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L’Italia a elevato rischio attacchi hacker: lo rivela l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale

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Il Csirt, il team dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), rivela che l’Italia è nel mirino di attacchi coordinati da parte di diversi gruppi di hacker, per lo più russi. La notizia arriva dopo che, durante il weekend, il sito del ministero delle Politiche agricole era stato sotto attacco, senza che però i cybercriminali riuscissero a violare le informazioni private dei server.

Secondo l’ACN si tratterebbe di attacchi dimostrativi, quindi non aventi come finalità l’ottenimento di dati sensibili. Nonostante ciò l’Agenzia raccomanda di “mantenere elevato il livello di attenzione” per quanto riguarda la sicurezza informatica dei propri siti. In particolare le minacce avvengono tramite attacchi DDoS e, stando al report del Csirt, questi non sono destinati a scomparire nel breve periodo.

Attacchi hacker in Italia: chi c’è dietro?

Le minacce verrebbero per la gran parte da gruppi di hacktivisti russi, che già nelle scorse settimane avevano colpito anche il sito del Parlamento Europeo. In quell’occasione il gruppo fautore dell’attacco fu individuato in Killnet (di cui vi abbiamo parlato approfonditamente qui).

Nel caso dei recenti attacchi hacker all’Italia – come quello di sabato al sito del ministero delle Politiche agricole – i colpevoli sono stati individuati nella crew russa No name 057 (16). Questa è nata a marzo, subito dopo l’invasione russa in Ucraina. Il gruppo si è messo in mostra con diversi attacchi, tutti dimostrativi, nei confronti di enti governativi e infrastrutture strategiche. Le campagne malevole hanno colpito tanto l’Ucraina quanto i Paesi occidentali che hanno offerto supporto al Paese invaso. Nello specifico sono stati attaccati i siti istituzionali di Polonia, Lituana, Lettonia, Estonia, Slovacchia, Norvegia e Finlandia.

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