Arriva la nuova mostra che celebra la storia del trasporto pubblico milanese: si chiama ATM MANIFESTO. Di fatto, all’ADI Design Museum, fino al 12 gennaio, sono esposti materiali d’archivio che intrecciano arte, design e costume.
Un viaggio nella storia della mobilità milanese
La mostra ATM MANIFESTO è stata inaugurata il 23 novembre all’ADI Design Museum, e ripercorre l’evoluzione del trasporto pubblico di Milano attraverso i materiali dell’Archivio Storico di ATM (per chi non lo sapesse, ATM è l’acronimo di Azienda Trasporti Milanesi). La mostra include manifesti, documenti, immagini fotografiche e oggetti iconici, molti dei quali esposti per la prima volta in anteprima nazionale.
All’interno della mostra si troveranno ben 60 anni di storia della metropolitana milanese, a partire dall’apertura della linea M1 (la Rossa), simbolo dell’innovazione urbana. Tra i materiali pubblicati, ci sono progetti firmati da architetti e designer come Franco Albini e Bob Noorda, protagonisti del design del trasporto pubblico.
Design, società e comunicazione
Interessanti i temi toccati dalla mostra di ATM: viene analizzato il rapporto tra design e comunicazione sociale, evidenziando come la compagnia di trasporto pubblico milanese abbia veicolato messaggi sui comportamenti civici e promosso il rispetto nello spazio pubblico. La sezione “Sui binari del rispetto” espone campagne educative e di sensibilizzazione sociale. Un’altra area, “Creatività in movimento”, presenta collaborazioni con artisti come Bruno Munari e Mimmo Rotella, che hanno contribuito alla promozione di una cultura del trasporto condiviso.
Un tema centrale è l’integrazione del trasporto nella vita quotidiana dei cittadini. La sezione “Non un semplice tram” celebra i tram Carrelli, simbolo di Milano, mentre “Oltre Milano” illustra l’espansione internazionale di ATM, con progetti che includono la gestione della metropolitana di Copenaghen e di Salonicco.
Il legame tra luogo e identità
Particolare poi il luogo all’interno del quale viene pubblicata la mostra: l’ADI Design Museum, ha una connessione storica con i trasporti milanesi. L’edificio sorge in un’area che, a fine Ottocento, ospitava il deposito dei tram a cavallo e gli impianti per la fornitura di energia elettrica. Il distretto tranviario circostante è un simbolo della profonda integrazione tra città e mobilità.
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