Qualche giorno fa abbiamo provato il nuovo Assassin’s Creed Shadows in anteprima. Dopo una lunga attesa, anche a causa di un rinvio a poche settimane dalla release prevista, questo gioco sta ormai per arrivare sugli scaffali. E mentre scorrono i giorni che ci separano da marzo 2025, quando finalmente farà il suo debutto, Ubisoft ci ha permesso di dare uno sguardo a ciò che ci attende, con una lunga sessione di gioco su una build del gioco ancora in sviluppo (ma che ci è sembrata assolutamente solida). Pronti a saperne di più?
Assassin’s Creed Shadows, in anteprima: le prime informazioni da conoscere
Partiamo dalle basi. Assassin’s Creed Shadows è un titolo molto atteso anche perché ci porta in una delle ambientazioni più richieste dagli appassionati: il Giappone feudale. Siamo nel pieno del cosiddetto periodo Sengoku, tra crisi di potere e scontri interni, che faranno da sfondo e carburante alle vicende che coinvolgono i nostri protagonisti.
Già, “nostri”, perché una delle caratteristiche chiave di questo nuovo capitolo è che vede due personaggi principali che giocheremo in alternanza. Da una parte c’è Yasuke, un uomo giunto al seguito dei missionari portoghesi e diventato samurai. Dall’altra c’è Naoe, shinobi chiamata all’avventura per vocazione famigliare. Ciascuno rappresenta una delle due “anime” del franchise: il primo è l’incarnazione dell’aspetto più puramente action, la seconda riflette invece un approccio più stealth.
Un altro modo con cui Assassin’s Creed Shadows cerca di distanziarsi dai predecessori e innovare l’esperienza riguarda l’esplorazione. Il nostro percorso sarà molto meno guidato rispetto al passato, ma siamo viceversa spinti a addentrarci sempre di più in un mondo aperto e ricco di opportunità. Dovremo imparare a conoscere queste regioni, creandoci una rete di contatti e amicizie a cui fare appello.
Da quanto abbiamo potuto vedere, questo si traduce per esempio in missioni che ci forniscono solo degli indizi sui compiti che dobbiamo portare a termine. Starà a noi mettere insieme le informazioni ed eventualmente ricorrere all’aiuto degli esploratori che fanno parte della nostra gilda. Tutti riuniti peraltro in una base segreta che avremo la possibilità di gestire, potenziare e chiaramente personalizzare.
Sfoderiamo le nostre lame segrete
La nostra anteprima di Assassin’s Creed Shadows era divisa in due parti. All’inizio abbiamo avuto la possibilità di testare le prime fasi di gioco, tutta l’introduzione (circa un’ora) alla nostra avventura. Dopodiché abbiamo fatto un salto avanti nel tempo per affrontare una delle quest chiave del titolo.
Una volta avviato il gioco abbiamo potuto dare un’occhiata alla piattaforma Animus Hub, già trapelata negli scorsi mesi. Non possiamo dire molto a riguardo, se non che sembra un’introduzione dal grande potenziale, che sarà interessante vedere implementata.
Il gioco si avvia introducendo subito un mistero relativo all’Animus stesso (che immaginiamo sarà uno dei filoni narrativi centrali della storia). Dopodiché iniziamo a immergerci nei ricordi dei nostri due protagonisti, esplorandone le relative storie. Entrambe sembrano avere uno sviluppo piuttosto complesso, abbastanza da poter reggere anche un titolo in solitaria. Il fatto che i loro destini si incrocino quindi rende tutto ancora più intricato e affascinante.
È un dettaglio minore, ma abbiamo particolarmente apprezzato la cosiddetta modalità immersiva, per quanto riguarda il linguaggio. Sostanzialmente ci permette di vivere la nostra avventura con i dialoghi nelle effettive lingue in cui sono avvenuti: i personaggi portoghesi parleranno in portoghese, i giapponesi in giapponese e così via. È un bel modo di sentire ancora di più l’atmosfera di quel mondo lontano, anche con l’aiuto dei sottotitoli. Rimane ovviamente sempre disponibile la possibilità di avere il doppiaggio nella lingua che preferiamo.
