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Asus ROG Phone: a cosa serve un gaming phone?

Per capirlo abbiamo provato il super smartphone rilasciato ad ottobre dal colosso taiwanese

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Se il vostro gioco preferito è Candy Crush, il ROG Phone di Asus non fa sicuramente al caso vostro. Il gaming phone del colosso taiwanese infatti è dedicato a tutti coloro che preferiscono mettere le mani su titoli più impegnativi. Sto parlando di Fortnite, PUBG Mobile, Shadowgun Legends e tanti altri. Insomma, veri gamer che lontani dalle loro console non rinunciano ad un gameplay più strutturato e ad una grafica sorprendente.

Lo so, a questo punto vi starete chiedendo perché optare per un gaming phone. A cosa serve uno smartphone votato ai videogiochi in un mondo pieno di top di gamma altamente performanti?

Tutto parte dall’Asia

Per capire il senso di un gaming phone dobbiamo prima di tutto uscire dal nostro piccolo giardino e affacciarci ad Oriente. In Asia il mondo del mobile gaming è cresciuto vertiginosamente. Pensate che in Cina, nel 2017, questo mercato ha incassato quasi 15 miliardi di dollari. Il doppio rispetto agli Stati Uniti d’America. Nello stesso anno si è notata la tendenza dei giocatori a spendere molti più soldi per i titoli presenti su smartphone rispetto a quelli per PC e console.

Ad affiancare questo scenario più o meno casalingo troviamo poi l’universo degli eSport. Anche in questo caso a tracciare la strada sono i Paesi orientali. Mentre in Europa siamo ancora fermi alle competizioni su PC e console, in Asia già spopolano i tornei legati a titoli mobile come Vainglory, Mobile Legends  e all’ormai diffusissimo Arena of Valor, un gioco che conta 200 milioni di utenti ed entrate per quasi 1 miliardo di dollari.

Non solo performance

È in questo contesto che hanno preso vita i più recenti gaming phone, dispositivi che puntano moltissimo sulle performance e su un’esperienza che sia quanto più immersiva possibile. Certo, non sono gli unici. La maggior parte dei feature phone presenti sul mercato può offrire prestazioni molto simili: i processori sono gli stessi, i quantitativi di RAM anche e gli schermi hanno la stessa risoluzione, seppur con un refresh rate normalmente più elevato.

Quindi a cosa serve ora uno smartphone del genere? Prima di tutto è uno status, una dichiarazione d’intenti. Il gaming phone è come un PC votato ai videogiochi: tamarro, potente e pensato per identificare subito il tipo di utente che lo usa. Un dispositivo del genere grida al mondo “sono un giocatore e ne vado orgoglioso“. Tutto questo grazie ad un design che non passa mai inosservato. Il ROG Phone, ad esempio, è aggressivo, futuristico e con il logo Republic of Gamers dotato dell’immancabile illuminazione RGB. Insomma, il gaming phone vi permetterà sicuramente di distinguervi da tutti gli altri.

Certo, questa non è per tutti una valida ragione d’acquisto, ma è un inizio. Vi ricordo che il ROG Phone, e tutti i gaming phone usciti nel corso del 2018, appartengono alla prima generazione. Questo è solo l’inizio, la prima scintilla che porterà sul mercato nuovi device: più potenti, più tamarri ma soprattutto più innovativi.

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Perché Asus ROG Phone?

Torniamo ora allo smartphone che ci ha permesso di fare questa riflessione: Asus ROG Phone. Uscito qualche mese fa sul mercato, ROG Phone è da poco arrivato nel castello delle Princess proprio perché ci incuriosiva la definizione di gaming phone. L’abbiamo provato, l’abbiamo maltrattato, l’abbiamo sottoposto ad intense sessioni di gaming e alla fine ci è piaciuto.

I motivi sono svariati e no, non hanno a che fare con le “lucine” posteriori.

