
Un video interno mostra Aloy, protagonista della saga Horizon per PlayStation, in grado di rispondere con voce e movimenti facciali generati dall’Intelligenza Artificiale (AI).
Sony testa un’AI conversazionale nei giochi PlayStation
Quindi la storia è questa: Sony sta sviluppando (e testando) una versione sperimentale di Aloy. A confermarlo è un video interno che mostra un prototipo che permette al giocatore di interagire vocalmente con l’eroina, la quale risponde in tempo reale con una voce sintetizzata e animazioni facciali realistiche.
Sharwin Raghoebardajal, direttore dell’ingegneria software di Sony Interactive Entertainment, ha illustrato il progetto in un filmato che è stato poi rimosso da YouTube per motivi di copyright. Ha spiegato che questa versione di Aloy utilizza una combinazione di OpenAI Whisper per il riconoscimento vocale e modelli come GPT-4 e Llama 3 per l’elaborazione delle risposte. La sintesi vocale sfrutta la tecnologia proprietaria Emotional Voice Synthesis (EVS), mentre le animazioni facciali sono generate tramite il sistema Mockingbird, sviluppato da Sony.
Peraltro Sony ha realizzato il prototipo in collaborazione con Guerrilla Games, lo studio responsabile della saga Horizon. Secondo Raghoebardajal, si tratta solo di un esperimento interno per esplorare le potenzialità dell’AI nei videogiochi PlayStation.
L’AI sta per entrare prepotentemente nel gaming?
Questa tecnologia potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui i giocatori interagiscono con i personaggi dei videogiochi. Sony non è l’unica azienda a esplorare questo campo: Nvidia ha già mostrato diverse volte il suo progetto Ace, un sistema che permette di parlare liberamente con gli NPC (personaggi non giocanti). Microsoft, invece, collabora con Inworld AI per portare NPC generativi su Xbox e ha sviluppato Muse AI, un modello che può creare ambientazioni videoludiche.
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L’uso crescente dell’Intelligenza Artificiale nei videogiochi sta ovviamente sollevando preoccupazioni tra sviluppatori e attori del settore. Un’indagine condotta durante la Game Developers Conference 2024 ha rivelato che quasi la metà degli sviluppatori (49%) utilizza strumenti di AI generativa sul lavoro, e il 31% li impiega personalmente. Tuttavia, molti temono che queste tecnologie possano ridurre le opportunità per doppiatori e creativi, oltre a modificare il processo stesso di sviluppo.
Ultimo aggiornamento 2025-03-20 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API