In linea con i trend più recenti del gaming, la fase iniziale di Assassin’s Creed Shadows al contempo è un lungo tutorial e non ha un tutorial. I comandi (che rimangono molto intuitivi, soprattutto per chi ha già giocato la saga) sono introdotti a piccolissimi tratti, lungo tutta la fase narrativa. E alcune meccaniche le scopriremo ancora più avanti, oltre il prologo stesso.
Assassin’s Creed Shadows in anteprima: come ce la siamo cavati con la quest?
Se la prima sezione ci ha dato informazioni sul contesto in cui si svolge questa storia, nella seconda abbiamo potuto vedere com’è Assassin’s Creed Shadows una volta entrato nel vivo. E la prima cosa che abbiamo fatto è stato testare il cambio di protagonista, che possiamo effettuare sostanzialmente quando vogliamo (al “costo” di un breve caricamento) tranne negli scontri e in alcune fasi dove narrativamente non sarebbe giustificabile.
Per nostra indole nell’approccio al gioco, ci siamo trovati meglio nei panni di Naoe, ma abbiamo imparato ad apprezzare anche Yasuke. Questo però è un indice di come i due protagonisti siano effettivamente differenti e caratterizzati chiaramente. Parte della sfida è anche scegliere quando usare uno o l’altra.
Per entrambi abbiamo delle buone possibilità di personalizzazione. Ci sono diversi costumi da trovare, che influiscono direttamente sulle caratteristiche, ma anche tante armi uniche, legate ai diversi stili di Yasuke e Naoe. E per entrambi c’è un albero di power-up da sviluppare, con un buon grado di profondità.
La parte più importante era poi esplorare il funzionamento delle quest, che vale la pena di approfondire con esempi pratici. Potrebbe capitare che durante un dialogo ci venga detto di andare a parlare con un personaggio a casa sua, nella zona Sud della città. In altri titoli questo si sarebbe tradotto in un puntatore sulla mappa che ci porti direttamente al luogo previsto.
In Assassin’s Creed Shadows invece toccherà a noi andare in quella zona e guardarci intorno, fino a trovare il nostro obiettivo. Oppure possiamo inviare uno dei nostri scout in quella zona a cercare ulteriori informazioni per restringere il campo. È un approccio interessante, che spinge all’esplorazione più del solito e sfrutta meglio quello che sembra essere un mondo aperto davvero ricco e appassionante.
Assassin’s Creed Shadows in anteprima: le basi ci sono, vogliamo saperne di più
Come potete notare siamo stati piuttosto vaghi sui dettagli della trama di questo titolo, perché vogliamo lasciarvi la piena possibilità di esplorarla in autonomia, a partire dal 20 marzo. Possiamo però dirvi che c’è un intreccio pienamente sviluppato, con diversi piani narrativi che si intersecano e temi appassionanti.
Non solo, ma c’è una straordinaria integrazione dell’ambientazione giapponese, che influenza direttamente la narrazione. Il Giappone non è solo la scenografia di Assassin’s Creed Shadows ma ne permea anche la sceneggiatura, il soggetto e addirittura la regia. Se amate il cinema nipponico (o semplicemente una certa recente serie TV) vi saprà convincere a pieno.
In sostanza, la nostra anteprima di Assassin’s Creed Shadows è andata decisamente bene. Sembra essere un titolo che abbraccia la fase in cui si trova la saga, che vuole proseguire nel solco della sua (ormai lunga) tradizione ma anche innovare. E ci sono una serie di domande che sono rimaste aperte da queste prime ore di gioco di cui non vediamo l’ora di scoprire la risposta.
Le scopriremo solo a partire dal 20 marzo prossimo, quando Assassin’s Creed Shadows arriverà sugli scaffali e store digitali, per PC, PlayStation5, Xbox Series X/S e altri dispositivi compatibili.
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