A giocare a suo favore è stata in primis la qualità costruttiva. ROG Phone è robusto, dotato di uno strato di carbonio, uno di rame e di una camera di vapore 3D. Insomma, un bel bestione che incredibilmente si ferma solo a 200 grammi, mantenendo al contempo dimensioni assolutamente umane.

A farcelo apprezzare poi sono state le performance che non ci hanno particolarmente sorpreso ma hanno comunque garantito un’esperienza di gioco assolutamente fluida. Il processore Qualcomm Snapdragon 845, la GPU Adreno 630 e gli 8 GB di RAM assicurano prestazioni elevatissime, mentre i 512 GB di memoria interna vi consentono di installare qualsiasi gioco. Ho installato Asphalt 9, Fortnite, Free Fire, PUBG, Marvel Strike Force e Brawl Stars e mi è rimasto ancora spazio d’archiviazione sufficiente a trasferire – volendo – l’intero contenuto del mio notebook. La batteria poi è da ben 4000 mAh, capace di portarvi a fine giornata nel caso di intense sessioni di gaming e di supportarvi per quasi 2 giorni con un uso più moderato.

Non mancano poi alcuni accorgimenti dedicati ai veri gamer. Asus ROG Phone è dotato ad esempio di due porte USB Type-C, una sul lato inferiore e una su quello di sinistra. Questo vi permette di giocare anche quando lo ricaricate, così da non aver fastidiosi cavi da incastrare tra le vostre dita. Gli Air Trigger, i sensori di pressione situati lungo il bordo, sono perfetti per attivare qualsiasi funzione senza coprire il display, la vibrazione è meglio di quella di un controller per console e gli speaker frontali garantiscono un audio potente e naturalmente stero. Ottimo poi il display AMOLED da 6 pollici, che supporta lo standard HDR e vanta un tempo di risposta di 1 millisecondo. Lo schermo inoltre ha una frequenza di aggiornamento di 90 Hz che però non inciderà particolarmente sull’esperienza di gioco. Non perché sia generalmente inutile ma perché i giochi del Play Store non lo supportono.

Veniamo infine al software. A bordo abbiamo ancora Android 8.1 Oreo che, ahimé, viene sormontato dall’aggressiva interfaccia di Asus ROG. L’avrete capito: la UI non mi è piaciuta. L’ho trovato eccessiva e sicuramente poco in linea con i miei gusti, ma è innegabile la sua utilità. Questo ROG Phone è dotato di funzionalità assolutamente utili: ci sono le gesture legate al lettore d’impronte, la modalità ad una mano, i temi (che vi aiutano a superare lo shock dell’interfaccia) e la duplicazione delle app. A disposizione poi il Game Center, il luogo dedicato ai giocatori. Qui potete attivare la Modalità X che ottimizza il device per i giochi, regolare la potenza della ventola esterna (inclusa nella confezione), registrare il gameplay o avviare lo streaming. Insomma, tutto ciò di cui un videogiocatore ha bisogno.

Naturalmente il device non è perfetto. Accanto alla discutibile interfaccia infatti, troviamo un lettore d’impronte scomodo e difficilissimo da individuare, l’assenza della certificazione IP68 e soprattutto il prezzo esorbitante degli accessori, prezzo che va a sommarsi al già elevato costo del device.

Lo so. A questo punto vi starete chiedendo: “lo compro o non lo compro questo ROG Phone?“. Dipende. Il super-terminale di Asus è adatto ai veri giocatori, a quelli che non rinunciano ad una partita a Fortnite e che adorano il design di questo piccolo mostro. Certo, la spesa non è irrisoria, ma comunque non siamo troppo lontani dagli altri terminali della medesima fascia.

Se invece la massima espressione del vostro spirito ludico è rappresentata da Candy Crush, 2048, Fruit Ninja (sì, esiste ancora) o Stickman, allora vi conviene puntare su altro.

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Autore

  • Erika Gherardi

    Amante del cinema, drogata di serie TV, geek fino al midollo e videogiocatrice nell'anima. Inspiegabilmente laureata in Scienze e tecniche psicologiche e studentessa alla magistrale di Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia.

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