni di Activision Blizzard è sceso di quasi il 30% dalla fine di lugli. Inoltre quasi il 20% dei suoi circa 10.000 dipendenti hanno firmato una petizione per chiedere le dimissioni di Kotick.

Il WSJ ha affermato nel mese di novembre che Kotick era a conoscenza di molteplici accuse di cattiva condotta sessuale ad Activision. Alcune di esse sono state tenute nascoste dal consiglio della società, che ha continuato a sostenerlo.

Un portavoce di Activision ha rivelato che “il sostegno del consiglio di amministrazione per Bobby è immutato, ed è soddisfatto dell’impegno e della leadership che Bobby ha dimostrato finora” nel fare cambiamenti.

I commenti delle altre aziende

In un’intervista al New York Times pubblicata la scorsa settimana, il capo di Xbox, Phil Spencer, ha affermato che il titolare della piattaforma ha cambiato il modo in cui fa “certe cose” con Activision sulla scia delle recenti accuse. Tuttavia ha anche affermato che non pensa sia compito suo “punire altre aziende” per le loro trasgressioni.

Anche il presidente di Nintendo of America, Doug Bowser, e il CEO di Sony, Jim Ryan, hanno espresso preoccupazione per la risposta di Activision Blizzard alle accuse di molestie sessuali. A differenza di Spencer, però, nessuno dei due ha parlato della questione in modo molto pubblico.

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