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Apple, la privacy rallenta lo sviluppo delle app?

Parlano gli stessi ingegneri dell'azienda di Cupertino

Negli ultimi anni Apple ha puntato i riflettori sull’attenzione alla privacy, ma secondo i suoi stessi ingegneri questa scelta rallenta lo sviluppo. Avere meno dati a disposizione rende più difficile sviluppare soluzione di intelligenza artificiale per fornire l’esperienza personalizzata che molti utenti richiedono.

Per gli ingegneri Apple la privacy rallenta lo sviluppo di app

Apple ha voluto dare diversi modi agli utenti per gestire i propri dati, diminuendo l’accesso alle app di terze parti. Ma anche limitando la disponibilità di informazioni per i propri ingegneri, secondo quanto emerge dalle dichiarazioni di alcuni dipendenti della Mela.

La testata The Information riporta le parole di un ingegnere Apple che spiega la differenza fra l’algoritmo di Apple TV+ e quello di Netflix. “Guarda ad Apple TV+. Il servizio a pagamento di video streaming, a differenza degli altri principali rivali, non raccoglie le informazioni demografiche sugli utenti o la cronologia di quanto hanno guardato”. Questo significa che chi lavora al servizio non può analizzare come i clienti vanno da un contenuto all’altro, rendendo quasi impossibile raccomandare nuovi video in pase alle preferenze”.

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Gli ingegneri continuano lamentandosi del fatto che Apple alcuni progetti perché contravvenivano ai dettami della privacy. Come quando nel 2019, secondo gli ingegneri, Apple stava elaborando un servizio di riconoscimento vocale per effettuare acquisti tramite Siri, come avviene per Alexa. Ma avendo deciso di non associare le registrazioni di Siri per migliorare l’assistente con l’Apple ID dell’utente, hanno dovuto scartare il progetto.

Nell’articolo di The Information si legge in realtà che Apple può comunque usare tecniche di privacy differenziale” per separare il legame fra utenti e dati. Inoltre, l’azienda compra dati anonimizzati per l’analisi come molte altre aziende.

Ma secondo gli ingegneri della Mela, capita che figure junior nel ramo della compagnia dedicato alla privacy possa impedire l’accesso ai dati a manager nei settori di sviluppo software. E questi ultimi devono adattarsi a lavorare con meno dati di quelli che avrebbero a disposizione in un’altra azienda.

Gli utenti sembrano però apprezzare molto l’attenzione riservata alla privacy di Apple, vendite di prodotti e servizi sembrerebbero confermarlo.

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Source
9to5Mac

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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